Capitolo 3

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ILARIA
Sono le 9:30 di mattina, mia madre sta urlando il mio nome da chissà quanto. Mi alzo con la voglia pari a 0 con un bel mal di orecchio. Oh, cominciamo bene la giornata!
Scendo le scale stando attenta a non cadere, ho un sonno incredibile.
<<buongior...no.>> ahi, l'orecchio! Rimbomba tutto.
<<buongiorno, che cosa ti prende?>> chiede mia madre.
<<non saprei, forse ho preso freddo. Ho mal di orecchio.>>
<<forse è colpa del ventilatore.>> dice mio padre.
<<può essere. Uh, mammina! Mi hai preparato la colazione! Non dovevi!>> dico dandole un bacio sulla guancia.
<<non ti ci abituare.>> scoppiamo a ridere.
Mi siedo, inizio a sorseggiare il mio latte, ma mi sono trattenuta nel sputarlo.
<<mamma, ma cosa ci hai messo?>> dico facendo una faccia schifata.
<<il solito, zucchero e caffè, perché? >>
<<non sa di niente. >>
<<Ma come? Il mio era buonissimo>> mio padre aggiunge.
<<mah-riprovo a berlo ma continuo a non sentirne il sapore-non capisco. Sarà che mi sono appena svegliata oppure la mia bocca di prima mattina fa la capricciosa. >> dico ridendo, seguita da entrambi.
Sto aiutando mia madre nelle faccende di casa, mi fermo quando vedo che ho una gran sete.
Apro il frigo cercando l'acqua, la metto in un bicchiere, inizio a bere ma la perdo dal lato sinistro della bocca bagnandomi tutta. Sono proprio un'idiota!
<<ma porca miseria!>> urlo vedendo a terra bagnato. Adesso mi tocca anche pulire!!!

ALINA
L'ora di pranzo è passata da un bel pezzo, sono riuscita a mangiare qualcosa dopo mesi.
Stasera finalmente esco con Alin e sono molto felice. Ma sono anche triste perché ho litigato con Ilaria di nuovo e questa volta non posso darle torto. Pensavo che il periodo delle litigate fosse finito.
Sono le 16:30, sto andando da Mirella, spero di non incontrare Ilaria, anche se non credo che sia già uscita a quest'ora.
<<Alinaaaa!!!>> sento urlare, mi volto ed è Mirella. Sarei andata a casa sua a vuoto, non mi avvisa mai quando non c'è.
<<ma ciao, un messaggio no, vero?>> la rimprovero.
<<scusa, mi ha chiamata mia cugina e ho dovuto correre. >>
<<ah, comunque mi serve una mano! Esco con lui stasera! >> dico con un sorrisone.
<<ah... Ehm, sono contenta per te.>> dice titubante.
<<solo questo mi dici?>>
<<cosa vuoi che ti dica? Che ti ama, che non ti tradirà, che starà sempre con te quando sappiamo entrambe che non sarà così? In più hai anche litigato con Ilaria ieri, vedo che non t'interessa molto...>>
<<no, infatti! Cosa vuoi che faccia? Non è colpa mia se è continuamente gelosa!>> rispondo irritata.
<<lasciamo stare, ok? Non voglio litigare con te anch'io.>> annuisco ancora irritataed entriamo in casa sua, non dico nemmeno buonasera. Sono troppo euforica!

Che maleducata!

E tu che cosa vuoi? Sta zitta!

<<comunque ho bisogno di truccarmi e vestirmi bene: io non ho tutte queste cose, non ho proprio spazio.>> mento, lei ha più trucchi di me.
Dopo essermi truccata e cambiata, usciamo di casa: ho messo un vestito blu abbastanza corto senza spalline e delle zeppe nere di 12 cm circa.
Chiedo a Mirella di chiamare Ilaria, vuole essere sempre cercata! Spero non dice che è con me. Annuisce e fa partire la chiamata, mettendo il vivavoce.

Inizio chiamata

"Dimmi, Mirè..." ha una voce strana.

"wei, ti va di uscire?"

"no, non mi sento bene. Debora è con me, rimaniamo a casa mia."

"ah, mi dispiace. Cos'hai?"

"ho dolore alla guancia, forse un dente, non saprei." si, come no! Proprio il dente! Bugiarda del cazzo!

"perché non dici la verità? Dove sei? Chi devi incontrare?" sputo acida.

Amicizia Malata 2: rivali in amore &quot;Amo il mio peggior nemico&quot; Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora