Le labbra di Nunzio e Hêmera non smettevano di cercarsi a vicenda, sapevano di alcool e sigarette. Erano arrivati da circa un'oretta a quella festa e tutti, chi più chi meno iniziavano ad andare fuori di testa, tranne e stranamente loro due, seduti su un divanetto, Hêm sulle gambe di Nunzio che a sua volta le stringeva le cosce per tenerla il più saldata a lui possibile, come se temesse che potesse scappare da un momento all'altro. Un po' come lei che stringeva forte i ricci del ragazzo con una mano e con l'altra lo teneva sulla base del collo, gli morse il labbro facendolo staccare "Fa piano" sbottò spostando una delle sue mani e portandola sul labbro, la riccia non rispose, ma si alzò sotto lo sguardo confuso del ragazzo e si lanciò in pista, voltandosi e facendogli segno di seguirla. Così velocemente si alzò portando con se un bicchiere di qualcosa, ma sapeva che doveva rimanere lucido, doveva guidare, quindi lo avrebbero diviso "Stavamo così bene lì" sbuffò il ballerino contrariato sotto lo sguardo divertito della riccia, ben presto si voltò dandogli nuovamente le spalle avvicinandosi a Teresa e ad altre ragazze, così a ritmo di musica iniziò a muovere lentamente il suo sedere da destra a sinistra mandando in tilt il siciliano che la osservava mordendosi le labbra, poi si ricompose ricordandosi ci fossero altri ragazzi e le si avvicinò velocemente, tirandola da un fianco e facendo scontrare la sua schiena con il suo petto. "Hêm" si lamentò "Stavamo così bene seduti" ripeté nuovamente stringendola a lui "Mi annoiavo" si giustificò girandosi verso di lui, levandogli il drink dalle mani per farne un sorso e continuando a muoversi "Girati" la fulminò con lo sguardo mentre lei gli sorrise furbamente prima di scappare dalle sue braccia e tornare a divertirsi con le sue amiche sotto lo sguardo attendo del ballerino che, a braccia incrociate e infastidito, fulminava chiunque la guardasse.
"Era stai facendo impazzire Nunzietto" rise Teresa nel suo orecchio lanciando uno sguardo al suo compagno che fissava in malo modo la sua ragazza "Lo so, un po' se lo merita" rise lei, fermandosi aveva voglia di fumare fuori da quel posto "Vado da lui, mi fanno male i piedi" si lamentò a causa dei tacchi e una volta che le ragazze annuirono si girò verso Nunzio che ormai la teneva d'occhio da un'ora, fece una smorfia di dolore scendendo da un gradino e avvicinandosi al siciliano che la guardava confuso "Che succede?" le domandò appena gli si avvicinò abbastanza da poter notate l'ennesima smorfia di dolore "Mi fanno male" si indicò i piedi "E voglio fumare una sigaretta fuori" continuò al suo orecchio. Così il moro le afferrò la mano mentre nell'altra teneva la piccola borsa della riccia accanto a lui, attraversarono il locale fino ad arrivare alle porte, uscirono e Hêm non perse tempo a togliersi i tacchi, fallendo miseramente poiché non riusciva a stare in equilibrio "Vieni, ti siedi in macchina" la tirò il moro "Devi smetterla di bere così tanto" sbuffò aprendo la portiera e lasciandola sedere per poi chinarsi e levarle lui i tacchi "Grazie amore" gli sorrise finalmente rilassata "E comunque non sono ubriaca" protestò mentre il siciliano alzò gli occhi al cielo "Lo so, ma hai bevuto lo stesso tanto" le ricordò poggiando momentaneamente i tacchi sul cruscotto, sperando che quest'ultimo non si rovinasse. Aspettò che la riccia finisse la sua sigaretta prima di chiederle se volesse rientrare "No, voglio un bacio" allungò le braccia mentre Nunzio si chinò poggiando le sue mani sulle gambe della Hêmera alzandogli leggermente il vestito e stringendo delicatamente, le mani di lei finirono subito tra i suoi capelli, leggermente umidi a causa del caldo, approfondendo il bacio. Il moro si staccò piano "Vado ad avvisare Andrea e Teresa, non so se vogliono tornare" mormorò prima di lasciarla lì, chiudendo ovviamente l'auto con la paura che potesse spuntare qualcuno da un momento all'altro.
Nel mentre il telefono di Nunzio prese a vibrare diverse volte, segno che gli fossero arrivate diverse notifiche, non era da Hêm spiare il telefono del moro, ma quando notò la scritta "Carola❤️" il suo cervello andò in pappa, afferrò quindi l'oggetto velocemente, provando a mettere la solita password di sempre, ma non fu così, riprovò diverse volte, fallendo. Così prese il suo telefono, andando su Instagram e provando ad accedere al profilo IG del siciliano, ma anche in quel caso nulla. Sapeva che quella ragazza l'aveva conosciuta ad Amici, ma i messaggi recitavano tutt'altro che semplice amicizia di cui Nunzio le parlava tanto.
'Ci vediamo presto a casa mia allora 😍'
'Ti aspetto in Sardegna 😍❤️❤️'
Da quando Nunzio doveva andare in Sardegna? Perché non gliene aveva parlato? Cos'era quel 'Ci vediamo a casa mia'? Tutti quei cuori? Hêm sapeva che quasi nessuno sapesse della loro relazione, in quanto lei per prima voleva stare tranquilla, senza essere esposta ai social. A volte amare la propria privacy era più che giusto, spesso odiava terribilmente l'essere al centro dell'attenzione, anche se qualche volta capitava, a differenza di Nunzio, che coglieva sempre l'occasione per farsi notate. In fondo gli opposti si attraggono, no? Sbuffò lanciando il telefono del moro sul sedile del guidatore, che dopo una decina di minuti sblocco l'auto e aprì la portiera "Perché il mio telefono è qui?" chiese confuso "E io che ne so?" finse di niente, sperando che in quei giorni Nunzio le dicesse di quella partenza, sperava davvero con tutto il cuore che glielo dicesse, non avrebbe retto. Il ragazzo lasciò perdere infilandolo nella tasca anteriore per poi mettere in moto l'auto "Si fanno accompagnare dal ragazzo di Tere" la informò "Va bene" si limitò a rispondere sovrappensiero mente Nunzio le lanciò uno sguardo preoccupato."Hêm!" esclamò di colpo facendola sussultare "Che c'è?" domandò tra lo spavento e il curioso "Tu non rispondi, hai fame?" le chiese nuovamente sospirando "Si, ma fa niente, voglio andare a casa" borbottò tornando a fissare il paesaggio, era davvero stanca e le paranoie le alloggiavano in testa "Perché hai cambiato strada?" si voltò di scatto verso il suo ragazzo "Andiamo al Mc" rispose appoggiando la sua mano sulla coscia della ragazza.
"Due crispy mc bacon, uno senza salsa" ordinò al Mc drive "Perfetto, nient'altro?" domandò gentilmente il dipendente. Nunzio si voltò verso Hêmera che aveva già gli occhi dolci, facendo sorridere teneramente il ragazzo "Ed un Mc flurry allo snickers" rispose per poi dirigersi allo sportello a ritirare "Sei una bambina" sorrise osservandola mangiare lentamente il suo panino "Non è vero e poi sono più grande di te" fece il labbruccio che il ragazzo non perse tempo a baciare dolcemente "Si invece, la mia bambina e non ce c'entra nulla" disse per poi lasciarle un paio di baci sulla guancia. Hêm posò il suo panino afferrando il viso del ballerino e dandogli un bacio poco casto per poi staccarsi appena la mano del ragazzo, ancora posta sullo stesso punto, iniziò a stringere. "Ti amo" le disse facendola sorridere leggermente, forse quelle paranoie erano infondate "Ti amo Chéri" disse a sua volta. "Però ti odio perché non finisci mai i panini" sbuffò Nunzio notando che lo avesse messo da parte per mangiare il gelato, lei rise "Il gelato non si batte" disse prima di gustare il primo cucchiaino "Vedi che sei una bimba" le sussurrò all'orecchio prima di lasciarle un bacio sul lobo.
Ci tenevo a precisare che ovviamente non ho nulla contro la nostra Scarol❤️
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Morsi/Nunzio
RandomAmbientata fuori da Amici21. *ATTENZIONE: la storia contiene tematiche delicate, linguaggio volgare, scene di sesso esplicite* #2 in "Nunzio"🥈