𖨆 mi baci? 𖨆

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*ᶻᵉʳᵒ ᵖᵒᵛ*

Al castano tremavano le mani, ma non gli diede peso suonando il citofono dell'amico. Aspettò un po' e non vedendolo arrivare, risuono. Poco dopo sentì la voce del ragazzo dietro la porta, il suo cuore si calmò. Appena gli aprì ghiacciò sul posto: non sapeva come comportarsi, doveva essere meno espansivo? O forse doveva abbracciarlo come avrebbe fatto in situazioni normali? Adesso che era mezzo nudo con i capelli umidi tirati in dietro forse però, non era il caso saltargli adddosso.

"P-posso entrare?"

Il corvino annuì e si scostò appoggiando i soldi sul mobile accanto all'entrata.

"Che ci fai qui? Pensavo non volessi suonarmi prima"

La sua voce arrivò bassa e tagliente come quando parla con Namjoon. Tae tentennò un attimo prima di abbassare lo sguardo e rispondere.

"Pensavo non mi avresti aperto, così sono andato al parco"

Il corvino attese a braccia conserte che il suo amico continuasse a parlare. Lo guardava in viso, malgrado gli occhi del castano fossero rivolti a terra.

"H-ho incontrato Namjoon..."
"Cosa ti ha fatto?"

Kook si tirò dritto in piedi e lasciò cadere le braccia lungo i fianchi. Ascoltò attentamente il racconto di Tae, che tra un singhiozzo e l'altro riuscì ad ultimarlo senza tralasciare dettagli. Il castano stava piangendo, con il viso rivolto verso il basso e le maniche della felpa ad asciugare insistenti le lacrime che continuavano ad uscirgli. Venne avvolto in un abbraccio e finalmente si sentì al sicuro: avvolse le braccia attorno al busto del ragazzo e appoggiò il viso contro il suo collo. Il corvino iniziò ad accarezzargli piano i capelli, fin quando non smise di piangere. Lo portò sul divano e lo fece sedere.

"Vado a vestirmi, se suona il fattorino prendi tu mangiare, mh? Arrivo subito"

Detto questo salì ancora le scale, andando a svuotare la vasca e mettersi dei vestiti. Passò dalla camera e prese una felpa anche per il ragazzo notando che la sua fosse sporca di terra, tornando poi da lui. Mentre Tae si cambiava, Kook andò a ritirare il cibo, che nel frattempo era arrivato: lo sistemò tutto sul tavolino in salotto, prese delle bacchette anche per il castano dalla cucina e gliele diede.

"Su, ora mangia e non pensarci"

Per fortuna aveva ordinato abbastanza per sfamare entrambi. Mangiarono in silenzio, Tae a sguardo basso e più piano del solito, Kook invece teneva lo sguardo su di lui la gran parte del tempo e gli accarezzava la gamba assicurandosi non scoppi a piangere di nuovo.

*ᵏᵒᵒᵏ ᵖᵒᵛ*

Noto gli occhi Tae farsi lucidi, istintivamente faccio scorrere la mia mano lungo la sua gamba, facendola finire attorno alla sua vita. Me lo tiro in braccio stringendolo, mentre lui nasconde il viso e inizia a biascicare scuse tra i singhiozzi. Lo cullo, tenendolo avvolto tra le mie braccia.

"Non è colpa tua Tae. Non devi scusarti"
"N-non mi scuso per Namjoon."

Abbasso lo sguardo, lasciando che prenda il tempo che gli serve per continuare.

"M-mi dispiace di essermi comportato così... se ti avessi risposto non sarebbe successo nulla. Sono un disastro"

Sospiro tornando a cullarlo. Non cambierà mai, si sentirà sempre in colpa per le minime cose, anche se non è colpa sua.

"Non devi. Sono io che non ti ho risposto oggi, è colpa mia"

Immediatamente Tae si calma e mi guarda quasi scioccato.

"È così strano che mi scuso?"

Ridacchio appena accarezzandogli la guancia mentre lui annuisce. Non mi accorgo neanche di essermi avvicinato al suo viso fin quando i nostri nasi si toccano. I suoi occhi si abbassano, finendo sulle mie labbra. Sorrido.

"Dove guardi?"

Rialza subito lo sguardo arrossendo e inizia a balbettare scuse arrancate. Sorrido di nuovo e questa volta sono io ad abbassare lo sguardo sulle sue labbra, che ancora si muovono farfugliando scuse. Sospiro e lo bacio. È rigido, ma non si stacca così inizio a muovere piano le labbra sulle sue. Si scioglie portando le mani tra i miei capelli. È un bacio lento e casto, non me lo sarei mai aspettato: tutta questa delicatezza da parte mia è così ambigua, ma non posso fare altro con lui. Questo ed altro per Taehyung.

...

Dopo quel bacio ci siamo messi a ripulire il salotto dai resti della nostra cena, senza dire nulla. Ci siamo messi sul divano a guardare un film come facciamo sempre: io steso di schiena e lui su di me a dormicchiare. Gli sto accarezzando i capelli, mentre lui borbotta qualche parola sconnessa mentre dorme. Il film è finito poco fa, ma non ho voluto svegliarlo come facevo sempre, voglio aspettare che lo faccia lui: ha un viso così rilassato che sembra un bambino; non che da sveglio non lo sembri: gesticola sempre tantissimo quando parla e spesso usa parole come "wosh" "kaboom" "spewm" o robe del genere. Sembra sempre così spensierato che spesso mi chiedo se non lo sia davvero: si gode la sua adolescenza e sembra non essere turbato mai.

"Perché sorridi, Kookie?"

Non mi ero neanche reso conto che si fosse svegliato e si sta strofinando un occhio con il pugno avvolto nella felpa. Adorabile. Scuoto la testa e mi tiro su sollevandolo con me, avvolge le braccia al mio collo e le gambe alla mia vita: tengo le mani strette sotto le sue cosce salendo in camera.

"Kookie... mi baci di nuovo?"

Chiudo la porta alle mie spalle e ridacchio per i suoi modi avvicinandomi al suo orecchio, al quale sussurro

"Baciami tu"

Detto questo mi ritrovo le labbra del castano incollate alle mie. Questa volta mi bacia con più passione e foga, così lascio scivolare le mie mani sul suo fondoschiena. Stringo la presa, facendolo mugolare nella mia bocca. Lo porto sul letto, sul quale lo adagio sovrastandolo. Faccio scorrere le mie mani lungo il suo corpo, mentre le sue si affrettano a sfilarmi la maglia. Mi stacco dal bacio per lasciarlo fare, ma subito dopo lo fermo accarezzandogli il viso.

"Sicuro di volere andare avanti?"

Lo guardo annuire sicuro, con lo sguardo perso nel mio. Sorrido di nuovo ricongiungendo le nostre labbra mentre la mia mano va ad insinuarsi sotto la dua felpa.

[× ᴄʜᴀɴɢᴇs ~ ᴠᴍɪɴᴋᴏᴏᴋ | ᴠᴍɪɴ | ᴠᴋᴏᴏᴋ | ᴊɪᴋᴏᴏᴋ ×]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora