Capitolo 1

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Note dell'autrice: ciao a tutti!! lo so, lo so, ho già due( tre, per non dire quattro) storie in piedi, ma non potevo non fare qualcosa per il primo compleanno del gruppo telegram a tema Miraculous a cui sono iscritta, così, mi sono messa a scrivere questa breve storia (non so ancora di quanti capitoli) che spero vi piacerà e vi strapperà anche qualche risata... intanto godetevi questo prologo e vi dò appuntamento alla prossima settimana con l'aggiornamento e se ne avete voglia, iscrivetevi al gruppo: https://t.me/+ROSMKpMVpBY4YjZk

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Non a caso Alya era stata scelta come portatrice del Miraculous della Volpe, lei era furba e scaltra proprio come quell'animale, e se c'era una cosa che odiava, era vedere Adrien e Marinette litigare solo per un malinteso, perchè era sicura che si trattasse solo di quello.
Ma conosceva anche la sua amica e sapeva  quanto potesse essere forte ed orgogliosa, mostrando questo suo lato nei momenti meno opportuni, ad esempio, l'ultima volta era successo proprio quando aveva conosciuto Adrien ed era capitata quell'incomprensione con la gomma da masticare.
Alya ricordava bene che in quel frangente, la sua migliore amica, si era innamorata perdutamente del bel modello quando si ritrovarono fuori da scuola ed Adrien era riuscito a scusarsi e spiegare l'accaduto.
La campanella che risuonò, seguita dall'orologio a pendolo qualche secondo dopo, annunciò agli studenti che dovevano raggiungere la sala da pranzo per la cena.
Marinette sobbalzò dal letto ed Alya scoppiò a ridere.
"Hai i nervi a fior di pelle, amica mia!"
"No, semplicemente questo castello mi mette i brividi e ho come una strana sensazione addosso..." Si accarezzo' le braccia confortandosi da sola.
"Rilassati..." La bruna agitò le mani in avanti "... siamo in vacanza e questo castello è la cosa più incredibile che io abbia mai visto." Continuò entusiasta.
"Sarà... ma a me mette un pò di paura... insomma, guardati attorno, solo questa stanza ti fa capire che è stregata."
"Beh!" Alya si avvicinò a lei "... se proprio ti spaventa, puoi sempre dormire con un bel cavaliere, così potrà proteggerti, stringerti tra le sue calde e forti braccia e farti passare la paura... che ne pensi?" Muovò poi ritmicamente le sopracciglia.
Marinette inarcò un sopracciglio intuendo già di chi si potesse trattare.
"Sai che ti dico?" Berciò acida "... che la paura mi è passata." La corvina si avvicinò alla porta e tirò forte la maniglia, nascondendo i brividi lungo la schiena, perchè qualche giorno prima aveva fatto l'errore di leggere il libro che i suoi tenevano nella loro libreria, il quale raccontava le più raccapriccianti storie. Inventate? E chi lo sa...
Contemporaneamente, le porte di ogni stanza si aprirono come se avessero aspettato con trepidante attesa l'ora di mangiare, e gli alunni, capeggiati dall'insegnate e dal preside Damocless, si radunarono nel corridoio per poi dirigersi in fila indiana verso la stanza che si trovava al piano inferiore.
Il corridoio odorava di vecchio, ed era inutile nasconderne il fetore con deodoranti di ogni tipo attaccati alle prese di corrente.
Adrien si trovava qualche studente più indietro di Marinette, subito davanti a Chloe' che ne chiudeva la fila assieme alla sua inseparabile amica Sabrina.
Il biondo fece per superare Kim e Max, ma venne bloccato per un polso dalla sua amica d'infanzia.
"Adrien caro, non ti sembra bellissimo questo castello? Quando ci sposeremo ne voglio uno simile... Più moderno, ovviamente" Cinguetto' la bionda sfarfallando le lunghe ciglia.
Adrien trattenne un conato di vomito, quel tappeto rosso su cui stavano camminando sembrava abbastanza lercio, non era il caso di imbrattarlo nuovamente.
"Io e te non ci sposeremo mai, Chloe'!" Rispose Adrien cercando di essere il più garbato possibile per non ferire i suoi sentimenti.
Un castello glielo avrebbe regalato solo a  Lady Bug se quest'ultima glielo avesse chiesto.
"Solo perché siamo giovani e belli, questo non significa che non possiamo pensare già al nostro futuro." Chloe' si avvinghiò al braccio dell'amico peggio di una gatta morta, e Marinette poteva sentire indistintamente le fusa che gli stava facendo mentre si strusciava a lui e nonostante la corvina occupasse la terza fila.
Ed Alya, al contrario, captò lo stridere dei denti di Marinette difronte a quel teatrino assolutamente fuori luogo.
La bruna sogghignò divertita nell'accorgersi che nonostante tutto, Marinette teneva ad Adrien, e non poteva che essere cosi'.
*
L'ampia sala da pranzo era stata allestita a festa.
Al centro si trovava un lungo tavolo di mogano pregiato, coperto da una tovaglia semplice color bordeaux e sopra   era stato apparecchiato il tutto con finissima porcellana e stoviglie d'argento, oltre che a candelabri accesi e centrotavola di rose di vario colore.
Gli alunni rimasero impietriti davanti a tanto sfarzo, tutti tranne Chloè ovviamente, abituata a presenziare alle sue feste super chic della città.
"Dai, andiamo a sederci!" Alya prese per un braccio Marinette andandosi ad accomodare al centro della tavolata, dove troneggiava un enorme tacchino arrosto, e non solo.
Kim si prodigò di strappare la grossa coscia e  papparsela tutta in un sol boccone, lasciando solo un osso perfettamente pulito.
"È squisito, ragazze!" Disse pulendosi la bocca con la manica della felpa rossa mentre le due ragazze facevano una faccia schifata.
"Ma non ti ha insegnato nessuno l'educazione?" Domandò Rose con gli occhi fuori dalle orbite, abituata a ben altro.
"Dai, Rose... cibo gratis... e quando ci ricapita??" Kim agguantò l'altra coscia e la porse alla biondina, che prendendo forchetta e coltello la tagliò in piccoli pezzettini, passandone poi una parte alla sua amica Juleka.
"Se continui ad ingozzarti in questa maniera, avrai il trentacinque per cento in più di avere un infarto." Disse Max sistemandosi gli occhiali sul ponte del naso, il quale però, non venne nemmeno calcolato.
"Tieni!" Il nuotatore gli porse la metà della coscia mangiucchiata "... ora la probabilità scende al quindici."
Entrambi scoppiarono a ridere prima di rimettersi a banchettare.
"Chloè... tu non mangi niente?" Le chiese amorevolmente la signorina Bustier, la quale si stava prodigando per controllare che ogni studente avesse del cibo sul piatto e lo stesse consumando.
"E' tutto cibo grasso, rischio di trasformarmi in un maiale... non c'è niente per me." La biondina fece la finta offesa fino a che Sabrina le allungò un piatto di riso basmati trovato sul carrello del buffet qualche metro più indietro.
Al contrario, Adrien, aveva già terminato da un pezzo la sua bistecca di manzo e l'insalata freschissima, voleva alzarsi e andare da Marinette per chiarire la situazione, ma quando cercò di farli, entrò nella sala da pranzo uno dei custodi del castello.
Un tipo alto e magro, di una certa età, portava capelli e lunghi baffi che gli nascondevano le labbra, bianchi. Vestito in maniera elegante.
"Buonasera, gentili ospiti" Salutò con riverenza attirando l'attenzione di tutti.
"Buonasera a lei" Risposero gli studenti all'unisono, facendo rimbombare le loro voci all'interno della sala.
"Spero che il cibo sia di vostro gradimento."
"Il migliore che abbia mai mangiato, signore!" Esclamò Kim con entusiasmo, scattando sull'attenti e buttando giu' l'ennesimo boccone.
"Bene." Annuì il custode iniziando a camminare facendo il giro della tavolata con le mani dietro la schiena.
Il rumore dei suoi passi veniva scandito dal movimento oscillatorio della pendola presente nel salone.
Inquietante per alcuni, soprattutto per Marinette, la quale, quella scena le ricordò uno dei delitti raccontati sul libro ritrovato.
Il custode si accorse subito del suo disagio e si fermò proprio dietro di lei mentre terminava il monologo e un aneddoto sul castello.
Non si sa cosa su cosa di preciso, perché la corvina era più impegnata a seguire ogni sua mossa che ascoltarlo.
La faccia di Marinette era una statua di cera pallida e brividi le percorsero la schiena, sperando che quell'individuo non tirasse fuori un coltello da dietro la schiena e le tagliasse la gola a tradimento, imbrattando Marc e Nathaniel che le sedevano davanti
Il cuore di Marinette mancò un battito e gli altri studenti rimasero impietriti mentre il pugnale attraversava la figura della corvina, per fermarsi sul tacchino.
"E' un peccato sprecare questo volatile, sembra delizioso" Disse finendolo di tagliare, lasciando poi le fettine sul piatto alla portata dei ragazzi.
Marinette si sentì una scema per aver creduto di essere la protagonista è vittima di un racconto horror e tirò un sospiro di sollievo quando si accorse non essere così.
Ultimamente era stressata e aveva bisogno di una pausa dai vari impegni, e quella serata era l'occasione perfetta per non pensare a nulla. Alya infondo aveva ragione, non c'era nulla di spaventoso in quel castello.
*
C'era comunque da risolvere un'altra situazione, ovvero quella di Adrien e Marinette, ed Alya non poteva perdere l'occasione di far riappacificare i due mettendoci del suo.
Anche perchè, Adrien, aveva provato più volte ad avvicinarsi alla corvina durante il banchetto, con scarsi risultati, perchè Chloè continuava a sovrapporsi tra i due.
Qualcuno bussò alla camera di Adrien e Nino.
"Ciao!" Disse il biondo sorpreso aprendo la porta "... ti serve qualcosa?"
"In realtà si, dovremo scambiarci la camera..." Rispose gesticolando con le dita.
"Oh! Va bene, dico a Nino di prepararsi a traslocare."
"No, noi due dovremo scambiarci." Sottolineo' lei.
Adrien strabuzzò gli occhi e deglutì il nulla "S-sei sicura che Marinette sia d'accordo?"
"Ovviamente..." Alya mentì, ma non c'era tempo per appurarlo, in quanto il bel modello venne scaraventato di peso fuori dalla stanza, effettuando così lo scambio concordato.
"Buona notte!" Disse lei chiudendo a chiave la porta.
Adrien sospirò e si diresse nella stanza adiacente lasciata aperta apposita.
"Mar..." Provò a dire il biondo, ma si fermò perchè sentì lo scrosciare dell'acqua, la sua amica sicuramente si stava facendo una doccia e l'odore di fragola e vaniglia del bagnoschiuma aveva invaso la stanza.
Si lasciò cadere su uno dei letti singoli della stanza, attendendo che uscisse di lì per poter parlare, finalmente.
Adrien nemmeno si accorse di non avere Plagg con sè, il quale aveva passato tutta la serata a ricercare tra i banchetti i suo amato Camembert.
Dopo qualche minuto la porta del bagno si aprì facendo apparire Marinette in una nuvola di vapore, la quale stava per mettersi ad urlare quando notò il ragazzo sdraiato proprio sul suo letto.
Torno' indietro e poi avanti per essere sicura che non fosse tutto frutto della sua immaginazione.
"Oh! Marinette!"
"Che ci fai qui?" Gli domandò con gli occhi fuori dalle orbite.
Adrien di rimando divenne rosso come un pomodoro e distolse lo sguardo dalla compagna di classe.
Marinette era avvolta in una morbida spugna rosa che le arrivava solo qualche centimetro sotto il bacino (aveva delle gambe niente male! Pensò Adrien) ed i capelli bagnati erano raccolti da un asciugamano dello stesso colore ed alcuni ciuffi le ricadevano morbidi sul volto.
Marinette era splendida, una dea.
E quando lei si accorse di essere praticamente nuda davanti a lui, l'istinto  di ritornarsene in bagno e chiudersi a chiave e non uscire mai più per la figuraccia, fu grande.
Peccato capito' tutto in una frazione di secondo e Marinette al posto di entrare in bagno, picchio' la testa sullo stipite della porta e dalla  botta cadde all'indietro.
Si alzo' di scatto e nel farlo l'asciugamano si slaccio' lasciandola in intimo, a dire il vero nulla di sexy o provocante, ma il volto di Adrien divenne di un colore cremisi e la bocca si muoveva in maniera convulsiva ammirando il corpo della coetanea.
Adrien doveva pure ammettere che non aveva nulla da invidiare a Lady Bug.
Marinette avrebbe voluto sprofondare e farsi sotterrare da una montagna di terra per l'imbarazzo
E dopo diversi tentativi, finalmente riusci' ad alzarsi e correre verso la salvezza, dove si trovava qualcosa di comodo da mettersi addosso e coprirsi un po' di più.
Purtroppo Marinette non vide quel baule antico e ci sbatte' irrimediabilmente il ginocchio e lo stinco.
Soffoco' un urlo di dolore mordendosi l'avambraccio.
Adrien ritornato in se', si avvicino' all'amica e le chiese di farle vedere la ferita.
Marinette con cautela, tolse la mano dal ginocchio che continuava a tenere.
"Non e' così grave. Togliamo questo sangue..." Adrien prese l'asciugamano da terra e con la parte bagnata puli' la ferita da quel poco di sangue che c'era.
Marinette non senti' alcun tipo di dolore mentre si faceva cullare da Adrien, anzi, il suo tocco così delicato era un piacere per lei.
"Fatto!" Disse dopo aver apposto un cerotto.
"Scusami per la scenata, ma non mi aspettavo di trovarti." Farfuglio' lei rimanendo seduta a terra.
"Alya mi ha detto che eri d'accordo." Disse lui sorpreso.
"Immagino che Alya te lo abbia fatto credere perché voleva passare la notte con il suo ragazzo."
"Poteva dirmi la verita'"
"Sai com'è fatta..." Mormoro' alzandosi aiutata dal suo improvvisato compagno di camera.
"Già... Ora se non ti dispiace vado a mettermi qualcosa addosso, e' molto imbarazzante per me... Credimi." Marinette volse lo sguardo altrove mentre lo diceva.
"Scusami, non volevo guardarti... Cioe', e' stato bello vederti... Sei fantastica..." Balbetto' imbarazzato facendola ridere.
"Ho capito, tranquillo."
"E' stato un malinteso, come sulla barca."
Marinette gli volse uno sguardo languido e gli sorrise, la collera verso di lui le era già passata.
"Scusami, ho esagerato io."
"Allora... Pace fatta?" Le allungò la mano destra attendendo che lei gliela stringesse.
"Pace, fatta." Mormorò lei.
*
Dopo quella piccola dissaventura, i due si coricarono nei rispettivi letti e prima di addormentarsi parlarono del più e del meno.
Marinette per la prima volta era riuscita a portare a termine un discorso senza incespicare nelle sue stesse parole e Adrien ne fu molto sorpreso, oltre che felice.
"Secondo te che cosa staranno facendo quei due?" Chiese Adrien dopo aver sentito qualcosa sbattere contro la parete.
"Mmm... Boh! Cose da fidanzati, penso. Tipo, baci, carezze..." Rispose un po' imbarazzata.
"Marinette... Posso chiederti una cosa?"
La ragazza annuì.
"A chi hai dato il tuo primo bacio?"
Quella domanda la spiazzò e Adrien pensò che la risposta fosse ovvia, ovvero Luka, del resto era stato lui il suo primo ragazzo.
"Il mio primo bacio?" Sospirò lei "... Non ci crederai, ma l'ho dato a un ragazzo che nemmeno mi piaceva. Però quel bacio è stato fantastico." Lo ricordò con il sorriso sulle labbra e se ancora  pensava al bacio rubato a Chat Noir mentre era sotto l'influenza del potere di Dark Cupido, le venivano in mente tante bellissime sensazioni.
"Davvero?" Domandò lui sorpreso "... Forse a me è andata peggio... Nemmeno lo ricordo il mio" mormorò con una punta d'amarezza.
A Marinette sfuggì una risata, coperta però da un urlo improvviso che arrivò dal corridoio.
*
Continua

Il mistero del castello ululanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora