6. QUEL CHE RESTA DI UN AMORE

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Dopo quella frase che aveva fatto rabbrividire Manao, Davide aveva cominciato a lavorare come se niente fosse.
Sembrava lo stesso impiegato di sempre, serio e posato, nulla a che vedere con il predatore di poco prima o con la creatura sensuale e trasgressiva del sabato precedente.

Di conseguenza era bastato poco a Manao per sentirsi al sicuro da qualsiasi tipo di "attacco": evidentemente Davide non aveva intenzione di fare alcuna mossa strana... perlomeno non quella mattina.
Manao quindi si lasciò assorbire completamente dal lavoro: c'erano tanti di quei libri da riporre ancora sugli scaffali!

Il tintinnare della campanellina posta sopra la porta d'ingresso annunciò l'arrivo del loro primo cliente.

"Così presto di lunedì? " pensò stupita Manao "Avremo aperto sì e no da una mezz'oretta..."

Decise di non interrompere il lavoro che stava facendo: c'era anche Davide con lei ed era pure più vicino alla porta.
Non si prese neanche la briga di vedere chi fosse, se il cliente avesse avuto bisogno di qualcosa se ne sarebbe occupato direttamente l'altro: di sicuro Davide aveva già finito di segnare le ordinazioni da fare partire in mattinata e quindi in quel momento doveva essere libero.

Manao continuò dunque ad impilare in ordine alfabetico i vari volumi nei rispettivi scaffali.

Sentì che Davide accoglieva il nuovo arrivato con un'esclamazione sorpresa e divertita, ma non gli diede particolarmente peso. Probabilmente si trattava di qualcuno di sua conoscenza.
Fu solo quando ascoltò l'altro rispondere che il suo cuore perse un battito.
Si sentiva come paralizzata: di certo non poteva sbagliarsi, quella era la voce di Luca.

Quando finalmente riuscì a riprendersi, Manao si girò verso l'entrata e vide Luca di fronte a Davide.

Prese ad osservarli di sottecchi.

Li sentì scambiarsi alcune battute, li vide sorridersi ... c'era come una complicità tra loro, un'intesa speciale, rivelata sia dalla postura rilassata che dai gesti in perfetta sincronia. E dagli sguardi.
La loro era chiaramente quel tipo di conoscenza fisica e psicologica di chi è andato oltre un rapporto d'amicizia. E di chi se ne ricorda perfettamente ogni particolare.

<Sono stati insieme un anno e poi si sono lasciati di comune accordo>

Le parole di Stefano erano un loop che si ripeteva incessantemente nella sua mente.
Sì, si vedeva proprio che tra Luca e Davide c'era stato qualcosa. Ed anche che era stato qualcosa d'importante.

Davide aveva detto qualcosa a Luca facendolo scoppiare in una fragorosa risata.
Manao non era riuscita a capire, ma, si rese conto con sorpresa, non le importava nulla di sapere cosa si fossero detti: in quel momento non era interessata ai loro discorsi, le bastava guardarli.
Ed ora lo stava facendo apertamente, senza alcun timore di essere scoperta.

Si sentiva come calamitata verso i due e per niente imbarazzata dal fatto che loro potessero accorgersene.

Più li osservava e più Manao si perdeva, come incantata: insieme erano davvero una coppia perfetta.

Il biondo dorato di Luca, attraversato da leggere striature d'argento date dall'età, era in netto contrasto con i capelli di Davide, di un nero corvino.

Ed erano così belli... così affascinanti nella loro diversità!

Luca non era cambiato con l'età, continuava ad essere incredibilmente etereo, angelico e Davide ne era il suo perfetto contrario, oscuro e misterioso.

Anche i loro occhi erano opposti: tanto erano chiari, luminosi e trasparenti quelli di Luca, quanto erano scuri, torbidi e penetranti quelli di Davide.
Erano agli antipodi eppure perfettamente complementari.

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