L'autunno...
Una stagione per lo più affascinante da scoprire. Presenta un clima freddo e ventilato ma i colori sono caldi e sinuosi, una contrazione quasi perfetta oserei dire.
Le foglie calde che cadon leggere sul suolo freddo formando una distesa immensa rendendo caldo il cemento grigio, il cielo cosparso di nuvole di diverse dimensioni e forme come anche di tanti colori contrastanti tra di loro, dalla più bianca alla più nera, la poca brina leggera che cade sui rami degli alberi facendogli provare una forma di brivido gelido..
Ed Alex pensò proprio questo, nel bel mezzo di un bosco con i rami e le foglie degli alberi maestri che coprivano i lati del sentiero su cui lui stava camminando.
Tutto intorno a lui presentava un miscuglio di colori a partire dal rosso intenso fino al giallo più ocra. Quella passeggiata era forse la cosa più rilassante che il comasco potesse fare di un sabato mattina, per smaltire la tensione e l'ansia che avrebbe dovuto affrontare quello stesso giorno.
Sabato 24 settembre, proprio il comasco avrebbe dovuto sostenere una sfida interpretazione e di pura melodia contro un allievo di una squadra differente alla sua. Ad Alex premeva un po' questo, non aveva paura, non aveva terrore, aveva solo poca fiducia. Il fatto che secondo lui nella maggior parte non avrebbe mai vinto, oppure il fatto che se sarebbe stato sconfitto, avrebbe deluso la sua professoressa, i suoi compagni, la sua migliore amica, e... Luigi.
Quello che avrebbe dovuto tifare per la sua squadra, per il suo migliore amico e che dovrebbe essere felice di una possibile vittoria, ma invece no. Non avrebbe tifato la sua squadra o il suo migliore amico, no, avrebbe tifato lui, quello che ormai si poteva definire suo partner, il suo fidanzato.
E il solo pensiero che proprio quel ragazzo fosse diventato il suo fidanzato era una cosa parecchio innovativa e assurda per il comasco che fino a poco tempo fa era sicuro ad una cifra sopra il cento, che sarebbe rimasto da solo per i prossimi anni della sua giovinezza.
Sorrise involontariamente ripensando al calabrese, alla sua figura, ai suoi occhi, labbra, guance, capelli e quel magnifico sorriso che gli si formava ad ogni tirata di labbra. E forse, anzi, quasi sicuramente, ne era ossessionato.
«Feliciotto eh?» disse dal nulla una voce molto riconosciuta dal comasco.
Alex sorrise e guardò la figura accanto a sé che ormai prendeva posto in ogni suo dilemma sentimentale e critico. E poi quegli occhi verdognoli erano difficili da resistere.
«Tu sempre qui eh?»
Esclamò divertito il comasco.
«Ehy! Non eri tu quello che mi voleva sempre accanto?»
Alex sorrise divertito abbassando la testa rendendosi conto di essere dalla parte del torto.
«Certo, e ti vorrò sempre»
Sorrise al maggiore e quest'ultimo sorrise a sua volta più che addolcito.
«Beh? Stato sentimentale?»
«Non più single..» sorrise il minore mordendosi il labbro divertito.
Riki lo guardò e spalancò leggermente gli occhi stupito e allibito.
«VI SIETE MESSI ASSIEME?»
Esclamò incredulo il ragazzo dagli occhi verdi e il comasco rise divertito e parecchio imbarazzato annuendo.
«A quanto pare..» sorrise divertito il comasco.
«AIUTO DIO MIO, IO LO SAPEVO! LO SAPEVO, LO SAPEVO, LO SAPEVO»
«Sempre sto fatto del sapere tutto.. ma cosa sapevi che se non te l'avessi detto io potevi rimanere col dubbio a vita!»
Esclamò il ragazzo comasco divertito e frustrato al tempo stesso.
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Basti tu a farmi sorridere //Aligi Stryse//
Novela JuvenilConflitti e problemi del passato sono ancora dietro l'angolo, Alex e Luigi si ritroveranno a dover capire chi siano veramente senza che il passato li anneghi. «Credo di aver trovato la mia persona attraverso un sorriso» «Ed io credo di aver trovato...