You really think I'm a threat?

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La verità era che Harry stava molto meglio senza Louis, aveva la testa libera dai pensieri, certo era più frustrato sessualmente, ma era molto più concentrato.

Ovviamente se gli capitava di immaginarlo ogni notte su di lui, e ogni mattina col viso spalmato sul suo petto allenato, era pura fantasia, era tutto un progetto che gli avrebbe permesso di fare a meno di Louis.

D'altra parte, il maggiore continuava a usare Noah, e dopo un po', sperò anche di riuscire a provare qualcosa per lui. Sarebbe stato più facile, il loro fidanzamento avrebbe messo a tacere entrambe le famiglie, la famiglia di Louis non l'avrebbe riempito di domande, e quella di Noah, sarebbe stata più tranquilla.

Ovviamente Louis non avrebbe mai sposato Noah, anche se era molto scettico sull'amore e cazzate varie, Louis per un certo senso ci credeva ancora. Aveva detto di non sopportare il matrimonio, ed era vero, questo perché fin da piccolo aveva capito che i suoi genitori non si erano sposati per amore.

All'inizio si capiva, era plausibile, non dormivano nemmeno assieme, poi però col tempo, Mark e Jay si erano conosciuti, e amati in seguito. Un fastidioso e sdolcinato cliché, ecco perché lui li odiava, odiava i matrimoni combinati e senza amore.

Doveva ammetterlo, ciò che gli fece abbassare la credibilità fu la corsa di Harry dal suo matrimonio, non si era azzardato ad affermare ad alta voce una cosa del genere, perché sapeva che all'ombra di due anni, quella storia, era ancora una ferita che Harry non aveva rimarginato per vigliaccheria.

Uno dei motivi per cui Louis non voleva legarsi sentimentalmente a una persona è l'amore stesso, c'è qualcosa che è più preoccupante dell'essere innamorato, essere piegato dall'amore, e Louis non poteva permetterselo, sopratutto quando la sua corazza non era stata ancora scalfita.

O almeno così pensava, ma Louis era un tipo intelligente, riflessivo, e capì presto che cercando Rigel ogni notte, lasciando Noah da solo e nudo in camera da letto, Harry inconsapevolmente aveva rotto una barriera.

«Lou tesoro! Hai detto ai tuoi dipendenti della competizione annuale nel bosco?» domandò Noah appena scese dall'auto sportiva di Louis

Il maggiore non gli degnò uno sguardo, entrarono mano nella mano, come se fosse un copione «ciao dipendenti!» urlò il ragazzo in questione, Lottie si girò verso Gemma e non solo alzò gli occhi al cielo, ma le mimò con la bocca e le dita il simbolo del vomito

Gemma ridacchiò indispettita «tu! Cos'hai da ridere?»

«mi scusi, non si può ridere?» chiese educatamente la ragazza, facendo un passo in avanti, i suoi occhi verdi erano fiammeggianti, e non solo perché Harry le aveva raccontato tutto, ed era incazzata, ma anche perché odiava Noah, d'altra parte come tutti i dipendenti di Louis «lou tesoro! Permetti di parlarmi così?!»

«Noah» sbuffò infastidito «ha solo riso, non credo che dovremo piangerci addosso no?!» la ragazza sorrise vittoriosa «tu, Gemma! Nel mio ufficio! Noah fa' tu l'annuncio» le disse prima di sparire proprio in esso, la ragazza dagli occhi verdi sbuffò, perché era consapevole che non poteva rispondere in quel modo

«prima di tutto buongiorno a tutti!» esclamò lui

«volevo dirvi che io e il mio caro loulou, parteciperemo alla competizione nel bosco, pagheremo una quota, e andrà tutto in beneficienza! Ovviamente la nostra compagnia deve vincere! Potete invitare chi volete, amici e parenti. Più siamo meglio è!» sorrise

Dopo la finta strigliata di Louis, questa doveva sembrare agli occhi di Noah, finirono per ridere a crepapelle, con un bicchiere di vino, in pieno giorno «non potrei bere Louis, sto lavorando, il mio capo si arrabbierebbe!» ridacchiò «beh il tuo capo dice che ti stai stressando troppo!» sospirò vedendo che ai lati della bocca di Gemma, si formavano delle fossette adorabili, come quelle di suo fratello

I beg you Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora