Louis Tomlinson, l'uomo che costruì un quarto dello skyline di New York. L'uomo più potente della città con un passato per cui farebbe di tutto per dimenticare. Ma non ci riusciva. Ogni volta che guardava sua figlia si ricordava e ricordare aveva un...
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Louis si tolse gli occhiali e si passò una mano sul viso mentre si appoggiava alla grande finestra che dava sulla città. L'uomo che parlava nel suo orecchio stava solo alimentando il suo crescente mal di testa più andava avanti a parlare.
"Non sto sentendo una valida scusa per il motivo per cui non abbiamo ancora aperto il cantiere", mormorò con rabbia.
E naturalmente quando ci fu silenzio Louis sentì solo il suo sangue iniziare a bollire. Non c'era niente che odiasse di più della pigrizia, persone che non facevano il loro lavoro perché avrebbe potuto comportare un eventuale inconveniente per loro.
"Beh signore, stiamo ancora aspettando che i documenti vengano finalizzati con l'appaltatore-"
"Quei documenti sono stati archiviati due settimane fa," disse Louis, sentendo digrignare i propri denti insieme e la sua faccia diventare fredda.
Sentì un respiro tremolante dall'altra parte: "Sì, i documenti sono stati firmati due settimane fa, signore."
Louis corrugò le sopracciglia, "Che cazzo significa?" sputò, la sua voce si stava già alzando.
"I-I uhm-..." balbettò tra sé e sé.
"Non hai mandato avanti la pratica?!" Louis gridò, stringendo i pugni e spalancando gli occhi, "Compro questo edificio, firmo le cazzo di carte e faccio un piano di progettazione per iniziare il lavoro e il tuo stupido culo non riesce nemmeno ad archiviarli?!"
"Signor Tomlinson ero sicuro di averlo fatto, ma abbiamo anche l'edificio su-"
"Cosa?! Non riesci a gestire qualche cazzo di progetto in una volta sola?!"
Sapeva che stava impazzendo. Il suo cuore stava pompando con rabbia fuori dal suo petto e Louis era sicuro che le vene erano in rilievo dal suo collo mentre urlava con tutta l'aria nei suoi polmoni. Poté sentire solo un'altra parola dall'altro uomo prima che Louis si sentisse congelato.
"Sei licenziato."
"Signore... mi dispiace posso accelerare la pratica e-"
Socchiuse gli occhi mentre lo sentiva vomitare scuse, ma l'attenzione di Louis fu rapidamente portata via quando sentì la porta del suo ufficio aprirsi, "Christina io-" si fermò però, fermandosi per un momento mentre vide entrare un familiare ciuffo di riccioli.
"Signor Tomlinson?" sentì dal suo auricolare.
Louis si schiarì la gola, distogliendo lo sguardo dal suo ragazzo e concentrandosi sulla sua telefonata, "Signor Slizer, è licenziato."
"Signore, è la prima volta che succede."
"Stronzate di merda!" Louis scattò, troppo velocemente sentendo la sua rabbia riprendere, "questa sarà la terza volta che hai trascurato la corretta archiviazione dei documenti! Non è fottuta scienza missilistica!" urlò "Mi sei costato centinaia di migliaia di dollari perché non riuscivi a muovere il culo e hai permesso che il mio palazzo restasse lì inutile senza far niente!"
