8- Mi racconti di lei?

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Era ormai passata la prima settimana da quella sera e per Nunzio sembrava tutto andare a rotoli, aveva le prove per Battiti live e sapere che al suo ritorno, la riccia non sarebbe stata lì ad aspettarlo lo faceva stare terribilmente male. Si malediceva costantemente per averla persa, aveva provato a inviarle messaggi, a parlarle quando uscivano con tutti i loro amici, aveva provato a chiedere al fratello e alla sua ballerina, ma niente smuoveva la riccia "Oh Nunzio, ma hai capito?" la voce di Christian lo risvegliò dai suoi pensieri "No scusa" borbottò sospirando mentre il ballerino di Hip-Hop e Break dance lo guardò stranito, aveva un atteggiamento strano, malinconico che non aveva mai visto su di lui, quasi gli parve un'altra persona "È successo qualcosa?" domandò cauto sedendosi al suo fianco incitandolo a sfogarsi "Ma nulla..." sussurrò non sapendo se effettivamente gli avrebbe fatto bene parlarne "Va bene, quando vuoi son qui" pronunciò tirandogli una pacca sulla spalla e attendendo qualche istante per capire se il riccio volesse aprirsi oppure no, così dopo poco, mentre stava per alzarsi il ballerino di latino americano parlò, costringendolo a risedersi "Ho una ragazza" disse di colpo osservando il vuoto mentre Christian lo guardò confuso. E quindi? Avrebbe voluto dirgli, ma restò in silenzio aspettando che continuasse "Ci sto insieme da due anni, tra un mesetto avremmo dovuto farne tre" continuò facendo sgranare gli occhi al ragazzo al suo fianco, non ne aveva mai parlato, mentre i suoi pensieri finirono subito su Carola, che nell'ultimo periodo ad Amici, si era affezionata tanto al ballerino di latino americano, nonostante lui la vedesse solo ed esclusivamente come un'amica, sapeva che lui sarebbe andato in Sardegna, ma lei era a conoscenza di questa ragazza? La preoccupazione iniziò a salire per lei, come per Hêmera nonostante non la conoscesse e non sapesse nemmeno il suo nome "A lei non piace esporsi" disse come se gli avesse letto nel pensiero, sospirò ancora "Crede che io, dall'uscita di Amici, sia cambiato e dopo vari litigi mi ha chiesto una pausa, mi sento una merda" pronunciò con rammarico e rabbia verso se stesso, davvero tre anni fa aveva lottato per poi lasciarla andare così facilmente?

"Carola lo sa?" andò diritto al punto, quasi come se non gli interessasse di come stesse il riccio "Che c'entra lei?" chiese confuso spostando finalmente il suo sguardo sul moro accanto a lui "Forse perché so che devi andare da lei?" alzò un sopracciglio come se fosse scontato, per poi sgranare gli occhi vedendolo scuotere la testa in segno di negazione "Non so se ci andrò, è una situazione delicata, e sono preoccupato" si portò poi le mani sul viso, abbattuto, così Christian riportò l'attenzione su di lui "Quindi ti ha chiesto una pausa perché non sei più tu?" chiese molto confuso ritornando sul motivo principale della conversazione "Si, ma questo deriva anche dal fatto che sono stato stronzo con lei nelle ultime settimane" confermò "Mi racconti di lei?" chiese Christian dolcemente, e Nunzio lo ringraziò con lo sguardo, nonostante non avessero iniziato col piede giusto, si era dimostrato poi uno dei suoi amici più cari e vederlo chiedergli di sfogarsi, quando nessuno lo aveva fatto, lo faceva sentire meglio, come se finalmente fosse possibile anche per lui stare male "Si chiama Hêmera, ha due anni in più di me, te la faccio vedere" disse estraendo il cellulare dalla tasca e sbloccandolo aprì l'app della galleria e dopo aver cercato la cartella con il nome della ragazza, iniziò a mostrare varie foto di quest'ultima. Bassina, occhi verdi, capelli ricci e mori, sorriso smagliante accompagnato da una sola fossetta sulla guancia sinistra "Sembra più piccola e a primo impatto così, estremamente dolce" commentò Christian e Nunzio annuì "Ma se la fai incazzare è tutt'altro che estremamente dolce" scherzò lui stesso provando a sdrammatizzare quello che aveva detto precedentemente "E bravo a Nunzietto" lo prese in giro stando al gioco e tirandogli dei pizzicotti "Christian fai il bravo, fai" disse con il suo accento siciliano, provando a deviare la mano del più piccolo, fallendo "Ragazzi andiamo" una voce da lontano li richiamò, così durante il tragitto Christian e Nunzio continuarono a ridere e a scherzare, soprattutto il primo che ormai aveva trovato il suo equilibrio nel rapporto con il siciliano, che a sua volta ormai, se lo portava ovunque.

Hêmera sbadigliò per l'ennesima volta mente versava l'ennesimo caffè aspettando che gli arrivasse qualche ordine, ma essendo a malapena le diciassette e mezza non c'era ancora nessuno ad ordinare drink, a differenza di Fabio che era indaffarato a fare cinque caffè "Hêmy tutto bene?" gli chiese dopo aver finito mentre Alessia andava a servirli, così che il ragazzo rivolgesse a lei tutta la sua attenzione, la vedeva strana in quei giorni, parecchio ma aveva atteso che fosse lei a parlare e non essendo andata così, provò a capire meglio il suo stato d'animo "Alla grande" mormorò buttando giù quel liquido marrone per fare una smorfia di disgusto, aveva dimenticato lo zucchero, Fabio scosse la testa ma non disse nient'altro "Sta sera, siccome finiamo all'una e mezza, ti va di andare ad una festa? Poi ti riaccompagno io a casa" la invitò a passare con lui una serata di svago dopo il lavoro "Dove?" chiese interessata, aveva voglia di divertirsi, di sentirsi spensierata, ma non con le solite persone e quindi perché non farlo con Fabio? D'altronde non erano altro che colleghi, farsi nuovi amici non era di certo un reato "Alla discoteca a due isolati da qui, quella all'angolo" provò a spiegargli dove fosse, facendola annuire, segno che avesse compreso "Va bene" pronunciò quasi stupendolo, le sorrise dolcemente avvicinandosi e lasciandole un bacio sulla tempia "Però voglio cambiarmi" lo avvertì e il ragazzo annuì sorridendo ampliamente, contento che la ragazza avesse accettato. Hêm nonostante ciò non si sentiva totalmente felice di quella sua stessa scelta, come se mancasse qualcosa, ma d'altronde qualcosa, o meglio qualcuno, mancava da una settimana e nonostante lui le avesse provate tutte, non voleva cedere così facilmente al siciliano per cui andava fuori di testa. Le mancava assaporare le sue labbra, ricevere continui morsi sul collo, sulla guancia, sulle braccia, le mancava lui e la sua immancabile spavalderia, la sua impulsività, il suo profumo, i suoi occhi su di lei. Le mancava eppure non riusciva ad accettare come le cose fossero andate. Davvero tra di loro non c'era più nulla? Scosse la testa scacciando via quei pensieri, non doveva cedere a quella che, per lei, era diventata una totale dipendenza, si dipendeva da lui e fu lo sbaglio più bello di sempre. Mise su un finto sorriso e iniziò ad accogliere i pochi clienti che si sedevano al bancone, pronta a preparare tutto ciò che le veniva richiesto.

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