Aurora Chen è una giovane ragazza che vive a Torino con i suoi genitori.
Non ha mai avuto un forte legame con qualcuno, per certi versi è molto sensibile e può sembrare strano, ma i giovani delle sua età la detestano per questo motivo.
Il suo miglio...
Ora vi chiederete il perché io abbia un nome italiano con un cognome cinese, beh mio padre è cinese mentre mia madre è italiana in parte, suo padre cioè mio nonno, è Giapponese mentre mia nonna è italiana "pura". Sono alta, magra, ho i capelli marroni e gli occhi azzurri. Ho preso tutto dalla mia nonna materna. Ho vissuto a Roma fino all'età di otto anni, poi per via del lavoro di mio padre, ci siamo trasferiti a Torino. Dunque mia madre quando è andata in Giappone aveva soltanto 13 anni. Mio nonno la portò con sé in un viaggio di lavoro a Yokohama una città giapponese a sud di Tokyo. Dopo circa una settimana mia madre incontra per la prima volta mio padre dentro un negozio di abbigliamento, era talmente grande che si era persa completamente. Era entrata nel più totale panico, non riusciva più a riconoscere la via d'uscita. Mio padre la incontrò e per loro due è stato amore a prima vista e da quel momento non si sono più lasciati. Hanno fatto insieme la scuola media e sono andati insieme al liceo. Liang mio padre: Ha i capelli neri. La pelle chiara. È magro. Ha il viso rotondo. Infine i suoi occhi sono stretti e rivolti verso l'alto.
Lucia mia madre: Ha gli occhi verdi. Ha i capelli castani È magra con la pelle un pochino scura.
I miei genitori si sposarono il 5 luglio 1997 e il 22 dicembre 1999 sono nata io. Ora sono una giovane donna di 22 anni che vive ancora con i suoi genitori perché la mia casa ancora non è pronta. Lavoro da ben quattro anni in una pasticceria caffetteria- Dolci Tentazioni.
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Come ogni mattina alle 5:00 in punto Ning mi sveglia, leccandomi tutto il viso per fare una passeggiata, giustamente deve fare i suoi bisogni. Come al solito appena apro la macchina (Per prendere quello che mi serve) salta sopra il sedile senza pensarci due volte.
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<< Dai, Ning, scendi! Non è il momento di fare un giro in macchina. >>
Lui mi guarda come dire: "Eh dai facciamo un giro sarò bravocome sempre, promesso".
<< Ning! >>
- "Eh va bene hai vinto tu."
Ning è molto legato a me, praticamente l'ho allevato proprio come un bambino. Sua madre ha avuto nove cuccioli lui era nono era nato troppo piccolo, la mamma lo ha rifiutato. L'allevatore era disperato e non potendo occuparsi di lui, cercava una persona che potesse amarlo. Alla fine ha trovato me, non ci ho pensato due volte, l'ho preso immediatamente con me. Non è stato affatto facile potarlo all'età adulta, ma c'è l'abbiamo fatta insieme.