In The Woods

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Lo prendo per il braccio e lo faccio uscire dal palazzo.

-Perché dobbiamo correre?!-

-Corri e basta!-

Prendiamo la moto di Aoki e andiamo qualche metro più lontano da quel palazzo e poi ci fermiamo.
Scendiamo dalla moto.

-Ora tu mi dici perché dobbiamo correre!-

-Non lo so.- dico. -Dovevamo e basta!-

Il palazzo dove prima eravamo crolla su se stesso rompendosi a metà.

-Come?- dice.

-Come cosa?-

-COME DIAMINE HAI FATTO?!?-

Mi prende per il polso. Sembra molto arrabbiato. Ma io non ho fatto niente. Anzi gli ho salvato la vita.

-Cosa!? Io non ho fatto niente!- dico.

-No, devi essere per forza stato tu!-

-Come?!-

Aoki stringe la presa.

-Non so come, ma sei di certo stato tu!- dice. - È impossibile che tu l'abbia previsto se non sei stato tu!-

-Ora lasciami mi stai facendo male!-

-Col cazzo che ti lascio!-

Colpiscilo.

Non posso colpirlo. È un mio amico. Non voglio fargli del male!

Innamorato del tipo con gli attacchi di rabbia? Patetico

-Cosa vuoi fare ora?- dice.- Vuoi farmi saltare in aria anche la testa?-

-Lasciami! Io non c'entro niente!- dico.

-FANCULO!-

Mi tira un pugno in pieno volto e mi esce il sangue dal naso.

Colpiscilo. Forte.

Mentre è distratto prendo il piede di porco che lui tiene sempre nel bagagliaio della moto e glielo giro in testa.
Lui cade a terra. Penso sia svenuto.
Gli metto un dito sotto il naso per vedere se respira ancora.
Respira ancora.

Uccidilo.

Uh?

Uccidilo. Se lo lasci vivo verrà ad ammazzarti. Tanti ti ha sempre odiato. Uccidilo. Non sai di cosa è capace. Non sai quasi nulla di lui.Uccidilo. Era tuo amico solo per pietà. Se lo merita. UCCIDILO.

Si formano mille voci nella mia testa che non smettono di parlare. Devo ucciderlo.
Se lo merita. Se non lo faccio. Mi ucciderà.

Riprendo il piede di porco e continuo a colpirlo in faccia e in testa. Finché non sento il rumore di qualcosa che si rompe. Era il suo cranio. Gli ho rotto il cranio. L'ho ucciso. Ho ucciso qualcuno.

Hai ucciso qualcuno. Hai davvero fracassato il cranio di qualcuno? Per salvare la tua misera vita.

Ora non sei così tanto diverso da lui.

Devi nascondere il corpo.
Nel bosco. Non ha una famiglia. Nessuno si preoccuperà di lui. Sotterralo.

Vado in un negozio vicino e compro una pala. Per fortuna non mi sono sporcato i vestiti del suo sangue. Ora vado verso il bosco qui vicino con queste voci che mi tormentano ancora e si fanno più pesanti ogni secondo che passa.

Sotterralo. È la cosa migliore da fare. Avrebbe potuto uccidere ancora. SOTTERRALO!

Arrivato al bosco le voci si fanno insopportabili. Il mio mal di testa peggiora.

E inizio anche a vedere una "cosa"

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E inizio anche a vedere una "cosa". Anche se è alle mie spalle, so che c'è. Non è umana. Stavo sudando freddo e quella creatura peggiora la situazione. Devo affrettarmi. Devo sotterralo. Forse così se ne andrà. Le voci smetteranno. 

Inizio a scavare la fossa e dopo del tempo che scavo metto il corpo del mio defunto amico dentro e ricopro la buca.

Nascondi le prove.

Rimetto la moto a posto cercando di non venire schiacciato dalle macerie di quel palazzo e vado nel lago che si trova dentro il bosco e lì butto la pala e il piede di porco.
Ora dovrebbe essere tutto a posto. Non dovrebbero essere in grado di scoprirmi.

Ora vado in ospedale da mia madre.
Arrivo in ospedale dopo quasi un ora.
Dico il nome di mia madre e mi fanno entrare in una stanza.
Ha delle bende sull'occhio sinistro in un braccio ed entrambe le gambe.

-Kris!- dice. - Sei qui finalmente.-

Mi avvicino a lei e mi siedo su una sedia che si trova accanto al suo letto d'ospedale.

-Come ti senti?- gli chiedo.

-Sto meglio, non preoccuparti-

-Come ha preso fuoco la casa?-

-Non lo so..-dice.- È stato improvviso..-

Rimango in silenzio.

-Devono ancora scoprire cosa ha fatto scattare l'incendio.-

-l'importante è che stai bene-

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