A Difficult Love

Prologo

È il 10 settembre, è una settimana che i miei non ci sono più, sto partendo per New York dove mi aspetta la mia nuova vita, i miei zii e la mia nuova casa. È strano dirlo, e sarà anche strano ambientarmi. Inoltre, in quella casa vive anche il figlio dei miei zii, Kyle che è stato adottato quando aveva solo pochi mesi e io ho sempre avuto una cotta per lui, cerco sempre di non avvicinarmi a lui e a facilitare le cose è proprio lui perché mi evita, da una parte posso dire che mi sta bene, dall'altro lato mi rende triste perché mi manca il rapporto che avevamo prima dei 12 anni. A farmi tornare alla realtà è lo squillo del mio telefono, era mia zia Lily.. 

"tra quanto parti? appena arrivi qui a New York chiamami" stava andando in panico, si sentiva dalla sua voce.

"zia tranquilla non agitarti parto tra 10 minuti, appena arrivo ti chiamo" così si tranquillizzò e dopo un affettuoso saluto e mille raccomandazioni riattaccò. Parlando con mia zia non mi ero resa conto che si stava facendo tardi e che rischiavo di perdere il volo così presi il mio telefono, le borse e la valigia e iniziai a correre, ogni tre passi controllavo l'orario e proprio quando ho ricontrollato l'orario per la millesima volta vado a sbattere contro la schiena qualcuno, cadendo e sbucciandomi un ginocchio. Una volta a terra, alzai lo sguardo e notai per prima una mano tatuata e poi un bel ragazzo: alto, moro con degli occhi limpidi come il cielo. Afferrai subito la sua mano ringraziandolo timidamente e abbassando lo sguardo dalla vergogna. Il ragazzo mi porse di nuovo la mano ma stavolta per presentarsi. 'Piacere sono Louis' alzai lo sguardo puntandolo nei suoi occhi, afferrai la mano e mi presentai a mia volta. Parlammo per pochissimi minuti e ci accorgemmo di avere lo stesso volo. Pensai subito di avere una buona compagnia durante le noiosissime 9 ore di volo. Così ci avviammo verso l'aereo, salimmo a bordo e durante il viaggio ci conoscemmo un po'.