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~Hinata~
"Che cosa è successo...?" Chiedo titubante, ancora in piedi, a camminare avanti e indietro per la stanza.
"Non lo so... Tra poco dovrebbe chiamarmi la madre di Kageyama, e dirmi che cosa sta effettivamente succedendo..." Ho tutti gli occhi addosso, mentre non riesco a smettere di muovermi avanti e indietro per questa stanzina
"Hinata, non è meglio che ti siedi?" Mi chiede Tsukishima. Guardandolo, è messo male anche lui. Mi siedo anche io, tra lui e Suga.
"Magari alla fine non è successo niente di irrimediabile..." Prova a tranquillizzarmi Suga. Oikawa è seduto davanti a me, a guardarsi le mani. dopo un po' di tempo in religioso silenzio, il telefono di Suga comincia a squillare.
"Si, mi dica signora Kageyama..." Tutti stavamo trattenendo il respiro, in ansia di sapere che cosa era successo a Kageyama.
"Oh... Capisco...Si, certo... Si, c'è anche lui... Certo, siamo tutti insieme, ora li avverto... La ringrazio di avermi avvisato, grazie mille. Le siamo vicini signora." Dopo ciò Suga chiuse la chiamata e ci guardò uno ad uno.
"Kageyama è in coma, ha picchiato la testa tentando di suicidarsi buttandosi da un palazzo. Fortunatamente non è a rischio, quindi c'è la possibilità che si risvegli. La madre voleva andare a vedere come stava, e mi ha chiesto se possiamo andare a curare la piccola Aiko mentre lei va in ospedale. Quando torna possiamo andare noi."
~Narratore~
Tutti in quella stanza, dopo le parole di Suga, tirarono un sospiro di sollievo nel sapere che Kageyama non era morto. Tutti tranne Hinata, che si incolpava per cio che stava succedendo al corvino.
"Hinata, va tutto bene... Kageyama si sveglierà, è un ragazzo forte" Suga provò a tranquillizzare il più piccolo, e in un certo senso ci riuscì. Una volta a casa del corvino, a Hinata tornarono in mente tanti di quei ricordi che dovette fermarsi un momento sulla porta a prendere fiato, per riuscire ad entrare. Appena entrati, videro la piccola Aiko giocare con le sue bambole, e la madre che si stava preparando per uscire.
"Grazie ragazzi che tenete d'occhio Aiko. Tesoro mi raccomando, ascolta quello che ti dicono. fai la brava bambina, ok?"
"Ok mamma" Rispose la bambina, alzando lo sguardo sulla madre e sorridendole. La signora Kageyama uscì di casa, e i ragazzi si sedettero un po' sparsi per il salotto. Hinata si mise affianco ad Aiko.
"Hey piccola..." La salutò
"Ciao. Kageyama stava male... Sono due giorni che non torna a casa, e adesso arrivi tu... Gli è successo qualcosa?" Per essere una bimba di 5 anni, è molto perspicace.
"Non gli è successo niente di brutto, stai tranquilla. Il tuo fratellone tornerà a casa." Le rispose Suga, che sembrava quello più tranquillo.

~Hinata~
Dopo un'oretta la madre di Kageyama tornò a casa, lasciandoci andare in ospedale. Appena arrivati saliamo le scale fino alla sua stanza, per poi entrare uno alla volta. Per ultimo entro io, e quando sono dentro, mi sento mancare. Tobio, il mio Tobio, collegato a mille macchinari, con decine di tubi che gli perforano le braccia e la maschera per farlo respirare correttamente.
Tobio... Che cosa ti ho fatto...
Cinque minuti dopo, esco dalla stanza. Sarà una lunga nottata...

--1 settimana dopo--

~Oikawa~
Sto accompagnando Hinata in ospedale per visitare Kageyama.
"Sicuro di voler entrare da solo?"
"Si... Voglio parlargli un momento, se vuoi puoi aspettarmi in macchina" Dice per poi entrare.

~Hinata~
Appena entro mi siedo a fianco di Kageyama su una seggiola.
"Hey... Scusa di averti fatto finire quì... Ho sbagliato ad andarmene... Mi dispiace averti fatto soffrire... Non meriti tutto questo... Scusa..." Dico mentre lacrima calde cominciano a rigare le mie guance. Dopo un quarto d'ora esco dalla stanza e vado verso l'uscita. Ho chiesto a Kenma e Kuroo se mi ospitavano, mi farò portare da loro da Oikawa e poi lo lascerò tornare in Italia. Ho già avvertito del fatto che non seguirò le lezioni là, ma che ritornavo quì. Avevamo fatto anche l'incontro con la squadra, e quando hanno scoperto questo mi hanno fatto sentire la loro vicinanza, senza neanche il bisogno di parlare... Tutti hanno visto che stavo male e che non ero felice, e tutti mi avevano chiesto che cosa era successo. Quando hanno saputo il motivo del mio ritorno in Giappone, Micky mi ha promesso che verrà a trovarmi, e che terrà un letto libero e sempre pronto per me, nel caso volessi tornare in Italia per un po'. ho apprezzato molto l'ospitalità in Italia, ma ora sento il bisogno di restare quì... Devo parlare a Tobio, a qualsiasi costo.
"Oikawa, puoi portarmi a Tokyo? Devi già andare a Tokyo per tornare in Italia, io resto quì... Vado da Kuroo e Kenma..." gli dico entrando in macchina.
"Va bene. Hai già avvisato?" Mi chiede mentre partiamo
"Si... Micky mi ha detto che quando vorrò posso andare a trovarlo. Che terrà sempre un letto pronto per me e Tobio. Ho apprezzato molto ciò che avete fatto per me, in soli due giorni. Ringrazia tutti da parte mia. Tornerò a trovarvi, lo prometto." Dico perso nei miei pensieri. Una volta arrivati davanti a casa Di Kuroo e Kenma scendo dall'auto e, con l'aiuto di Oikawa, portiamo le mie valigie in casa.
"Hey Hinata" Kenma mi saluta dal divano.
"Hey Kenma." Saluto io, già stanco di tutto questo.
"È tardi, vai a riposarti. Ci vediamo domattina" Mi dice spegnendo la sua PSP e avviandosi anche lui verso la sua camera.
"Grazie Kenma..." Dico andandomi a sdraiare anche io. Sarà dura, ma devo farcela per lui...

Perderti senza sapere quando || Kagehina ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora