Capitolo 4

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N/A
Finalmente ce l'ho fatta! Dovevo pubblicarlo domenica sera ma indovinate chi ha passato tutto il pomeriggio a tradurre e si è addormentata mentre stava revisionando tutto il capitolo solo per svegliarsi la mattina dopo e scoprire che il computer non aveva salvato niente? Proprio io.

Ma ora ci siamo e visto che è passato un po' di tempo faccio un riassunto di come eravate rimastx.
Nell'ultimo capitolo Harry (25) e Louis (35) sono usciti a cena e poi sono tornati a casa e sono successe "cose". In seguito, Harry ha visto delle fotografie sul comodino di Louis che lo ritraevano con suo fratello Ned.

Preciso ciò perché nel corso di questo capitolo verrano rivelati più dettagli sul passato di Louis. Detto ciò, vi auguro come sempre buona lettura.

Capitolo 4

Louis si passò una mano sul viso, sbattendo un paio di volte le palpebre dato che i suoi occhi bruciavano dopo ore e ore passate ad osservare il computer. E certamente stava scrivendo email da tutto il giorno e da quando era tornato a casa, controllando contratti e piani di costruzione. Era pronto a sbattere la testa contro la scrivania.

Sorseggiò il suo whiskey, emanando un respiro dopo aver deglutito e si sistemò gli occhiali. Proprio quando stava per digitare qualcosa nuovamente sentì bussare alla porta.

"Avanti."

Fu aperta leggermente, Elisa si sporse con la testa e gli offrì un piccolo sorriso, "Hai un momento?"

"No," ridacchiò Louis, "per te, però, sempre, entra," la salutò.

Elisa entrò pienamente, dirigendosi su una delle sedie di fronte alla scrivania e sedendosi, "Volevo parlarti per un secondo in privato ora che Arabella è a letto," disse, vedendolo arcuare il sopracciglio, "Come è andata ieri sera?"

Louis mantenne lo sguardo fisso per un momento ma, dopo ieri notte, dopo il modo in cui le cose proseguivano con Harry, sapeva che poteva dirglielo. "È stato uhm, è andata davvero bene," cercò di reprimere il suo sorriso.

"Sembrava che vi stesse divertendo. Vi ho sentito mentre scendevo in cucina per prendere l'acqua."

"Cosa?!" La guardò Louis con gli occhi spalancati, un nodo allo stomaco.

"Stavate ridendo," inarcò il sopracciglio Elisa confusa vedendolo impallidire, "Non ti sentivo ridere così da... penso mai," ridacchiò tra sé e sé.

"Oh," disse Louis, sentendo le sue guance scaldarsi mentre si sistemava sulla sedia.

"Qual è il suo nome?"

Persino il semplice pensiero di lui permise a Louis di rilassarsi mentre un tenero sorriso spuntò sul suo viso, "Harry... Harry Styles."

Lo stesso sorriso di Elisa apparve nel vedere la sua espressione, "Dove l'hai incontrato? Non è qualcuno che lavora per te vero?"

"No," rise Louis scuotendo la testa, non unendo mai affari e piacere, quella era una ricetta perfetta per un disastro, "Io Uh... a dire il vero Arabella e io lo conosciamo dal parco... è il ragazzo dei palloncini."

Elisa sollevò le sopracciglia, "Davvero?" chiese, leggermente sorpresa.

"Sì, sai io-" si schiarì la gola Louis, cercando di capire cosa volesse dire.

"Non devi spiegare Louis," lo provocò Elisa, "Sono solo... sono felice per te," disse dolcemente," so che è passato un po' da quando hai avuto qualcuno da amare."

"Amare è una parola grossa," mormorò Louis, incapace di incrociare il suo sguardo.

"Ma ti stai aprendo a questa possibilità," precisò Elisa, facendolo sbuffare, "gli hai parlato di Arabella o di quello che è successo?"

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