"Captain, oh my Captain!"
Cit. mista:
L'ATTIMO FUGGENTE/LOVE SICK
~~~~~~~~~~*************~~~~~~~~~~~Som e Stefano avevano lasciato l'appartamento: Som sarebbe andato alla libreria per parlare con Davide e Stefano avrebbe comprato una maglia, un pantalone, calzini e scarpe per permettere a Manao di uscire di casa con un abbigliamento consono al suo nuovo sesso.
Nel giro di un'ora i tre erano riusciti ad ideare un piano d'emergenza, anche se all'inizio la situazione sembrava davvero confusa e complicata.
Il processo che li aveva portati ad arrivare a quella soluzione, che però sarebbe stata efficace solo per un periodo limitato di tempo, era cominciato da una frase di Stefano: <È inutile stare qui a rimuginare sul perché sia successo e su che cosa si potrebbe fare per far tornare Manao com'era prima: questa è la situazione attuale e bisogna accettarla!>.
A quelle parole subito la mente di Manao aveva riacquistato la lucidità tipica di una donna abituata ad affrontare qualsiasi problema da sola, cercando velocemente eventuali soluzioni. Capacità che le si era momentaneamente offuscata nello scoprire che quello che riteneva soltanto un sogno fosse stata invece la realtà.
<LA LIBRERIA! Davide è molto bravo nella gestione, ma è uno studente universitario che lavora per me solo part-time... ci vorrebbe un altro dipendente che magari cominciasse a venire oggi stesso... quindi uno che dovrebbe già sapere come si svolge il lavoro visto che rimarrebbe da solo per metà giornata...> aveva detto con fare pensieroso Manao.
<Conosci qualcuno che potrebbe farlo e che sia disponibile da subito?> le aveva chiesto Som.
<No>.
<E se ti rivolgessi ad un'agenzia o mettessimo un annuncio?> era stato proposto da Stefano.
<Troppo tempo, devo averlo entro stamattina ed oggi è sabato: le agenzie sono chiuse...> la voce di Manao era apparsa però stranamente titubante, come se cercasse delle scuse per non doverlo fare.
<Certo per rivolgersi ad un'agenzia si dovrebbe aspettare lunedì...> aveva convenuto con lei Stefano.
<Ma la verità è che comunque non faresti mai né un annuncio né una richiesta a qualche agenzia, vero sorellona?> era dunque intervenuto Som, che la conosceva bene ed aveva già capito.
Ok, era stata scoperta, tanto valeva ammetterlo: <Esatto! Non posso certo affidare la mia piccolina ad un perfetto sconosciuto... Che m'importa che abbia esperienza nel settore? NON PERMETTERÒ A NESSUNO DI SOSTITUIRMI!>.
<Mmmh, oggi è sabato... Davide è libero dalle lezioni. Manao, che ne diresti di chiedergli di fare anche il pomeriggio, in modo da ottenere più tempo per cercare di capire cosa si potrebbe fare?> le aveva chiesto allora Som, fingendosi conciliante, ma in realtà cercando di guadagnare quanto più tempo gli fosse stato possibile per convincere sua sorella sull'importanza dell'assumere un nuovo dipendente.
<Non può: Davide ha un esame dopodomani! Non avrebbe dovuto esserci neanche stamattina> aveva risposto sconsolata Manao.
<E allora come mai è venuto al lavoro oggi?> Som, parlando, aveva lanciato uno sguardo furtivo a Stefano che subito lo aveva ricambiato.
Manao non capì cosa significasse, ma decise di non dargli importanza.
<Beh, ha proposto di aprire la libreria al mio posto, affermando che per lui non sarebbe stato un problema mettersi a lavorare qualche ora. Immagino si fosse accorto che, ultimamente, arrivavo completamente distrutta all'orario di chiusura e quindi volesse farmi riposare un po'> aveva risposto il ragazzo con l'asciugamano avvolto in vita.
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I AM A BOY
Short StoryManao ha quarantadue anni. È proprietaria di una libreria, è single ed ha uno spirito indipendente. Manao è thailandese, ma è cresciuta in occidente, insieme ad una madre dalla grande apertura mentale, un patrigno occidentale ed un fratellastro di v...