Capitolo 4

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"Bella, pulita e profumata, ora ci vestiamo e andiamo da papà Chri?!" disse Mattia alla sua bimba dopo averla lavata e sistemata per l'uscita di quella sera.

Quel giorno era molto importante, non solo perchè la squadra del moro avrebbe disputato la finale di Coppa Italia, ma anche perchè sarebbe stata la prima volta che avrebbero portato Aurora allo stadio.

Proprio per l'occasione le avevano fatto indossare una piccola maglietta da calcio con dietro il suo nome e il numero di maglia del suo papà.

Christian era come sempre già arrivato allo stadio con la squadra, Mattia e Aurora lo avrebbero raggiunto in macchina con i nonni, i genitori di Christian.

"Eccoli, pronti per andare?!" li salutò Anna scendendo dall'auto per abbracciare il biondo e sbaciucchiare le guanciotte di sua nipote che la guardò sorridendo con i suoi giganteschi occhi azzurri.

"Certo! Ora ci sistemiamo e partiamo!" e così fecero, Mattia sistemò sua figlia nel seggiolino posto sui sedili posteriori, le allacciò la cintura e si sedette accanto a lei. La mano del papà con i suoi anelli era il suo più grande intrattenimento e non smise di giocarci per tutta la durata del viaggio.

Alcuni dei tanti pregi di quella bimba, oltre ad essere un vero e proprio angioletto, erano che sorrideva sempre, piangeva solo il minimo indispensabile ed amava le coccole.

Arrivati allo stadio vennero condotti tutti insieme nello spazio dedicato alle famiglie dei giocatori, si accomodarono poco prima dell'inizio della partita.

Alex e Cosmary erano naturalmente presenti, avevano deciso di passare una serata insieme da sposini lasciando Agata, la loro bambina, dai nonni. 

"Guarda Auri chi c'è... la zia Cosmy!" esclamò Mattia verso sua figlia, quella bambina amava la sua bella zia ed ovviamente era tutto contraccambiato. Tutte le volte che il biondo doveva svolgere qualche compito nella scuola era proprio alla mora che lasciava sua figlia. Quando tornava le trovava sempre in una sala libera, sua figlia con un minuscolo tutù rosa e le scarpette più grandi di tre taglie e la ragazza che, tenendole le manine, la faceva camminare in giro per la sala. 

Anche Serena, la fidanzata di Alberto, era lì seduta vicino a loro, quando vide il biondo e la bimba con un enorme sorriso li salutò.

"Ma buonasera! C'è anche la principessa oggi! Non me lo aspettavo" 

"Ciao Sere, oggi famiglia al completo hai visto?!" si avvicinò a lei per salutarla con due baci sulle guance. Lei contraccambiò e subito si concentrò su Aurora che le sorrideva mettendo in mostra i suoi due primi dentini.

"Ma che bello! Giornata molto importante allora!"

Il fischio di inizio interruppe quella conversazione e la partita dunque iniziò.

Il primo tempo terminò in pareggio con goal di Alberto, il secondo era appena iniziato e la tensione regnava nell'aria.

All'ottantaquattresimo accadde.

Goal di Stefanelli nell'angolo in alto a destra.

La curva si alzò in un boato fragoroso.

Erano in vantaggio.

Christian celebrò il suo goal come sempre dedicandolo al biondo, questa volta però non lo dedicò solo a lui, anche Aurora ricevette una parte della sua esultanza.

Il moro li cercò nella folla ed una volta trovati gli mandò due baci che valevano il mondo.

Il fischio di fine partita sembrava non arrivare mai, tutti erano in attesa di quel suono che avrebbe determinato la vincita di una squadra sull'altra.

Poi accadde. 

La partita era finita, avevano vinto.

I festeggiamenti erano già iniziati e dopo la premiazione tutte le famiglie e gli amici dei calciatori erano stati fatti entrare in campo, per lo più per celebrare insieme e per fare le foto.

Non appena Mattia con in braccio Aurora mise piede in campo, il moro corse verso di loro per poterli stringere a se, a nessuno importava se fosse sudato o sporco di terra. Baciò il suo futuro marito in modo molto passionale ma discreto e successivamente prese in braccio la loro bimba per mangiarla di baci.

"Chri! Matti! mettetevi in posa con la coppa che vi faccio una foto!" esclamò mamma Anna, che era scesa in campo insieme a loro.

I due ragazzi si sistemarono accucciati intorno al trofeo e fecero sedere Aurora nell'incavo di quel premio.

La serata passò in fretta, Aurora, sulle spalle di papà Chri, si era presa tantissimi complimenti e tutti erano inteneriti da quello scricciolo di essere umano che con la manina salutava tutti.

Il moro raggiunse di nuovo Mattia e gli avvolse la vita con un braccio, insieme si diressero verso gli spogliatoi e successivamente verso la macchina che finalmente li avrebbe portati a casa.

Aurora si addormentò durante il viaggio tenendo ben salda la presa sulla mano di papà Matti, era stata una serata stancante ma piena di forti emozioni.



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