3. "Tuffo nel passato"

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3 anni prima

"Dici che Marcus ci offrirà ancora quei rustici al formaggio con i cocktail?"

"Se magari uscissi con lui, probabilmente ci offrirebbe pure tutto il frigo"

"Ashley, non ricominciare con questa storia"

Ashley è fissata con questa storia di io e il barista che usciamo e facciamo scintille. Mi rompe la testa con questa idea malsana da quando ci ha offerto cocktail a volontà solo perché ha un debole per me.

Il problema? Ha 50 anni.

Schifo.

Sono ormai passate due settimane da quando siamo giunte al Paradise World, uno dei villaggi turistici di Miami Beach.

Qualche mese fa Ashley mi propose di lasciare tutto e di partire con lei a Miami Bach per una vacanza, a detta sua, esclusiva. Sarebbe dovuta venire a trovare alcuni suoi amici e così ha deciso di portare me, anzi, mi ha proprio obbligata.

All'inizio non ero molto convinta di questa vacanza, insomma ho appena finito l'università e ho bisogno di relax, però alla fine ho detto "Perché no?". In fin dei conti Ashley mi aveva assicurato sarebbe stata una cosa molto tranquilla o almeno lei ci credeva fermamente, fin quando non conobbe Jeremiah, un uomo decisamente troppo grande e troppo muscoloso per i miei gusti, che le ha fatto perdere la testa. Così, al posto di passare serate rilassanti sotto il chiaro di luna con sottofondo il rumore delle onde, passo ogni sera in un locale diverso e finisco con il bere troppo e il mattino dopo non solo con forti mal di teste, ma addirittura con uomini diversi nel mio letto.

Dovrei proprio vergognarmi.

"Senti..."

Oh no, partiamo male.

"No Ashley" la interrompo io prima ancora che possa parlare. So già che mi chiederà di nuovo qualcosa che non mi piacerà affatto, la conosco troppo bene.

"Ma non sai nemmeno cosa voglio dirti" esclama lei sbattendo i pugni sul tavolo attirando qualche sguardi. Sbuffo dandole il via libera per parlare.

"Stasera ci sarà una festa organizzata da Jeremiah in un locale vip, ci ha invitate dicendo che porta anche un suo amico. Ti prego Lili, ti prego dobbiamo per forza andarci" inizia a pregarmi congiungendo le mani e io non riesco a dirle di no.

Maledizione!.

La sera della festa giunge in fretta, forse anche troppo e io e Ashley ci ritroviamo difronte un locale a led rossi e l'aria che circonda non mi convince proprio. Stavolta è tutto troppo diverso, tutto semplicemente troppo per me.

Entriamo nel locale stracolmo di corpi sudaticci che si scatenano in ogni dove, le mie narici vengono subito attaccate dal fumo e dall'odore malsano dell'alcool.

Mi sembra di ritornare alle feste liceali organizzate dai più popolari della scuola.

"Ci stanno aspettando, vieni!" urla al mio orecchio Ashley per farsi sentire dato il volume troppo alto della musica.

Dopo diversi minuti giungiamo in un area completamente diversa da quella di prima, ci sono poche persone, la musica è flebile, ma la cosa che mi traumatizza e non poco sono i pali al centro del picolo palcoscenico. E le spogliarelliste.

Ho già detto che è tutto decisamente TROPPO?

Ashley mi afferra per mano e mi porta in un angolino più appartato dove ad attenderci c'è un uomo robusto e pieno di tatuaggi.

"Ashley" saluta la mia amica dandole un flebile bacio sulle labbra lasciandole con un sorriso da ebete sulla faccia.

"Jeremiah, ti ricordi di Lilian, vero?" gli domanda lei avvicinandosi a me.

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