Finalmente, il giorno tanto atteso era arrivato. Amy quel mattino si alzò con un bel sorriso stampato in viso e per tutta la giornata non fece altro che contare quanti minuti e quante ore mancavano all'ora X. Quella sera sarebbero venute le sue amiche per passare finalmente un po' di tempo insieme: Amy, Niky, Juls e Saba erano quattro amiche inseparabili, molto affiatate, nonostante la distanza le tenesse lontane. Vivevano tutte in paesi diversi e distanti di almeno un'ora di macchina l'una dall'altra, ed era un vero peccato. Sognavano tutte di vivere più vicine o vedersi più spesso, ma gli impegni, lo studio e il lavoro le tenevano tutte molto occupate. Riuscivano a vedersi solo una volta al mese e bastava, perché quando si incontravano succedeva sempre qualcosa.
Per esempio, l'ultima volta che erano andate tutte e quattro in discoteca avevano affascinato due ragazzini di 16 anni appena, che non si staccavano più da loro. Oppure un'altra volta a Juls si era staccato il ciondolo della collana in mezzo alla pista della discoteca e un ragazzo ubriaco voleva darle una mano, più che altro allungava il dito e un po' confuso continuava a toccare il ciondolo della ragazza , o forse mirava alle tette: un forte "ma basta!!" urlato all'unisono da Amy, Niky e Juls fece girare verso di loro tutti i presenti in pista e scappare via il povero mal capitato. Questa volta cosa sarebbe successo?
"Ehi ragazze sto per partire, ci vediamo in stazione Amy!"
Il messaggio di Juls alle 15 in punto fece emozionare Amy, che iniziò a buttare fuori dall'armadio i vestiti che potevano andare bene per quella sera e li mise sul letto; si cambiò, prese le chiavi della macchina e partì per andare in stazione. La stazione aveva una struttura a forma di una C squadrata, con all'interno sale adibite ad incontri per extra comunitari e persone di altre culture e religioni in cui possono confrontarsi e dialogare. Una sala non tanto grande era riservata a due ragazzi che ballavano break dance, e i volantini delle loro lezioni erano appiccicati su ogni finestra della stazione. I pavimenti erano in marmo con delle belle lavorazioni, pareti con ornamenti semplici ma d'effetto, sporcati da scritte con bombolette o penne indelebili di gente stupida che reclamava amore eterno per amicizie finite poco dopo. "Io e te x smpr Topa" era la frase che si leggeva di più e faceva sempre rabbrividire Amy. Immaginava fosse stato un ragazzino di 13 anni con la sua prima cotta, che magari manco se lo filava, che aveva avuto la bella idea di entrare nella sala d'attesa e, mentre aspettava, imbrattare il muro beige sopra le panche.
"Che vandali" pensò tristemente.
-Il treno Regionale Veloce 10-1-7-9, proveniente da Torino e diretto a Savona, delle ore 15 e 25, è in arrivo al binario 4. Attenzione, allontanarsi dalla linea gialla.
La voce metallica dell'annuncio all'alto parlante fece alzare la ragazza dalla panca della sala d'attesa ed uscire per recarsi al binario, dove aspettava emozionata l'arrivo della sua amica. Il treno arrivò puntuale dall'orizzonte, avvicinandosi e rallentando gradualmente la sua corsa, fino a passare davanti al naso della ragazza e fermarsi una decina di metri più avanti. Le porte si aprirono e uomini, donne e ragazzi scesero dai gradini per poi correre verso l'uscita. Amy cercava con lo sguardo l'amica in entrambe le direzioni e, quando la vide, con i suoi occhiali da sole tondi e il trolley viola in mano, iniziò a correrle incontro a braccia aperte. Juls si fermò, si liberò le braccia dalla borsa e accolse in un lungo abbraccio quell'amica che non vedeva da settimane.
-Ciao!!
Avevano entrambe bisogno di quell'abbraccio: Juls era stata lasciata da poco dal suo fidanzato ed Amy continuava a soffrire per quel futuro incerto che le faceva tremare la terra sotto i suoi piedi. È terribile non sapere che succederà domani quando si è una ragazza che ama programmare e prevedere le sue azioni.
-Finalmente! Come stai?- chiese Juls una volta staccata dalla ragazza.
-Si va avanti, e tu?
Le due ragazze iniziarono a camminare verso l'uscita, mentre il treno se ne va dalla stazione sbuffando e fischiando.
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Nessuno come me.
General FictionQuesta è la storia di Amaranta, chiamata anche Amy, una ragazza che porta sulla testa una storia particolare, avventure e disgrazie, dubbi e risposte concrete. Amy affronta la vita tra un bivio e una scelta ben pensata, affiancata da un'amore da rom...