Capitolo 4

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Quella che doveva essere una semplice missione di ricognizione si era trasformata in una tragedia. Senza via d'uscita, penso. Con le mani cerco di tamponare la ferita di Bob che continua a sanguinare, ma con la testa non riesco a non pensare a Phoenix e Hangman, anche loro abbattuti. La cosa peggiore e non sapere come stanno. Sono vivi? Sono morti? Hanno bisogno di aiuto? Non lo so, e la cosa mi tormenta. Sento la mano di Bob stringermi il polso.
"Io me la cavo, vai." Mi dice abbozzando un mezzo sorriso.
"Non ti lascio qui da solo." Rispondo continuando a premere sulla ferita.
"Potrebbero aver bisogno di aiuto."
"Lo so, ma siamo stati abbattuti, e chi l'ha fatto sicuramente ci starà cercando."
"Come fai a rimanere così calmo?"
"Posso assicurarti che sono tutto tranne che calmo."
"Sicuramente passeremo un Natale alternativo." Cerca di sdrammatizzare Bob.
"Verranno a prenderci, dobbiamo solo resistere fino al loro arrivo." Lo dico ad alta voce, ma non ne sono sicuro. L'Ammiraglio Simpson è stato chiaro: attraversate il territorio nemico e ve la dovrete cavare da soli.
"E se non venissero? Hai sentito cosa ha detto l'Ammiraglio?"
"Tranquillo, andrà tutto bene." No, non lo penso veramente. Non questa volta. Ma non è questo il momento di creare panico.
"Sarà la quinta volta che lo ripeti, inizio a non crederti più." La smorfia sul volto di Bob si fa più evidente. La ferita gli fa male, anche se non lo ammetterà mai, sta cercando di lottare per non svenire dal dolore.
"E' colpa mia. Avrei dovuto schivare il missile." Ammetto.
"Non avevi più il controllo dell'aereo, non ci saresti riuscito." Afferma con fermezza, facendo vacillare qualsiasi mia insicurezza.
"Tieni premuto qua." Gli prendo una mano e la poggio sulla ferita.
"Che vuoi fare?" Mi chiede preoccupato.
"Dobbiamo estrarre la scheggia, ma prima dobbiamo fermare l'emorragia. Ce la fai a metterti seduto?" Annuisce, lo aiuto ad appoggiare la schiena contro il tronco dell'albero.
"Sembra che tu l'abbia già fatto." Il suo tono tra l'incuriosito e lo spaventato mi fa sorridere.
"Non ci crederai ma si imparano molte cose giocando a baseball. Una volta durante una partita, la mazza di un mio compagno si è spezzata ed uno dei pezzi si è conficcato nel fianco di uno degli avversari. Mi è rimasto impresso l'intervento dei paramedici che l'hanno soccorso. Tu continua a tenere premuto, io ti fascio la vita con questo, una volta stretto bene, proviamo a toglierla." Strappo una lunga striscia di paracadute.
"Farà male, vero?" Mi si stringe il cuore sentendo la sofferenza nella sua voce.
"Solo per un secondo, ma tu non devi urlare. Sei pronto? Al mio tre." Prendo un bel respiro e senza contare tiro via la scheggia. "Tre!"
Le sue unghie si conficcano nel mio polso.
"E' finita, sei stato coraggioso. Adesso poggiati giù. Devi riposare."
Proprio mentre lo aiuto a distendersi, sento le foglie dei cespugli muoversi. "Hai sentito?"
"Sentito cosa?" Mi chiede Bob con un filo di voce.
"Si sta avvicinando qualcuno. Stai giù." Mi alzo da terra pronto a difendere me e Bob, ma le due figure che ci compaiono davanti alleggeriscono la mia tensione. "Oh mio Dio!"
Phoenix e Hangman. Sono vivi. Corro incontro a Nat e l'abbraccio. "Sei ferita? Stai bene?"
"Sì, sto bene, solo qualche graffio e ammaccatura. Voi? Guarda qua." Dice passandomi una mano sulla tempia destra. Non mi ero accorto di sanguinare da un sopracciglio.
"Sto bene, non è nulla. Ma Bob...è ferito." Mi sposto facendo passare Phoenix.
"Anch'io sto bene. Grazie per l'interessamento." Si intromette Hangman.
Non ci vedo più. Tutto il controllo che avevo mantenuto fino a quel momento esplode. Mi scaglio con rabbia verso di lui. "Brutto figlio di p*****a!" Lo prendo per il collo della tuta.
"Fermi! Non è questo il momento." Cerca inutilmente di separarci Phoenix.
"E' colpa tua! Sei stato tu a farci abbattere!"
"Calmati Rooster!" Nat mi prende per un braccio, ma prontamente mi sgancio dalla presa.
"Siamo quasi morti a causa tua!" Continuo ad urlargli tutto il mio disprezzo in faccia.
"Rilassati Rooster, hai troppa rabbia repressa." Gli tiro un pugno in faccia.
"Cosa mi avevi detto prima di partire? Evitiamo iniziative personali. Questo valeva anche per te!"
"Sono il Team Leader!" Urla a denti stretti.
"Non me ne frega un c***o!" Lo butto giù a terra di peso.
"Uno che rischia di uccidere i suoi compagni non potrà mai essere un leader!" Silenzio. Resto sopra di lui ma lascio andare la presa. Sembra che questa volta le mie parole l'abbiano ferito. La sua espressione non è più beffarda ma seria.
"Neanche uno che non rischia mai."
"Vaff*****o!" Lo lascio andare definitivamente, alzandomi di scatto e allontanandomi da lui, che rimane a terra sdraiato e con uno zigomo sanguinante a causa del mio pugno.
"E tu, non dici niente?" Dice Hangman rivolgendosi a Phoenix.
"No, perché ha ragione lui. Adesso occupiamoci di Bob." Risponde lei lanciandogli un'occhiata accusatoria.
"Non posso lasciarti solo un momento che ti cacci nei guai, eh?" la mano di Nat si poggia sulla spalla di Bob.
"Senza di te sono un uomo perso." Risponde Bob cercando di abbozzare un sorriso.
"Fammi vedere." La ferita non smetteva ancora di sanguinare, la fasciatura continuava ad essere sporca di sangue. "Ha bisogno di punti di sutura."
"E secondo te dove li troviamo, siamo dispersi nel nulla." Hangman allarga le braccia mostrando il bosco intorno a noi.
"Quando eravamo in volo, ho visto delle tende, quei militari potrebbero avere un campo base e magari hanno anche una cassetta di pronto soccorso." Afferma Phoenix.
"Certo, come no. Cos'è, siamo in un film? Ci presentiamo lì, e diciamo scusate ci servirebbe un kit d'emergenza, potreste prestarcene uno?" Penso che Jake farebbe perdere la pazienza anche ad un santo.
"Così non aiuti." Ed ecco di nuovo lo sguardo fulminante di Nat.
Siamo in una situazione di stallo, bisogna fare qualcosa. Forza Bradley, non pensare...agisci.
"Vado io. Voi restate con Bob."
"Non puoi andare da solo, vengo con te." Dice Nat alzandosi di scatto.
"No, è pericoloso, preferisco che tu rimanga con lui qui."
"Basta uno di noi con Bob." Risponde indicando Hangman.
"Ho detto di no. E' anche per colpa mia se è in questa condizione. Tornerò presto."
"Aspetta." Ed eccolo di nuovo mettersi al centro dell'attenzione.
"Cos'altro vuoi? Non ti va bene neanche questo?"
"Vengo io con te."
"No, grazie." Gli volto le spalle avviandomi.
"Non era una domanda. Ha ragione Phoenix, non puoi andare solo, non conosci la zona, hai bisogno di qualcuno che ti guardi le spalle."
"E saresti tu? Saresti in grado di guardarmi le spalle?" Siamo di nuovo faccia a faccia.
"Posso provarci." La sua è una risposta quasi sussurrata. Nel suo tono di voce noto qualcosa che fino al quel momento non avevo mai avvertito, sincerità e voglia veramente di essere utile. Decido di credergli, ma senza dargliela vinta mi avvio sapendo che mi avrebbe seguito.
"Ragazzi...credo dobbiate andare dall'altra parte." Seguiamo con gli occhi il dito di Phoenix che indica la direzione esattamente dalla parte opposta alla nostra. Io e Hangman ci guardiamo entrambi confusi.
"Il campo base, è nell'altra direzione."
"Ecco a cosa servono i Navigatori." Hangman mi tira una pacca sulla spalla.
"Smettila, andiamo."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 30, 2022 ⏰

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