Quando meno se lo aspettavano, mentre Ales era ancora disteso a letto e invaso dal terribile dolore, Annah nella casupola venne come risvegliata di colpo da una fortissima scarica di adrenalina e sbarrò gli occhi. Ci vollero alcuni minuti, prese qualche respiro profondo, e poi si alzò in piedi, con addosso ancora solo la coperta che le era stata messa da Carlisle, si coprì velocemente e camminò scalza fuori dalla casupola: il terreno era secco sotto i suoi piedi ed emanava un forte odore di sangue che, notò solo dopo qualche secondo, era presente in grande quantità sul suolo. Solo allora riuscì a ricordare l'accaduto. Realizzò, e si rese conto che la temperatura del suo corpo era più alta del solito, che il suo incarnato era diventato bronzeo, che il suo fiato era diventato più fine e preciso di com'era solitamente. Era stata la sua seconda trasformazione e si sentiva come se i suoi sensi di quileute si stessero potenziando sempre di più.
"Ma a quale prezzo?" - pensò ad un certo punto, in una frazione di lucidità - "Farò sempre del male alle persone? È questo il mio destino? Per poi sentirmi in colpa ogni volta?
Per un momento le passò per la testa un'idea che le sembrò assurda, ma non ci mise poi troppo tempo a cambiare la sua visione della situazione e pensare che, forse, l'unica soluzione poteva essere quella: giusto due mesi prima era scappata da Barrow, lasciando i Cullen al castello, per poter fare una cosa della quale neanche lei sapeva che avrebbe potuto pentirsi.
Era stata in Italia, dai Volturi, per risolvere la questione con i Vichinghi e in quel momento era stato deciso da entrambi i fronti una cosa molto importante... Alice, in parte, lo aveva visto.E quando Aro pronunciò quella frase, divenne tutto più chiaro: "L'abbiamo uccisa per te, consideralo come un regalo." - il sorriso beffardo del vampiro si scontrò con lo sguardo agghiacciante di Annah.
"Non è così che otterrai i miei poteri, Aro." - affermò la ragazza, provando ad apparire più sicura di quanto in realtà non fosse.
"Oh no, ma io lo so benissimo cara, so che non li otterrò così facilmente, io so che tu sei l'ultima discendente della famiglia più potente della storia... Ma tu non sai, o forse non ti sei accorta che, ormai, la tua famiglia non c'è più e che, di conseguenza, il trono è passato a noi. Con il tuo presentarti al nostro cospetto ho avuto la più che chiara conferma che i tuoi parenti fossero tutti... Come dire... Spariti? Morti!?" - rise Aro, cercando approvazione negli sguardi dei suoi due fedeli compagni - "Io legifero Annah, io creo nuove regole."
Quelle parole non promettevano niente di buono, Annah ne era ben consapevole, ma lo lasciò terminare il suo monologo, serrando la mascella e trattenendo il respiro di tanto in tanto.
"Io so, preziosissima Annah, che tu non hai ancora completato la tua prima trasformazione in quileute."
Fu in quel momento che l'ibrido si rese conto di avere le spalle contro un muro più grande di lei, qualcosa che per la prima volta la fece sentire impotente.
"E siccome io legifero, io decido che d'ora in poi tu sei un pericolo per la nostra specie e, qualora ti trasformassi in qulieute sarai costretta a tornare da me, da noi. Sai benissimo che le uniche persone in grado di controllare quelli come te erano tuo padre e tuo fratello, ma purtroppo loro non ci sono più! Sai, mi dispiace tanto per la tua perdita ma... ora i responsabili della tua incolumità, e della nostra, siamo noi."
"Nessuno ti da il potere di far questo."
"Oh, io credo di sì invece. Andiamo Annah..." - Aro si alzò in piedi e spalancò le braccia per qualche momento, per poi portarle dietro la schiena e iniziare a passeggiare lentamente lungo il perimetro della stanza, osservando l'inerme Annah e cosciente del fatto che, nonostante l'essere che aveva dinnanzi a lui fosse il più potente rimasto sulla Terra, era riuscito ad averlo in pugno. Giocò poi una carta furba, quella dei sensi di colpa, perché sapeva che dentro la ragazza si nascondeva un'anima piena di insicurezze e fragilità: "Sappiamo benissimo, ma lo sai soprattutto tu, quanto sia difficile mantenere il controllo con un potere così grande, ammetti che non riusciresti a darti un contegno con il tuo lato animalesco? Tu stessa decidesti di rinchiuderti nelle celle del palazzo per paura di far male a qualcuno. Certo, riconosco che i tuoi tentativi e la tua reclusione hanno avuto successo, mi avevano quasi convinto del fatto che tu potessi quasi essere indipendente, ma... Non potrai mai essere come i Cullen, non potrai mai far parte della loro famiglia. Dimmi, da quanto non ti nutri di sangue umano? O forse non l'hai mai provato? Ah, ma non c'è problema, perché per questo ci siamo noi tesoro!".
Annah faceva fatica ad ammettere a sé stessa che Aro, dopotutto, aveva ragione. La prima trasformazione per lei sarebbe stata devastante, come lo era stata quella da vampiro. Sapeva che avrebbe potuto fare del male alle persone, sarebbe potuta andare fuori controllo.
Jane si avvicinò ad Annah e, con fare superiore e deciso, le porse una pergamena arrotolata e rilegata con un nastro dorato. Lei lo aprì: era un patto.
"È qui che potrai cambiare la storia, firma, con il sangue. Giura che tornerai qui, per la nostra sicurezza e per la tua." - esclamò Felix.
Annah iniziò a tremare in modo nervoso, teneva lo sguardo fisso su quella pergamena, su quella calligrafia e quel testo tanto elegante quanto subdolo, e in un attimo il suo sguardo di ghiaccio si posò un'ultima volta sui vampiri davanti a lei; alzò in aria il braccio con il quale teneva il patto ed esclamò: "Sapete che io posso uccidervi tutti senza esitazione? AVETE CAPITO COSA SONO CAPACE DI FARE?" - lanciò un ultimo e atroce urlo di disperazione, pensando di poter intimorire quei pallidi volti, ma non ci riuscì.
"Falla finita, non sei più nessuno senza la tua famiglia. Non prenderla così male, considerala come un'adozione, ecco." - disse Alec, incoraggiando una risata di gruppo.
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Hybrid - The Twilight Saga
FantasyUn continuo insolito e per niente scontato della famosissima Saga di Stephenie Meyer. Stavolta al centro dell'attenzione non ci sono più Edward e Bella, nè Jacob e Renesmee: cosa accadrebbe se una parte della storia venisse stravolta? E se la famig...