Capitolo 2

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-e tutta quest'acqua?- chiese sconvolta Eloise una volta che furono arrivati al luogo dello scavo. Ci avevano messo una decina di minuti per arrivare all'area di scavo e la prima cosa che avevano notato oltre a metà parte ricoperta da erbacce e pietre l'altra presentava acqua altissima.

-buongiorno ragazzi- tutti si girarono in direzione dell'uomo che avevano visto appena arrivati nell'area che camminava scrutando il posto -io sono Ernest, il direttore dello scavo. Come avete potuto notare abbiamo tanta acqua da togliere, abbiamo usato la pompa per un po' ma costa molto e in due giornate non sono riusciti a tirare se non poca acqua quindi dobbiamo iniziare con i secchi-

-che bell'inizio- borbottò il moro che aveva chiesto delle pause.

-forza ragazzi due scendano giù a riempire i secchi e gli altri li svuotano nel canale laggiù- disse Audrey indicando con l'indice il canale leggermente nascosto dalla vegetazione poco più avanti. Damien ed Eloise si guardarono e aspettarono che qualcun altro si andasse a posizionare più in basso dov'era la melma che ne lui ne la sua migliore amica volevano toccare. Per loro fortuna Chaterina e un altro ragazzo castano si buttarono di loro spontanea volontà in quella melma e poco alla volta tutti loro si avvicinarono per poter passare i secchi e poi trascinarsi verso il canale. Damien non era per niente abituato a portare pesi e quei secchi colmi d'acqua fino all'orlo erano pesanti e per non parlare del fatto che quando li sollevava per poterli svuotare era ancora peggio. Si sarebbe spompato nel giro di pochi minuti e doveva ancora lavorare per tutta la giornata.

-ragazzi fermi- disse Ernest guardandoli anche male e mettendo le mani sui fianchi -cosa state facendo? Così vi stancate solo, dovete formare delle catene, due visto che siete pochi e passarvi i secchi in quel modo- tutti si guardarono e in pochi secondi formarono due file. Dopo di ciò ricominciarono a passarsi i secchi sia vuoti che pieni d'acqua e Damien si accorse quasi subito che era mille volte più semplice in quel modo anche perché lui per fortuna si era trovato nel mezzo della catena e non faceva molto sforzo. Certo i muscoli gli dolevano ma meno di prima.

-gamberetto- gridò il ragazzo castano mentre passava il secchio e tutti confusi mano mano che ricevevano il secchio osservarono al suo interno notando quello che sembrava tutto tranne un gamberetto per quanto erano grandi. A quel grido si erano avvicinati anche il professore e i due loro supervisori che erano stati tutto il tempo a parlottare tra loro ed Ernest ridacchio.

-sono gamberetti killer- spiegò a tutti -non sono pericolosi per noi visto che siamo grandi e grossi e loro sono piccoli. Quei secchi non scaricateli nel canale ma più dietro altrimenti ritornano sullo strato-

A quelle parole il ragazzo che aveva il secchio con il gamberetto si tolse dalla catena e con il secchio in mano si incamminò verso il luogo che aveva indicato Ernest.

Come se niente fosse i tre se ne tornarono a parlare tra loro e non fare niente mentre loro continuavano a tirare l'acqua ancora in completo silenzio, si conoscevano da troppo poco tempo per poter dire qualcosa senza sentirsi in imbarazzo, e gridando ogni tanto "gamberetto".

-ragazzi fate pausa- disse Ernest dopo molto tempo. Avevano continuato a svuotare l'acqua per tutto il tempo ed erano stanchissimi.

-sono già le dieci e mezza?- chiese Chaterina confusa alzandosi da terra con i pantaloni completamente inzozzati dal fango.

-si- le rispose Audrey controllando il suo orologio per quella che era la decima volta.

-l'acqua qui è più del previsto- sussurrò Ernest per niente contento della cosa mentre tutti si spostavano verso quella piccola zona d'ombra che si era venuta a creare per via dello spostamento del sole.

-ho finito l'acqua- sussurrò Eloise dopo essersi attaccata alla sua borraccia e guardando speranzosa verso Damien che invece aveva ancora dell'acqua nella borraccia visto che ne aveva bevuto solo qualche sorso.

-c'è quella della falda se vuoi- disse scherzando il biondo passandosi una mano tra i capelli dopo essersi tolto il cappello.

-vaffanculo- Eloise lo guardò malissimo prima di voltarsi ed incamminarsi verso il sentiero che riportava al dipartimento di ingegneria dove si trovava il bagno. Damien scosse la testa e si guardò in giro in cerca di un posto che non fosse la terra che aveva sotti i piedi e che era quasi diventata fango visto tutta l'acqua che avevano trasportato e che era involontariamente uscita fuori dai secchi troppo pieni. Ma non c'era nessuna posizione dove potersi sedere tranquillamente quindi il ragazzo rimase in piedi guardandosi intorno e osservando tutti gli altri ragazzi cercando di imprimersi i loro volti in mente. Il suo sguardo poi si spostò su Chaterina che si era buttata a terra e che con la trowel si stava togliendo il fango che si era incrostato alle sue scarpe antinfortunistiche. Damien osservò anche le sue di scarpe ma per sua fortuna non erano ancora sporche, solo leggermente bagnate per via dell'acqua che ci era finita per colpa dei secchi.

-volete?- Damien si trovò davanti un pacco di biscotti al cioccolato e rimase leggermente confuso prima di scuotere la testa per indicare che non aveva fame e il ragazzo con i biscotti passò oltre per offrirgli anche agli altri.

-secondo voi continueremo a togliere l'acqua anche dopo la pausa?- chiese Taddej stiracchiandosi e finendo anche lui una bottiglietta d'acqua, probabilmente ne aveva altre visto che la schiacciò per poi rinfilarla nel suo zaino.

-no, dobbiamo togliere il tessuto non tessuto velocemente se non vogliamo stare indietro- disse Audrey avvicinandosi a loro e accendendosi una sigaretta osservando l'acqua. -abbiamo chiamata la ruspa comunque e dovrebbe arrivare domani mattina presto-

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