Capitolo I : La Magia dei Fondatori

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Era una bellissima serata per il Magic Party nella Camera dei Segreti, Salazar era entusiasta, aveva lavorato sodo per organizzare la migliore festa mai vista, ma mancavano ancora dei dettagli, corse su per lo scarico del cesso, e nella sua tonaca color Basilisco, entrò nelle cucine ed esclamò:

"Allora Tosca! Ci vuole ancora molto per la Cocaina tagliata con Merda di Nargilli?" "Ci sono quasi, sarà pronta in tempo per la festa!" Disse lei sventolando un mattarello davanti al naso di Salazar, "Ottimo, spero sia vero, anche perché è il clou della serata."

Allora Salazar tornò nella Camera dei Segreti, e ammirò la sua opera, sontuosi striscioni appesi al soffitto, giganteschi Boa piumati al collo delle statue di serpente come delle sciarpe, luci al neon che si riflettevano nelle vasche d'acqua, eleganti privè ricavati nei cunicoli fognari.

Il momento era arrivato, era mezzanotte spaccata, la Camera era stipata di studenti e insegnanti, Salazar salì sul palco ricavato nella sua statua, sibilò l'incanto Sonorus e iniziò il discorso:

"Benvenuti a tutti! come sapete questo è uno dei Party annuali migliori, spero che anche quest'anno vi possiate divertire tutti, soprattutto senza i Grifondoro, che come il loro affascinante ma musone e omofobo Fondatore, che più di una volta ha rifiutato le mie avances, odiano il divertimento." Nella sala si levò un grido di assenso "Detto questo, che inizino le danze!"

Nella Camera scesero le tenebre, del fumo inondò la sala, un raggio di luce stroboscopica verde e argento provenì dalla statua e Priscilla Corvonero iniziò a pompare nelle casse la musica, dal suo diadema partivano all'impazzata fasci di luce quasi accecanti, la folla urlava, saltava e ballava come una Balbettante Bambocciona Banda di Babbuini, in un angolo Tosca Tassorosso insieme da alcuni fidati studenti spacciava la droga, nei cunicoli la gente si appartava e mostrava le "Bacchette" e le "Coppe della Casa"... insomma una festa fantastica!

Per Sal il risveglio fu duro, come duro era qualcosa di Grifondoro che stava sognando, si alzò dal letto con la veste strappata, indossò un abito, evitò la pozza di vomito che si era lasciato alle spalle poche ore prima, salì le scale e si diresse verso la Sala Grande, mentre camminava vide parecchi studenti collassati a terra, vide un piccolo gruppetto che ancora faceva sconcerie e pochi volenterosi che si trascinavano come degli stracci per i corridoi, evidentemente ancora in botta dall'ottima preparazione di Tosca.

Stava per entrare nella sala per fare colazione, quando alle sue spalle sentì una seducente voce che lo chiamava

"Salazar! Che cazzo ti dice il cervello!" "Buongiorno anche a te Godric caro, comunque ti assicuro che non vuoi sapere davvero cosa mi passa per la testa." Rispose Sal con un sorriso malizioso e un occhiolino

"No! Io sono serio! Non puoi drogare e rimbambire gli studenti in questo modo." "Uff sei solo invidioso che non ti ho invitato, eppure in passato ti ho chiamato spesso a entrare nelle mie stanze, ma purtroppo hai sempre rifiutato."

A queste parole Godric divenne rosso dalla rabbia, allora Salazar gli mise una mano sul braccio e disse: "Come sei carino rosso così Grify, fa proprio pandan con la tua divisa."

Si girò ridendo, battè il cinque agli studenti che avevano assistito ed entrò nella Sala Grande.

Nel pomeriggio Godric tentò per svariate ore di risolvere un semplice indovinello per accedere alle stanze di Priscilla per discutere dell'increscioso comportamento del Fondatore di Serpeverde, finalmente Priscilla decise di uscire dalle sue stanze e trovò Godric in lacrime accasciato al muro

"Oh Godric cosa ci fai qui?" "Grazie a dio Priscilla sei uscita! Con questo difficilissimo indovinello non sarei mai potuto entrare." "Poverino." esclamò lei "Dopotutto fra le tue varie qualità, non spicca di certo l'intelligenza, a proposito, avevi bisogno?" "Si avevo bisogno, volevo discutere con te del terribile comportamento di Salazar, ti pare giusto che lui faccia tutte queste follie e non contento si prende gioco anche di me: la voce della ragione e della serietà, facendomi squallide avences e allusioni davanti a tutti, come se io potessi mai essere come lui, di quella sponda!" Disse disgustato

"Non cominciare con le tueboiate omofobe! Sei solo un criticone e bigotto, ha proprio ragione Sal, nonhai un minimo di senso humor e senso del divertimento, per colpa tua si èdovuto comprare un basilisco, perché tu gli hai negato il tuo serpentone, inrealtà io non capisco proprio cosa ci trovi lui in te, sei solo belloccio enulla di più, adesso esci dalle mie stanze che ho da fare e non tornare più adisturbarmi." Fece una breve pausa ed emise una risatina e aggiunse "Dopotutto, come potresti, non riescinemmeno a risolvere l'indovinello per entrare." Disse poi chiudendosi laporta alle spalle.

La "Vera" Magia attraverso i SecoliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora