«Scordatelo, non verrò.»«Cristo Jonelle, ti prego non vado senza te e soprattutto sola con Taylor.»urla Megan.
«Punto primo in quei Pub non ci vado, secondo i miei genitori se lo sanno impazziscono.»
Il problema sono davvero i miei genitori, non gli piace Megan figuriamoci se scoprono che voglio andare ad un Pub che tra l'altro sanno benissimo che li odio.
«Basta che gli dici che vieni da me a dormire, genia. Almeno provaci, fallo per me per favore.» fa la vocina che farebbe una bambina per convincere la madre a comprare il gelato, quasi mi fa tenerezza.
«Va bene Meg ci proverò»
Non sarà facile convincerli ma almeno ci proverò con estrema delicatezza.«Davvero!? Ti amo, fammi sapere mi raccomando. Baci.»
Non faccio tempo a risponderle che mi mette giù la chiamata.Sbuffo andando verso le scale, scendo lentamente e vedo mio papà, John, con i suoi soliti occhiali da vista blu e il telefono in mano mentre mia mamma ,Susan, rovescia l'acqua in un bicchiere per poi portarselo alle labbra e berlo.
Di solito mio papà fa meno storie quando gli chiedo di uscire, dipende sempre con chi.
Parto in quarta «Volevo chiedervi una cosa...ehm potrei andare a dormire da Megan la mia compagna di classe?»
Nella sala cala il silenzio.
«Oh beh per me va bene ma state attente per qualsiasi cosa.» Dice mio padre togliendo gli occhiali.
Mi giro dalla parte di mia mamma in attesa di una sua risposta «Stai attenta tesoro quella ragazza mi sembra un po' con la testa da un'altra parte.»
Fa una smorfia di disgusto continuando a versare acqua nel bicchiere ,merda sembra che non beve da tre giorni!«Non sono d'accordo con te, comunque grazie rientrerò domani nel pomeriggio» gli rivolgo un sorriso sincero ad entrambi.
«Figurati tesoro» dice mia mamma ricambiando il sorriso e raggiungendo mio papà sul divano.
Salgo in camera per dedicarmi per almeno una mezz'ora alla lettura di un buon libro prima di preparare le mie cose per andare da Megan.
Decido di continuare il libro che ho iniziato ieri cioè "Lezioni americane" di Italo Calvino.
"Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore".
La leggerezza non è superficialità ,Italo ha ragione. Prendere la vita con leggerezza è sempre più difficile soprattutto mentre il cuore ha macigni.Dopo una buona mezz'ora decido di chiamare Meg per aggiornarla sul fatto che posso andare da lei.
«Incredibile, hanno detto di sì posso venire da te. Ovviamente ho tralasciato il fatto che andremo ad un Pub.»
«Amore mio sapevo che non mi avresti deluso, perfetto inizia a preparare le cose da portare.
Mi raccomando vestiti con qualcosa di sexy.» Esclama euforica più che mai.Certo, vestirmi sexy proprio io...
Opto per un paio di jeans azzurri/blu larghi, una camicia abbastanza elegante bianca e le air force.
Vado in bagno per lavarmi e sistemarmi un po'. Entro appoggiando i vestiti e il mascara sopra la lavatrice poi mi giro verso lo specchio guardando la mia figura.
Capelli biondi, occhi color nocciola e corpo non magro con imperfezioni.
Mi libero dei miei indumenti rimanendo in reggiseno e mutante, mi tocco la pancia gonfia e rotonda, le gambe massicce con smagliature e cellulite.
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The Night
ChickLitJonelle Brown è una ragazza di quasi 16 anni che vive con la sua famiglia a Philadelphia. È sincera, introversa e le piace leggere. Ma ha anche tanti problemi come la famiglia, non sentirsi all'altezza del mondo e non piacersi fisicamente. Una sera...