panic attacks

piccola e fragile

passarono mesi,e peggioravo sempre di più,ero sempre nella mia cameretta con gli attacchi di panico,ero in crisi totale,mi chiedevo perché mi stava succedendo,ma una domanda che mi facevo e mi faccio tutt'ora

« perché a me? »

attualmente non ho ancora trovato una risposta,ma mi ricordo che dopo quella giornata a scuola ero terrorizzata di ritornare,ma nonostante tutto ci riprovai,più andavo a scuola e peggio era,sempre il solito loop,tutti i giorni a scuola con gli attacchi di panico,quindi per un po' non tornai più a scuola,più i giorni passavano,e più mi sentivo sbagliata,diversa,mi sentivo diversa perché quando ero a ricreazione mentre tutti gli altri bambini erano a giocare felici e beati,io ero nel mio angolino,da sola sempre esclusa da tutto,perché dicevano che non potevo stare con loro perché ero diversa per i miei problemi,e da li non ci vidi più,continuavo a dire ai miei genitori che ero diversa,ero sbagliata.

ma nonostante questo trovai una persona a me cara che quando avevo  gli attacchi di panico era sempre lì ad aiutarmi,ringrazio al cielo che almeno avevo delle persone che mi volevano bene al mio fianco,dicendomi che dovevo lottare,perché ero una bambina molto forte.

so che alcuni di voi purtroppo siete da soli,senza nessuno che vi può aiutare,e mi dispiace molto per voi,davvero tanto.

dopo altri mesi decisi di andare dalla psicologa,lì avevo 9/10 anni,e mi erano successe tantissime cose oltre gli attacchi di panico che non sto qui a dire perché non voglio entrare nei dettagli.
però avevo molti problemi(non che ora io non li abbia) me devo dire che lì ne avevo talmente tanti che mi uscivano dalla testa.

allora andai dalla psicologa a raccontare quello che mi stava succedendo,e dopo alcune sedute mi sentivo meglio,mi sentivo più leggera. e piano piano grazie all'aiuto di alcune persone ho iniziato a capire e a controllare i miei attacchi di panico.