Ricordi

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CHE COSA SIGNIFICA?! 

Non sapevo se stessi sognando o no, ma davanti a me, stesa sul letto, c'era Lisa in intimo. 

Cosa può essere successo? No! No, ti prego! Non dirmi che ci siamo così tanto ubriacate da fare sesso. No, impossibile. Lisa non ha bevuto alcolici, aveva detto che non gli piacciono, perciò significa che l'ho stuprata?! Ok che non reggo l'alcol e vado fuori controllo, ma a questo non ci sono mai arrivata, nemmeno con Eula!! 
Guardai Lisa e per un attimo rimasi incantata dalla sua figura. Stava dormendo beata, la luce del sole rendeva più chiari i suoi capelli e la sua pelle sembrava così vellutata come la seta. Osservai poi le sue labbra e mi tornò di nuovo quella sensazione. Il cuore mi martellava, le guance mi andavano a fuoco e volevo...volevo...volevo baciare quelle labbra morbide. Allungai la mano verso di esse e le accarezzai, era una sensazione stupenda, sembrava di toccare un panino morbido e il suo alito mi faceva il solletico. 

Vidi Lisa mugugnare, così tolsi di scatto le mie dita dalle sue labbra. Lei aprì lentamente gli occhi, strofinandoseli col dorso della mano. - oh. Buongiorno cara- disse lei sorridendo. - C-come buongiorno?! T-Ti rendi conto della situazione?- domandai agitata. - Certo che lo comprendo. Sono nel tuo letto no?-. Ma come diavolo fa a parlare così alla leggera?! Insomma non si rendeva nemmeno conto che siamo nel MIO letto, in intimo e vicine! - P-per caso abbiamo...come ci siamo arrivati a questo punto? - domandai. Volevo sapere se lo avevamo davvero fatto. Non mi sarebbe dispiaciuto, ma...ecco...voglio saperlo!

- Ieri sera eri così ubriaca che io ed Eula abbiamo dovuto accompagnarti a casa. Arrivati Eula ti affidò a me per aiutarti a entrare in casa, ma appena siamo entrati hai vomitato addosso a me. Poi in un delirio di ubriacatura mi hai abbracciata e ti sei sporcata anche i tuoi vestiti. Dovevi sentirti. Urlavi come una bambina felice. Poi ti ho spogliata, mi sono spogliata anche io e ho messo a lavare i nostri vestiti-. La sua storia era sensata e adesso si spiegava anche il perché eravamo in intimo. - Però perché ti sei fermata a dormire da me? Avevi due capi d'abbigliamento, potevi benissimo tornare a casa da sola? Per i vestiti potevi chiamarmi e te li avrei restituiti- spiegai cercando di ottenere ulteriori risposte. - Vero, ma il problema è che non abbiamo i numeri di cellulare dell'altra e tu non sai dove abito - rispose lei. Effettivamente aveva ragione, così le chiesi di scambiarci i numeri e lei accettò. Dopo aver fatto ciò le chiesi una cosa che volevo assolutamente chiederle. - T-ti andrebbe di restare qui per la colazione? Almeno finche i vestiti non si asciugano. La lavatrice dovrebbe aver finito, bisognerà solo stenderli al sole e se vuoi posso prestarti alcuni dei miei vestiti, penso che abbiamo la stessa taglia-. Lei mi guardò, poi sorrise e alla fine rispose - Certo. Molto volentieri Dente di leone -. A quella frase sobbalzai, mi stavano salendo dei ricordi, ma ancora non focalizzavo e poi solo una persona mi chiamava Dente di leone.

Mentre i vestiti asciugavano io e Lisa stavamo facendo colazione con latte e cereali. Indossavamo entrambe una maglietta a maniche corte bianca e dei pantaloncini (io neri, lei invece rosa). Lisa stava addentando i suoi cereali quando le posi la fatidica domanda. -Scusami Lisa, ma noi per caso ci conosciamo o ci siamo conosciute in passato?- Lei ingoio il suo boccone e mi sorrise come al solito. - Finalmente ci sei arrivata Jean cara. Pensavo ti fossi scordata di me- disse con la sua solita leggerezza. -Che intendi dire?- - Non ti ricordi? Frequentavamo il liceo assieme. Ci aveva fatte conoscere Kaeya- . Io a quelle parole cominciai a ricordare

Flashback numero 1. Skip time quinta liceo. Gennaio

Stavo facendo merenda quando Kaeya si avvicinò a me. -Ehy Dente di leone come va?- disse lui con il suo solito tono ottimista e allegro. - Male. Ho preso 7 in filosofia, i miei mi scanneranno - risposi seccata, sapendo che appena tornata a casa avrei ricevuto la solita ramanzina inutile. -Beata te! io invece ho preso 5 e se continua così avrò l'estate piena di debiti!!- - impegnati di più nello studio allora - -da quando sei diventata come i tuoi genitori?- il suo tono era ironico, stava solo scherzando, ma a me non faceva ridere. - ahah molto divertente capitano Kaeya Favonius-. Lui rimase come al solito irritato. Da quando ha quella benda per colpa della perdita dell'occhio molti hanno cominciato a chiamarlo -Capitano-. - Ragazzi posso sedermi assieme a voi? - disse una ragazza dai capelli color nocciola e gli occhi verdi paratasi difronte a noi. - Oh Lisa! Certo! anzi capiti a fagiolo- disse Kaeya sorridendole. - Si dice "caschi a fagiolo" Kaeya- rispose la ragazza sorridendo. - Certo, certo. Scusa. Jean ti presento Lisa Roses, è una mia cara amica assieme a Rosaria- -molto piacere. Io sono Jean Gunnhilrd- dissi io allungandole la mano e lei ricambiò il saluto stringendola. Lisa e io non ci vedevamo molto spesso, anzi a volte di rado, ma facemmo conoscenza tramite Kaeya.

Flashback numero 2. Skip time Liceo. Giugno, consegna dei diplomi

Avevo ricevuto il mio diploma, ma non ero felice. Avevo preso 99 e al posto di una festa a casa avrei trovato solo rimproveri, ramanzine e tristezza. Stavo quasi per scoppiare a piangere quando qualcuno si avvicinò a me. -Congratulazioni Jean. Abbiamo passato l'anno insieme-. Era Lisa e stava sorridendo come al solito. - Gr-grazie mille - risposi - Ti senti bene? - - beh ecco. Non ho preso 100 e lode e Kaeya dovrebbe averti parlato di come sono i miei genitori -. Lei mi guardò con le mani dietro la schiena e poi mi fissò negli occhi. -Jean non abbatterti. Questo è il nostro giorno dobbiamo essere felici, da questo momento siamo donne. Siamo libere di vivere come desideriamo. Non farti incatenare dai tuoi genitori, vivi come desideri. La vita è troppo breve per essere vissuta -. Alle sue parole mi sentì strana. Era come se per la prima volta qualcuno si fosse avvicinato tantissimo a me. Purtroppo ebbero poco effetto perché ritornai subito di malumore. Poi Lisa mi porse qualcosa. -Queste sono per te. Spero ti aiutino a tirarti su di morale col loro colore e spero che il loro profumo possa calmare il tuo cuore-. Mi aveva poggiato davanti un mazzo di rose rosse. Presi il mazzo e inspirai il dolce odore. - Grazie mille. Mi hai davvero tirata su di morale - dissi sorridendo e ringraziandola. - Di nulla -

Giorni d'oggi

-Q-Quindi sei tu. Sei quella Lisa Roses? - chiesi. - In carne ed ossa- rispose. -Era da tanto che non ci vedevamo e speravo mi avresti riconosciuta un giorno. Mi sei mancata tanto Jean cara-.

Dopo quella rivelazione chiacchierammo tutta la mattina su cosa avevamo fatto in questi lunghi anni di assenza l'una dall'altra e imparammo anche a conoscerci un po' meglio.
Dopo che i vestiti si asciugarono iniziammo a rimetterceli. Mi rimisi i miei Jeans e la mia maglietta. Mi girai per dire a Lisa che ero pronta, ma quando lo feci la vidi infilarsi piano piano le sue calze e io non potevo fare a meno che arrossire. Quello spettacolo era qualcosa da infarto, sentivo che avrei potuto averne uno! Lei si girò verso di me. - Tutto bene Jean?- -S-si! T-tutto bene!!!- 
Io corsi subito in bagno e cominciai a fare conto di tutte le sensazioni che mi erano venute in quei tre giorni con Lisa. 

Tutte queste emozioni mi stanno uccidendo. Se davvero è quello che penso che sia devo esserne prima sicura. Dovevo trovare una spiegazione a tutte queste emozioni e io conoscevo la persona giusta alla quale chiedere







Spazio autore

Bella ragazzi!! Come va?

Il capitolo vi ha gasati? Jean finalmente capirà di essere innamorata di Lisa? E Chi è la persona alla quale Jean si riferiva?

Lo scoprirete nel prossimo capitolo! Che scriverò a brave. Esatto!! Oggi doppio capitolo!!! 

Ho già le idee pronte. Doveva essere un'unica idea per un solo capitolo, ma si divideva in due e poi va benissimo così.

Al prossimo capitolo. Ciaoooooo



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