Toman vs Moebius | Sacrifice

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Mikey pov

La resa dei conti stava per iniziare.

« Facciamola finita in fretta » ringhiò la corvina alla mia destra.

« Andiamo! » urlai io prendendo a correre nella stessa direzione del nemico.

Avere la mia gente a guardarmi le spalle era esaltante.

Ma quei due..

Quei due mi facevano sentire invincibile.

Con quei due al mio fianco sentivo di poter vincere qualsiasi battaglia.

E mentre nella mia testa continuavo a chiedermi come, anche solo la presenza di qualcuno potesse tirar fuori il meglio di me, ci eravamo già buttati nella mischia e ce le stavamo dando di santa ragione.
Nell'esatto momento in cui riuscì a metterne al tappeto un paio con alcuni dei miei calci, vidi il gigante dalla tempia tatuata sfoderare la sua forza colpendo in pieno volto alcuni membri della gang rivale.
Allo stesso modo, a pochi metri da noi, Umi stava abbattendo ogni figlio di puttana che osava anche solo sfiorarla.
Per un istante, mi persi ad osservare i suoi movimenti, il modo in cui era in grado di schivare ogni colpo con una naturalezza che metteva quasi i brividi, la ferocia con cui attaccava le sue prede e la perfidia che le traspariva da quei due rari occhi bicolore.
La sua presenza pareva pressoché spirituale e la sua figura sembrava eterea, quasi inviolabile.
Una creatura ostile e malvagia intrappolata nel corpo candido di una ragazzina.
La mia mente si soffermò addirittura ad analizzare l'evidente analogia tra la corvina e i così detti onryō, veri e propri spiriti vendicativi delle credenze tradizionali giapponesi.
Divinità in grado di uccidere i nemici esercitando vendetta per riparare i torti ricevuti durante il corso della loro vita.

La personificazione di una nemesi da cui difficilmente si riesce a sfuggire.

La differenza fondamentale?

Per quanto ai miei occhi Umi potesse apparire come una magica utopia, lei era autentica ed era proprio qui con me.

Quest'ultima mia riflessione mi provocò un leggero rossore in volto che in breve tempo mi fece ritornare in me.

Stupito di me stesso, portai le mani su entrambe le gote ancora infiammate:

« Mikey! ti sembra forse il momento di sbavare dietro a mia sorella? » mi rimproverò Baji mentre annientava il suo avversario con una testata.

« Non essere ridicolo! » provai a difendermi io, mentre alcuni componenti della Moebius mi si fiondavano contro.

« Chissà come sarebbe averlo come cognato! » lo sentì mormorare tra se e se.

A quella frase, un leggero ghigno mi si presentò in volto:

I fratelli Keisuke saranno la mia costante fonte di distrazione e la mia rovina.

Ma adesso sta a noi due..

Peh-yan.

Takemichi pov

Oramai la situazione sembrava esserci sfuggita di mano, ovunque mi voltassi vedevo gente intenta a malmenarsi, mentre la sfilza di corpi inermi che giaceva sull'asfalto fradicio d'acqua, continuava ad aumentare.
Fortunatamente la Toman era in vantaggio rispetto alla gang rivale, tuttavia non potei ignorare il brutto presentimento che mi gravava sulla schiena e che mi bruciava nello stomaco.
Era vero, avere la Tokyo Manji Gang al completo era più che rassicurante e ogni membro della stessa combatteva senza pietà per proteggerne il nome.

Ma sarebbe stato sufficiente per vincere questa battaglia?

Il trambusto che mi circondava, si placò non appena il giovane boss della Toman prese parola:

Redemption 償還 [Manjiro Sano] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora