capitolo otto

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capitolo ottosottosopra

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capitolo otto
sottosopra

       "MERDA, OLIVIA!" Eddie urlò ma Olivia era già troppo in profondità per ascoltarlo

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       "MERDA, OLIVIA!" Eddie urlò ma Olivia era già troppo in profondità per ascoltarlo.

Quando si avvicinò al cancello strappò la sua "pelle" con le mani.

Usando di nuovo le mani si tirò su ed entrò nel Sottosopra.

Poteva sentire Steve urlare di dolore.

"Steve!" Era sul pavimento cercando di combattere quelli che sembravano essere pipistrelli.

Olivia prese un remo e iniziò a colpirli.

Uno stava per attaccarla quando qualcuno lo colpì.

"Ciao." Nancy parlò prima che iniziasse a colpire quelli che attaccavano Steve e presto tutti stavano combattendo i pipistrelli.

Pochi istanti dopo l'unico pipistrello rimasto era quello che stava cercando di soffocare Steve.

Ma Steve riuscì a liberarsi.

Poi lo afferrò per la sua coda e cominciò ad ondeggiarlo a destra e a sinistra, colpendo il pavimento con essa.

Quindi lo calpestò e lo fece a pezzi, sputando il sangue del pipistrello dalla bocca.

"Gesù Steve." Olivia gli parlò correndo.

Lei lo abbracciò e lui trasalì.

"Scusa." Lei sussurrò.

"Gesù Cristo!" esclamò Nancy.

"Gesù Cristo!" urlò Eddie.

"Stai bene?" chiese Nancy a Steve.

"Beh, hanno preso circa mezzo chilo di carne, ma a parte questo, sì, mai stato meglio." Steve parlò guardandosi il busto.

"Uh, pensate che questi pipistrelli abbiano, tipo, la rabbia?" chiese Robin, accendendo con la sua torcia ciò che restava dei pipistrelli.

"Che cosa?" Nancy, Steve e Olivia chiesero contemporaneamente mentre Eddie fissava il gruppo.

"È solo che la rabbia è, tipo, la mia più grande paura numero uno." Si alzò. "E penso che dovremmo portarti presto da un dottore. Perché una volta che i sintomi si sono manifestati, è troppo tardi. Sei già morto."

IN MY HEAD, Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora