L'infinito...
L'Infinito è un'avventura della mente. L'uomo cerca l'infinito per evadere dalla realtà, per evadere dal dolore oppure dalla felicità stessa. Per uscire anche solo per un attimo dalla realtà e concentrarsi su un'altra dimensione apparentemente diversa. L'uomo però, è sopra un colle e c'è una siepe che gli impedisce di vedere oltre. Ma è proprio quest'ostacolo a permettergli di immaginare cosa c'è aldilà. Secondo un filosofo tanto amato nella letteratura, il concetto dell'infinito sta nell'immaginazione. Nell'immaginazione di pensare a cosa ci fosse dietro l'aldilà, cosa ci fosse dopo la morte; se saremo vivi, se ci muteremo, se saremo stelle, o se semplicemente saremmo una nuvola dispersa nell'aria che guarda ancora il suo passato in attesa di accedere all'altro mondo attraverso un ricordo. L'infinito di cui parla Leopardi, è temporale e spaziale e viene evocato tramite il limite fisico che lo porta da una dimensione fisica e sensoriale ad una "metafisica". I sensi, in questo caso la vista e l'udito, conducono alla intuizione di qualcosa che è al di là.
L'infinito è tutto ciò che c'è oltre l'ultimo orizzonte, sono gli interminati spazi immaginati oltre la siepe; ma l'infinito è anche il luogo del non rumore, dei sovrumani silenzi, luogo dove regna una profondissima quiete, dove l'uomo non soffre più per le inquietudini e i problemi legati al mondo reale.E questo non lo pensava solo Leopardi...
Alex se avrebbe dovuto rispondere alla domanda "Hai paura della morte?" Lui avrebbe risposto negativamente. Provava angoscia al pensarlo è vero, però non era spaventato da essa perché lui si soffermava sul modo dell'infinito di Leopardi. Non aveva paura se dopo la morte ci potesse essere quell'infinito; un luogo silenzioso, calmo e quiete, proprio come piaceva a lui. Sarebbe stato il suo posto ideale, non avrebbe più sofferto e non si sarebbe più dovuto preoccupare del passato o delle paranoie del presente.
Sarebbe stato... felice.
Durante i suoi momenti di crisi ci ha ripensato al concetto dell'infinito. Ci ha pensato e ripensato più volte e gli si infrangeva nella mente sempre lo stesso pensiero. Qello di verificare cosa realmente ci fosse dietro alla morte.
Se sarebbe stato come lui lo immaginava allora non avrebbe perso tempo a buttarsi giù da un ponte. Però purtroppo è la sua teoria, è quella di Leopardi, non si sa cosa ci sia dopo la morte né tanto meno dopo l'infinito,
possiamo solo fare supposizioni ma per scoprirlo bisogna solo vivere il presente e aspettare il futuro.Questo pensava Alex, sdraiato sul letto della sua stessa camera da letto a guardare il soffitto. Pensava o al passato o al futuro, non si sapeva godere il presente e quello che in quegli attimi gli stava succedendo. Come l'uscita con il ragazzo dell'areoporto, sdraiati sotto le stelle a parlare e a farsi una dichiarazione sul bene che provano stando uno in compagnia dell'altro. Non sé l'era goduto abbastanza perché pensava al futuro, pensava a cosa sarebbe successo l'indomani e a come avrebbe dovuto comportarsi. Poi però, in quegli occhi aveva visto una scintilla appropriarsi delle iridi scure del ragazzo lametino, e successivamente diventare ancora più chiare. Poi sul viso del ragazzo lametino si formò un bellissimo sorriso compreso di denti e da lì Alex si perse letteralmente, ammirando quel viso così bambinesco e per la prima volta si accorse anche di una cosa...
Quel ragazzo ha gli occhi che ridono...
Ripensando a ciò, subito gli venne da sorridere spontaneamente. E più si accorse di quante volte aveva sorriso ripensando a quel ragazzo in quel periodo, più una parte della sua mente gli comunicava che si stesse affezionando un po' troppo a quel ragazzo e di provare dei certi sentimenti verso di lui. Quella parte però, Alex ancora non era intenzionato ad ascoltarla. Sebbene lui sapeva di essere bisessuale, anche se era ignaro a tutti, -date le due relazioni con due ragazzi in passato e altre tre relazione con delle ragazze- lui non era pronto e non voleva più provare sentimenti verso qualcuno, e quel qualcuno era Luigi. E poi non era decisamente quello il momento a cui pensare ad una nuova relazione, certo, forse poteva portare bene e serenità dentro di lui, però d'altra parte in quel periodo sono successe troppe cose affrettate; aveva lasciato la sua ragazza, aveva mille impegni per via della scuola di canto, poi c'era Luca e il suo passato riguardante anche il napoletano, infine c'era Luigi che era stato come una boccata d'aria fresca che gli si risiedeva sul viso dopo una lunga passeggiata nel deserto. Come se fosse risalito in superficie dopo essere stato per tutto il tempo in apnea negli abissi più scuri e letali. Luigi si era intromesso nella sua vita da meno di un mese e già lo aveva fatto uscire fuori di testa, in tutti i sensi.
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Basti tu a farmi sorridere //Aligi Stryse//
Ficção AdolescenteConflitti e problemi del passato sono ancora dietro l'angolo, Alex e Luigi si ritroveranno a dover capire chi siano veramente senza che il passato li anneghi. «Credo di aver trovato la mia persona attraverso un sorriso» «Ed io credo di aver trovato...