3. I fratelli Carter

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i giorni seguenti passarono velocemente, passai gran parte di quel tempo in piscina, in riva al mare oppure in centro a visitare la città o a fare qualche compera con mamma, ogni minuto che passavo in questa bellissima città me la faceva amare sempre di più; e in un batter d'occhio mi ritrovai a dovermi svegliare presto per il primo giorno di scuola.

Mi alzo di soprassalto appena sento suonare la sveglia, ho dormito si e no quattro ore, sono troppo in ansia! mi capita sempre quando devo iniziare una nuova scuola, mi ricordo che a tredici anni quando ci trasferimmo a Philadelphia non dormì tutta la notte, evidentemente non sono cambiata di una virgola.

Mi gratto gli occhi ancora assonnata e nel frattempo con una mano cerco le infradito sotto al letto, i raggi solari entrano dalla finestra e risplendono tutta la stanza, finalmente con la mano riesco a prendere le ciabatte e con estrema stanchezza mi avvio verso la cucina, mamma mi aspetta seduta sul divano con una rivista in mano.
"Buongiorno Des, emozionata?"

"Più stanca che emozionata però si dai"

"Su dai che sarà fantastico! me l'hanno detto gli astri"

"Vai in cucina che ti ho preparato le crêpes, una buona colazione fa iniziare bene la giornata!"
Continua sorridendo, mi siedo sul tavolo e inizio a mangiare quelle prelibatezze, Liberty è proprio una brava cuoca, odia ammetterlo ma lo è al cento per cento.

Dopo aver mangiato mi avvio verso la mia stanza e inizio a vestirmi, scelgo qualcosa di molto semplice: jeans, maglia bianca e le mie amate converse nere, sciolgo lo chignon e faccio cadere i miei ricci biondi sulle spalle e, strano ma vero, metto anche un filino di mascara, prendo lo zaino dalla scrivania e stacco il cellulare dal caricabatterie, ero in ritardo! scendo le scale di corsa

"Mamma! posso prendere la macchina? sono in mega ritardo"

"Vuoi che ti accompagno io?"

"Ho diciassette anni mamma, cosa penseranno i miei coetanei se la ragazza nuova si fa accompagnare a scuola dalla madre?"
ride e mi lancia le chiavi

"Fai attenzione e divertiti"

Salgo in macchina e mi dirigo verso la mia nuova scuola, fortunatamente avevo già imparato la strada i giorni precedenti perché ero andata a portare i documenti per l'iscrizione, in un batti baleno arrivo al parcheggio ma nonostante questo sono comunque in ritardo, ho la tachicardia a mille, strano ma vero, scendo e un po' timidamente mi avvio verso la segreteria con passo veloce, il corridoio è invaso dagli studenti entusiasti del rientro a scuola, io sono proprio il contrario, mi guardano incuriositi e io vorrei scavare una buca a terra e sotterrarmi, incubo di ogni primo giorno di scuola in una nuova città.

La campanella suona e tutti si affrettano ad entrare nelle rispettive aule, tutti tranne me visto che devo ancora ritirare il mio orario in segreteria, corro per il corridoio e senza accorgermene sbatto contro una ragazza e le faccio cadere i libri a terra
"Cazzo scusa"
Dico abbassandomi e prendendo le sue cose

"Tranquilla, non ti preoccupare"
Risponde sorridendo, ed è lì che mi accorsi di averla già vista, era la ragazza che litigava con lo stronzo fighetto nella via verso casa

"Sei nuova giusto?"

"Si, mi sono trasferita una settimana fa"

"Piacere Zoe"

"Piacere Destiny, scusami ma ora devo correre in segreteria a ritirare il mio orario"
Rispondo iniziando a correre

"Ehi! Destiny!"
Grida

"La segreteria è dall'altra parte"
Mi maledico mentalmente e dopo averla ringraziata mi avvio verso la parte opposta.

***

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