Erano le otto, entrammo nella nostra classe, una piccola aula con una ventina di banchi disposti a coppie e piena di cartelloni con foto di gite, progetti e altre attività.Ci sedemmo ai nostri banchi, poi la prof di grammatica cominciò a spiegare la lezione.
Mi piaceva l'analisi logica, ma preferivo le materie scientifiche, in particolare biologia, ovviamente.Ero completamente immersa nei miei pensieri: stavo pensando alla borsa di studio.
Giusto, probabilmente la daranno a qualcun altro, sicuramente non a me.
Ad un tratto qualcosa mi fece sobbalzare e ritornai con i piedi per terra. È solo la prof che mi invitava a correggere un esercizio alla lavagna.
Accidenti, che spavento! Tiro un sospiro di sollievo ed eseguo il compito richiesto.
Finalmente tornai al posto e la campanella suonò.Così cominciammo francese, quella materia non mi piaceva per niente!
Riguardai gli esercizi sugli articoli indeterminativi quando qualcuno mi chiamò: mi girai e vidi Marco.
《Ehi, avresti una penna nera in più? Quella mi uccide - disse indicando la prof che stava arrivando- se uso quella blu!》
Mi dovetti tappare la bocca con una mano per non scoppiare dal ridere guardando l'espressione che aveva assunto!
Estrassi dall'astuccio una penna e gliela diedi.
《Grazie mille. Sai, gira voce che i prof vogliano darti una borsa di studio! Ne sai qualcosa?》
Il mio cuore cominciò a battere all'impazzata: davvero volevano darmi una borsa di studio?!
《Saranno solo voci.》dissi concentrandomi sugli appunti da prendere.
Anche la lezione di francese finì, così ci recammo in cortile per la "ricreazione".
Anche le altre ore passarono... fino alle 13.30, le aspettate e tanto attese 13.30!
Mentre mi recavo fuori dal grande atrio, Ginny e Eleonora si avvicinarono a me con aria un po' tesa.
《Rebecca, la prof di letteratura ti vuole parlare.》
《Cosa è successo?》cominciavo ad agitarmi.
《Non lo so ma non sembrava arrabbiata, credo. Ma ora vai, ti sta aspettando!》
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Percorsi il corridoio per andare in sala insegnanti.
Mi sembrava lunghissimo e io continuavo a camminare, a camminare e a camminare...
《Rebecca! Eccoti, finalmente!》mi chiamò la prof.
Entrai nell'ufficio e le chiesi
《Mi voleva?》《Sì, Rebecca. Vedi... abbiamo notato la tua bravura in scienze, in particolare biologia. Così... abbiamo deciso di assegnarti una borsa di studio》
Non sapevo cosa dire. Ero lì, davanti ai professori con la bocca spalancata.
"Calmati Rebecca, sei davanti ai prof, continua a comportarti normalmente.
!"Ringraziai gli insegnanti e uscii dall'ufficio.
La prima cosa che feci è stata saltare di gioia, mi fiondai nel cortile dalle mie amiche e mi misi a gridare dalla felicità!
Anche Ginny e Ele erano contente per me, anche se un po' gelose ma anche tristi all'idea che non mi avrebbero visto per un po'.
《Ma ora leggici dove andrai! Forza Rebby!》
《E va bene, c'è scritto...》
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L'Università degli animali
FantasyRebecca è una ragazza come tutte le altre, timida e riservata e si fida solo delle sue amiche del cuore, Eleonora e Ginevra. Ma un giorno, un evento inaspettato cambierà del tutto la sua vita...