Una chiacchierata con Chanyeol

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Alla bella notizia caccio un urletto di felicità che viene soffocato dal bacio di SeHun che mi tiene ancora fra le sue braccia.
Questa volta il nostro bacio è appassionato e va oltre il semplice bacio a stampo che fino a quel momento avevamo usato.
Continuiamo per un po' senza accorgerci più che abbiamo 10 paia di occhi che ci osservano... SeHun mi stringe sempre più forte e il mio cuore batte sempre più veloce saltando qualche battito quà e là.
Gli ormoni sono una brutta storia alla mia età... sarebbe davvero bello essere in una stanza da soli in questo momento.
«Whowho... ragazzi... va bene che siete felici, ma ci siamo qui noi... potreste rallentare un po'?» ci interrompe bruscamente BaekHyun.
«Kai, ora è certo che non hanno bisogno del tuo aiuto per stare bene insieme... ragazzi, prendetevi una camera! Se posso consigliare andrei in quella di BaekHyun e ChanYeol, non so perché ma sembra più grande!» dice Chen ridendo sotto ai baffi.
Suho ha l'espressione di una madre felice per il figlio che finalmente ha trovato la felicità...
SeHun, che mi stava ancora stringendo a sè, alza gli occhi al cielo e poi mi lascia andare prendendomi però la mano.
«Aspetta! Quindi passerò davvero un mese con voi?»
«Eh già!» dice Suho. «Ma prima ci sarebbero delle carte che i tuoi dovrebbero firmare e lo potranno fare domani.»
«OK, appena torno a casa glielo dico.»
«Che facciamo?» chiede Lay impaziente di muoversi un po'.
«beh, io direi che dobbiamo festeggiare Claire, non credete?» dice Xiumin... quando mai lui ha proposto di fare qualcosa?
Decidiamo di prendere da mangiare al McDonald's e di andare a mangiare al parco.
Vedo ChanYeol che continua ad avere il morale a terra, così decido che gli devo parlare, ma prima vado da Suho.
«Suho... posso chiederti una cosa?»
«Certo cara, dimmi pure.» mi risponde sorridendo.
«Sai per caso perché ChanYeol è così giù di morale?» gli chiedo fingendo di non sapere nulla... cioè in realtà vorrei che non fosse vero... mi dispiace davvero ferire le persone.
«Secondo me lo sai già...»
«Si... ma cosa posso fare?»
«Credo che l'unica cosa sia parlarci...» la saggezza di una madre...
«Hai ragione... ma non so come cominciare.»
«In questo non posso aiutarti..»
Ringrazio Suho e alla prima occasione mi avvicino a ChanYeol.
«Ehi! Perché qui solo e in disparte?» gli chiedo con fare allegro.
«Volevo solo godermi il sole caldo e questo bel tempo in pace...»
«Mmmm... no... secondo me c'è qualcos'altro... ne vuoi parlare?» chiedo sempre con fare allegro...
«Veramente no, non ne voglio parlare.» mi risponde lui seccamente.
Dopo quella risposta capisco che non è questo il modo per parlare con lui, così cambio tattica.
«Credo di aver capito di che cosa si tratta... ma vorrei sapere da te ciò che sto pensando, prima di sparare cavolate...»
«Vuoi davvero che te lo dica?»
«Si...»
«Ok, allora vediamo da dove cominciare... Passo giornate tranquille e felici, e nonostante la fatica a causa dei nostri programmi così fitti, cerco di essere felice e sempre attivo per non far preoccupare nessuno dei ragazzi, anche perché anche loro hanno i loro problemi. Va tutto alla perfezione fino a che non incontro te... te che hai quel sorriso così dolce, che ti imbarazzi così facilmente... te che ami le mie orecchie che perfino D.O ha preso in giro all'inizio.
Arrivi tu con la tua allegria che ha travolto tutti compreso me... te che sembri la mia anima gemella... scommetto che la tua filosofia di vita è ''sorridere sempre, comunque e ovunque'' perché non vuoi far preoccupare nessuno e non vuoi dare il peso delle tue preoccupazioni a nessun'altro se non a te stessa.»
Come fa a saperlo? Come fa a sapere esattamente ciò che provo e ciò che penso?
«Sei comparsa tu insomma e subito mi sei piaciuta... ho pensato alla stupida storia delle anime gemelle... mi sono accorto troppo tardi che guardavi SeHun in un modo diverso, che il tuo sorriso per lui è più caldo e più felice... e ho visto anche lui... è felice ora che ci sei tu... prima sorrideva ma erano sorrisi a metà, ora sono pieni di calore e sono gioiosi.
Avete passato un pomeriggio insieme e vi siete confidati... siete così felici che non ho detto nulla. Sono contento che SeHun ha trovato una persona che gli faccia questo effetto, che lo abbia fatto innamorare, ma avrei voluto che non fossi tu. Avrei voluto il tuo sorriso per me... e che quei baci fossero miei.... perché piangi?»
Mi accorgo che sto davvero piangendo... sembro una fontana.
«Scusa... non ne ho il diritto... ma hai detto cose davvero belle. E mi dispiace... mi dispiace davvero, ma non potevo fare altro che stare con lui. Lui è colui che mi ha fatta sentire davvero felice per la prima volta in vita mia... non volevo farti del male... mi dispiace che per essere felice ho fatto infelice un'altra persona, soprattutto se quella persona sei tu, l'happy virus della situazione. Però non potevo fare altro...»
«Lo so... lo sto accettando, ma ci vorrà un po' di tempo...»
Asciugo le lacrime e cerco di riprendermi.
«Sai, quello che hai detto è vero... è tutto vero e per qualche motivo penso che in effetti siamo uguali... siamo due persone che prima di tutto si preoccupano degli altri, si preoccupano di non appesantire nessuno con i nostri problemi... per questo credo che siamo destinati ad essere buoni amici e non a stare insieme.... credo che essendo troppo uguali, non dicendoci i nostri problemi, non confidandoci nulla, prima o poi saremmo finiti per scoppiare...»
«Si, forse hai ragione...»
Io tra le lacrime gli sorrido e lui istintivamente mi abbraccia. Ricambio l'abbraccio appoggiando il viso sulla sua grande spalla.
Gli scendono due lacrime da quel viso così carino e mi stringe più forte.
Vedo SeHun che si alza di scatto e Suho che lo ferma... chiudo gli occhi... scusa SeHun, ma devo risolvere questa cosa.
Dopo qualche minuto ci allontaniamo e mi asciugo le lacrime.
«Sai... questa situazione mi fa venire in mente Boys Over Flowers... lei che ha la sua anima gemella e il suo futuro marito in due persone diverse...»
«E la sua anima gemella alla fine diventa il suo migliore amico...»
Annuisco sorridendo...
«Cercherò di essere un bravo amico... col tempo dimenticherò tutto. Tu devi solo stare bene con SeHun... se avrai bisogno di qualcuno con cui parlare vieni da me e se SeHun ti farà qualcosa che ti ferirà, gli spezzerò le ossa.»
Rido debolmente e lo riabbraccio.
«Dai, andiamo con gli altri!» gli dico alzandomi in piedi e dirigendomi verso i ragazzi che ci hanno spiato per tutta la conversazione cercando di capire che cosa stesse succedendo.
Tornando all'hotel spiego tutto a SeHun e gli chiedo scusa per non avergli detto tutto prima.
«Sei davvero una persona fantastica.» mi dice abbracciandomi forte.
Quel giorno l'appuntamento che avevo con SeHun saltò... non era il caso.
Arrivata a casa però ho festeggiato la mia vittoria con mamma, papà e i miei fratelli che volevano sapere nel dettaglio che cosa sarebbe successo.
Riferisco il fatto che bisogna firmare dei documenti e mamma dice che saremmo andate il giorno seguente.
Vado a dormire felice per aver risolto tutto con ChanYeol e pensando a quanto sarebbe stato fantastico il mese a Seul.
Il mattino chiedo a Suho dove sarei dovuta andare per i documenti e lui mi dice di andare all'hotel.
Così io e mia madre usciamo di casa e la porto all'hotel, di cui ormai sapevo la strada fin troppo bene.
Cosa le dico appena scoprirà che conosco gli EXO ormai da due settimane? Le devo semplicemente dire la verità... mi dispiace averle mentito, ma non potevo fare altro.
Arriviamo all'hotel ed entrate nella hall troviamo subito Suho con il suo manager.
Io lo saluto tranquillamente.
«E' uno degli EXO?»
«Si...»
«Come mai non stai impazzendo urlando e strappandoti i capelli?» mi chiede sorpresa mamma.
Allora ci sediamo e le racconto tutta la storia abbastanza velocemente chiedendole scusa per le bugie.
«Beh... ad ogni modo sono fiera di te... sei uscita dal tuo guscio in questo modo, anche se per farlo mi hai mentito...»
Arriva il momento delle firme e dopo aver letto bene il contratto, mamma firma. Appena finisce le ben 4 firme mi alzo gridando:«Evvai! Ora è ufficiale!»
Nel frattempo era sceso anche SeHun che viene da me e mi abbraccia felice quanto me per la cosa.
«C'è altro che non mi hai detto?»
«Ehm...»
Le racconto anche di me e di SeHun dicendo tutto ciò che ho detto a ChanYeol e a SeHun stesso.
«Sai che sarà doloroso quando il mese finirà, vero?»
«Si... ma meglio così che con il rimorso.»
«Se questo è ciò che pensi allora va bene.»
Il mini-contratto dice che tra due settimane sarei partita insieme agli EXO per andare a Seul, dove avrei trovato una camera tutta per me nel dormitorio.
Passerò un mese a imparare il Coreano, le canzoni e i passi per le coreografie e poi ci sarà il concerto del comeback.
Due giorni dopo il concerto tornerò a casa.
L'ultima parte del contratto è quella che odio, però va beh. Meglio che niente, no?
La mamma prende una copia del contratto firmato e torna a casa lasciando me con i ragazzi.
«Claire... che ne dici di cominciare subito? Così sarà più semplice una volta a Seul.»
«Per me va bene! Purché non sia motivo di scocciatura per voi...»
«No, ti aiutiamo molto volentieri.» mi risponde sorridendo.
«Ragazzi, ve la lascio per le lezioni di canto e Coreano a patto che quelle di ballo le farà con me, e dovrete lasciarle del tempo libero per stare con me, dopotutto è la mia ragazza!»
«Si, non ti preoccupare. Avrete anche del tempo per voi.» risponde Suho ridendo.
BaekHyun e Chen scendono per sapere se il contratto era stato firmato.
«Claire! Andiamo al nostro appuntamento?»
«Va bene!» gli rispondo felice.
«Aspetta! Prima deve fare un saltino dal nostro parrucchiere di fiducia... e poi dal make-up artist!»
«Ok... ma lasciatela intera!»
Il loro parrucchiere di fiducia! Aspetta! Io odio i parrucchieri...
«BaekHyun, ti avverto. Se mi taglia anche solo un capello, il tuo parrucchiere di fiducia o non avrà più le mani o non ci sarà proprio più!»
BaekHyun e Chen si guardano e scoppiano in una fragorosa risata, seguiti da SeHun...
Perché ridono? Uff... mi prendono sempre in giro.
«Ci vediamo tra un po'.» Mi dice SeHun lasciandomi un dolce bacio sulle labbra.
Detto questo i due vocalist con sguardi ambigui, mi portano all'ascensore e saliamo ai piani superiori.

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