rosso

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Rosso come le cose che mi fai provare

Un nuovo bagliore irradiò quel luogo e questa volta era totalmente diverso...

Un rosso vivido si estese tutto intorno a Tomura che fu costretto anche a portarsi una mano sugli occhi per non rimanere accecato...

Finché quel colore non rimase solo ed unicamente a splendere nei rubini del ragazzo, adesso di fronte a lui...

Vista alla quale, una fragorosa risata lasciò la gola del maggiore mentre con una mano si manteneva la testa ormai dolorante...

T: "hahah... Certo che... Hahah... È incredibile come anche da morto le uniche persone che io riesca ad incontrare sono coloro che più ho odiato nella vita...hahaha... Andiamo... Mi mancavi solo tu... Fatti avanti... Colpiscimi, pestami, uccidimi di nuovo, ne hai tutto il diritto dopo quello che ti ho fatto passare in vita...katsuki Bakugou..."

Il biondino avanzò verso il maggiore con lo sguardo truce facendo schioccare la lingua sul palato, per poi fermarsi a pochi passi di distanza...

K: "sai... Sei un pezzo di merda..."

T: "ooooh hai ragione... Hai tutto il diritto di chiamarmi così, forza, sarai tu ad accompagnarmi definitivamente all'inferno?"

K: "tsz... Ti piacerebbe... Senti non sono uno da giri di parole e personalmente non me ne frega un cazzo della tua condizione ma... Il nerd ci tiene a rivederti e nonostante tutto quello che è successo... Razionalmente parlando capisco che non hai mai avuto scelta... Perciò sono pronto a perdonarti Tenko... Ma solo se ti farai nuovamente vedere di persona... Non rimarrò in questo luogo un minuto di più, se ci tieni anche solo un minimo al bambino che eri una volta, vedi di darti una mossa che non è la fine del mondo... Devi svegliarti Tenko... Devi farlo per tutti noi che ti stiamo dando una seconda occasione... Devi farlo per te stesso... CAZZO APRI QUEI DANNATI OCCHI E DATTI UNA SVEGLIATA... NON SEI PIÙ SOLO, NON SEI PIÙ UNA CHIAZZA INDISTINTA PRIVA DI OGNI SPERANZA, PORCA PUTTANA GUARDATI PER UNA VOLTA E URLA CHI SEI DAVVERO...noi... Noi saremo tutti lì ad aspettarti... Detto questo... Semplicemente ciao Tenko..."

E mentre katsuki allungava un pugno verso Tomura, anche quest'ultimo allungò il suo, anche se ancora sconcertato e sconvolto dalle parole che gli furono rivolte dall'ultima persona che si sarebbe mai aspettato...

E quando le loro nocche si scontrarono, un ghigno strafottente si formò sul volto del biondino che iniziando a dissolversi disse le sue ultime parole...

K: "apri gli occhi pezzo di merda e fammi vedere quanto vali"

Il rosso, a differenza degli altri colori, invece che adossarsi in un unica parte del suo corpo tornò ad espandersi ovunque intorno e sopra al ragazzo che semplicemente reclinò il capo lasciandosi trascinare da quella forza possente che sembrava investirlo ma senza fargli realmente del male...

E quanto quel colore svanì, quando Tomura riaprì gli occhi e si guardò le mani, queste non erano più bianche, ma per quanto cadaverico e scolorito il rosa era adesso nuovamente presente, rosa sporcato da milioni ed indefinite macchie dorate che pe...

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E quanto quel colore svanì, quando Tomura riaprì gli occhi e si guardò le mani, queste non erano più bianche, ma per quanto cadaverico e scolorito il rosa era adesso nuovamente presente, rosa sporcato da milioni ed indefinite macchie dorate che percorrevano tutte le sue braccia, fino a fermarsi sul torace, a livello del cuore...

E Tomura sorrise nello scorgere anche piccoli schizzi di rosso sparsi in po' ovunque sul suo corpo ma che, nonostante il loro disordine erano precisamente disposte a raggiera puntando sempre in un unica direzione...

Una mano venne poi,  istintivamente portata al volto e anche se non poteva scorgere la forma della macchia verde che lo ricopriva i polpastrelli riportavano la veridicità di quella scia che percorreva tutto il suo collo fino a congiungersi con le sorelle...

Sorelle che di un giallo più tenue e caldo ricoprivano la sua schiena e le sue gambe per riunirsi lì, in quell'unico punto colorato di blu... Del suo blu...

Che gli era colato nel cuore come il più indelebile degli inchiostri e sapeva ormai di non potersi più strappare di dosso...

Ed il sorriso, non vacillò su quel volto... Nemmeno quando abbassando lo sguardo, riuscì per la prima volta a specchiarsi nel suolo di quella coltre nera che adesso sembrava riflettere la sua immagine come si una superficie d'acqua...

T: "tzs... Avevano ragione quei bastardi... Anch'io ho dei colori...anch'io ho i MIEI colori..."

...Per le tempeste non ho il colore
Con quel che resta disegno un fiore...

Per le tempeste non ho il coloreCon quel che resta disegno un fiore

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