Era una giornata serena a Kabukicho. Le strade erano piene come sempre di gente, qualche teppistello camminava qua e la infastidendo o prendendosela con qualche poveretto per le strade, un venticello freddo soffiava e trasportava il profumo del cibo dei vari ristoranti nel quartiere. Sanji aveva appena finito di menare un paio di teppisti che se l'erano presa con lui per la sua fama. Ogni volta che qualcuno voleva fare a botte con Sanji si formava sempre un sacco di pubblico. Per coloro che vivevano nel quartiere era uno spettacolo giornaliero che guardavano con molto piacere perché Sanji se era particolarmente frustrato li massacrava di botte in modi molto creativi, per esempio ficcando in testa un bidone dell'immondizia e poi menare il bidone con dentro il teppista talmente forte da piegarlo come se fosse una lattina. Oppure prendere dei chiodi per terra e ficcarli in bocca ad un altro. Le vie creative per menare qualcuno sono molteplici. L'unico limite è la fantasia. E la stronzaggine. Nonché il sadismo.
Per la gioia del pubblico oggi ''Il cavallo della strada'' era particolarmente frustrato, per cui coloro che lo avevano infastidito si sono ritrovati con immondizia in faccia assieme ai secchi, digerito chiodi, dato diverse capocciate ad un vetro rotto e ricevuto diversi calci nelle palle con tutta la forza da Sanji. In tutto questo il giovane non aveva versato neanche una goccia di sudore. Il pubblico lo applaudiva, esclamando il suo nome a gran voce e complimentandosi con lui mentre se ne andava. La passeggiata di Sanji continuò tranquilla per cinque minuti. Poi un adolescente con i capelli tinti di verde, con la pelle molto delicata e il volto dai tratti bambineschi vestito casual con una borsa da palestra lo fermò per strada: "Mi scusi signore" disse con tono leggermente titubante, "io oggi l'ho vista diverse volte per strada e... Mentre torturava dei poveri teppisti. E' stato incredibile" Sanji lo fissò per qualche istante con sguardo apatico, poi sorridendo disse: "Mi fa piacere. Io invece mi annoio perché loro non sono mai alla pari." "Ecco io le volevo chiedere una cosa" disse il giovane grattandosi la nuca. Sanji alzò un sopracciglio per la curiosità: "spara"
"Lei... E' un maestro di Taekwondo?"
Sanji stette zitto per qualche istante, si girò attorno come per vedere se c'era qualcuno e disse stranito: "no... C-Che cosa te lo fa pensare ragazzino?" Chiese il giovane. "Beh ecco..." Cercò di spiegare un po' imbarazzato il ragazzo, "io faccio taekwondo da molto tempo... So riconoscere se un calcio e fatto bene o meno... Tutti i calci che lei ha fatto erano pressoché perfetti." Sanji lo fissò con uno sguardo mezzo lusingato e scocciato, "grazie di nuovo ragazzino... Ma qual'è il tuo punto?" Chiese Sanji piegandosi in avanti ed avvicinando la faccia a quella del suo interlocutore. Il ragazzo indietreggiò un pochetto spaventato, "b-beh... E' forte esattamente quanto la mia maestra" disse balbettando. Sanji stette zittò per qualche secondo, e poi chiese sorpreso: "forte... quanto la tua maestra?" Il ragazzo annuì sudando freddo leggermente.
-Qualcuno che potrebbe essere forte quanto me...- Pensò Sanji. Per un istante ci fu silenzio totale nella sua testa. Poi pensò determinato: -la devo conoscere!-
Sanji emise un ghignò divertito, cosa che fece deglutire spaventato l'adolescente. "Come ti chiami? E dov'è che fai palestra?" Chiese. Il ragazzo s'inchinò a novante e disse: "M-Mi chiamo Izuku Midoriya! Pratico taekwondo alla Rumi Taekwondo gym a Toyosu nel quartiere di Koto!" Sanji fece una smorfia stranita per quell'inchino eccesivamente piegato. "Ora mi scusi ma devo andare perché devo andare lì! Arrivederla!" Si girò velocemente e corse via alla stazione. Sanji stette fermo a vedere lui che scappava via finchè, appena fu fuori dalla sua vista, iniziò ad andare anche lui verso la stazione.
Dopo un po' Sanji arrivò a Toyosu. Il primissimo odore che sentì fu la brezza marina proveniente dalle rive degli affluenti che percorrono la città. –Come si chiamava quella palestra...?- Pensò mentre prendeva il telefono per attivare il navigatore, "Luffy... Lumi...." mormorava mentre digitava quei nomi per vedere se appariva insieme a Taekwondo. Poi dopo qualche altro tentativo apparì il nome Rumi insieme a Taekwondo gym. –Eccola!- Esclamò nella sua testa prima di premere invio e attivare il navigatore. Dopo diversi minuti di camminata il navigatore disse che aveva raggiunto la destinazione. Era un edificio di medie dimensioni con sopra un enorme insegna con il titolo della palestra. "Di sicuro non è come casa mia" pensò mentre la guardava dal basso verso l'alto. Dopo qualche secondo entrò.
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Like a Dragon. Underground
FanfictionUn buono con un poliziotto che si ritroveranno a fermare una famiglia mafiosa Un brutto che lavora per questa famiglia e che fa soltanto il loro lavoro E un cattivo che vuole spodestare suo padre capo di questa famiglia per scopi personali La storia...