Capitolo 8

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Il matrimonio era molto vicino, molto più vicino di quanto pensassero, nonostante fosse stato tutto organizzato per filo e per segno l'ansia si faceva sentire.

In quel momento si trovavano insieme ad Anna, Ivan e ovviamente Aurora, in giro per negozi per comprare le ultime cose. La bimba era in braccio a papà Chri, avendo da poco compiuto un anno, oltre a cominciare a camminare, appoggiandosi sempre a qualcosa, aveva anche imparato a fare qualche piccolo gesto a comando.

"Auri facciamo vedere ai nonni come sei brava?" disse il moro mentre le accarezzava la schiena.

"Siii!" esclamò la donna, euforica come al suo solito.

"Auri manda un bacio alla nonna!" e così fece, si portò la manina davanti alla bocca e poi la spostò in direzione di Anna, provando a mandarle un bacino.

La donna si sciolse completamente e così fece anche Ivan, intenerito da quella dolcissima scena che si era presentata davanti a lui. Nonostante potesse sembrare un po' freddo era un uomo con un cuore enorme che amava suo figlio, suo genero e la sua piccola nipotina infinitamente.

"Che ne dite, ci fermiamo a mangiare insieme per pranzo? Cosmary mi ha consigliato un ristorante ottimo che dovrebbe essere qui vicino..." chiese Mattia, l'ora di pranzo era arrivata e tutti cominciavano ad essere leggermente affamati.

"Ma certo! Volentieri" rispose Ivan.

Una volta arrivati una cameriera molto educata li condusse al proprio tavolo.
Tra la prima portata e la seconda il biondo decise che fosse il momento perfetto per fare ad Ivan la fatidica domanda, non era per niente preoccupato, sapeva benissimo come avrebbe reagito, sarebbe stato felicissimo e sicuramente si sarebbe alzato per stringerlo in un abbraccio.

"Allora...Ivan ho una domanda da farti..." cominciò Mattia, mentre Christian gli teneva una mano poggiata sulla schiena.

"Dimmi tutto..."

"Mi piacerebbe, sempre se ti fa piacere ovviamente, che fossi tu ad accompagnarmi all'altare..." non ebbe neanche il tempo di terminare la frase che Ivan lo interruppe.

"Veramente?! Non ne sarei felice, di più!" e dicendo così si alzò dalla sedia con un gigantesco sorriso sul volto per andare ad abbracciarlo. Una sola cosa non se l'erano assolutamente aspettata...

"Papà ma ti sei commosso?" intervenne Christian notando gli occhi lucidi del padre in quell'abbraccio. Non capitava spesso, anzi quasi mai, che l'uomo si commuovesse in questo modo.

"No no è un effetto ottico, sono le luci" scherzò asciugandosi una lacrima solitaria che gli stava scivolando sulla guancia destra, ormai non poteva più nascondere la sua commozione dunque puntava sull'ironia.

"Tesoro ma è una cosa bellissima..." Anna si rivolse al biondo e successivamente al marito "Ivan te lo avevo detto che avresti avuto un'occasione anche tu!"

Il pranzo proseguì nel migliore dei modi erano tutti allegri e sereni, qualcosa però o meglio qualcuno interruppe i loro animati discorsi.

"Pa-pà" sentirono Aurora pronunciare quelle due sillabe improvvisamente, rimasero tutti sbalorditi e per qualche secondo la guardarono in silenzio, fu Christian ad interrompere quel momento.

"Hai detto papà?!" nessuno ci poteva credere, era successo tutto così inaspettatamente.

Il moro tirò la bimba fuori dal seggiolone che il ristorante aveva gentilmente messo loro a disposizione e se la posò sulle gambe rivolta verso Mattia che sedeva lì di fianco, non prima di essersela spupazzata per bene baciandole le guanciotte piene.

"Amore... hai detto papà! Bravissima!" la incoraggiò il biondo che, per essere onesti, si stava commuovendo un pochino.

"Comunque vostra figlia è proprio una piccola diva, a tutte le prime cose che fa deve avere un pubblico eh?! Mi ricordo ancora il primo calcio nella pancia di papà Matti che ha tirato quando eravate da noi a cena..." intervenne nonna Anna felice come non mai.

"Hai ragione! Me lo ricordo bene..." rispose Mattia ridacchiando.

Finito di mangiare si salutarono ed ognuno si diresse verso il proprio appartamento, ogni coppia con un motivo in più per essere felici e per sentirsi infinitamente fortunati.






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