Non é come sembra

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Erano passati molti giorni da quando Robin era stata dimessa e avevano fatto coming out.
Ma dovevano dirlo a Robin. Steve era tranquillissimo poiché Robin é lesbica e gli aveva anche proposto di fare una scommessa. Quindi Steve si presentò a casa di Eddie una domenica poco distante a dicembre e quindi alle vacanze.
Steve bussò e si ritrovó davanti Eddie con una maglietta dei Black Sabbath ma.. senza i pantaloni.
"Buongiorno amo-, Steve? Pronto?"
"Eh- si- ehm- ECCOMI"
"Mi stavi fissando il pacco?" Disse Eddie ridendo invitandolo ad entrare nella sua roulotte.
"Allooooora cucciolo mio, che ci fai qui?"
"Non chiamarmi così sai che di prima mattina sono rincoglionito poi ti ci metti tu impazzisco"
"Haha capito Stevie"
"EDDIE!"
Tra una risata e l'altra Steve racconta che vuole dire a Robin di loro due e i suoi progetti per le vacanze natalizie.
Andarono quindi dopo che Eddie si sistemó al negozio di Robin.
"Ehy Robin" disse Steve con un grande sorriso. "Ciao Steve, ciao Eddie!" Disse più entusiasta di Eddie che del suo migliore amico.
"Ciao Robin" disse Eddie.
"C'è una cosa di cui vogliamo parlarti" disse Steve.
"Oddio ragazzi é successo qualcosa?"
E prima che potesse continuare Steve Eddie aggiunse "si, qualcosa di positivo".
"Oh bene raccontatemi".
Dopo averle detto tutto quello che avevano da dire lei disse:
"LO SAPEVO CI AVREI SCOMMESSO AIUTO SONO FELICISSIMA PER VOI"
disse quasi per salire sul bancone.
"Robin, calmati" disse Steve disperato guardando Eddie con sguardo del tipo guarda che migliore amica imbecille che ho.
Eddie invece rideva per il suo sguardo e la pazzia di Robin.
Tornati a casa di Steve stavolta, si buttarono sul divano.
Si addormentarono e si svegliarono il giorno dopo.
"Mmh.. buongiorno Eddie.. oh- CAZZO SONO LE 9 EDDIE SVEGLIA".
e subito dopo essere quasi caduto per lo scatto di Steve, Eddie si svegliò confuso per poi realizzare e correre prima a casa sua e poi a scuola.
"Bè, possiamo entrare alla terza ora, sono le 9 e mezza" disse Eddie.
Passate le ore a pranzo si unirono ai propri gruppi quando a Eddie arrivò un biglietto con scritto: vediamoci a 13:30 al cancello.
Non sapeva di chi fosse, pensava di Steve, ma perché non dirglielo, quindi ci andò.
Arrivato Eddie non vide nessuno e sul punto di andarsene si sentì una mano che gli toccò la spalla.
??: "Ciao Eddie caro da quanto non ti vedo!"
Eddie si girò di scatto: era Chrissy. Ha sempre avuto una cotta per Eddie ma lui non ricambiava.
"Ciao chrissy, mi volevi parlare?" Disse estremamente confuso.
"Volevo solo dirti che, beh.."
Prese e lo baciò.
Inutile dire che Steve era andato a cercarlo e quello che vide spezzò il suo piccolo cuore umile in piccoli frammenti bruciati.
Eddie si staccò subito dalla ragazza e si pulì la bocca con la manica della maglia per dare un minimo di speranza a Steve, ma fu del tutto vano. Steve corse via prendendo la macchina mentre Eddie con gli occhi lucidi disse a Chrissy "È TUTTA COLPA TUA CAZZO. SOLO TUA. ERA ANCHE IL NOSTRO MESIVERSARIO. TI ODIO." Lasciando Chrissy perplessa ma con un sorrisetto accompagnato da un ghigno che fece girare Eddie con sguardo infuriato "ah, era tutto pianificato vero? Lo so ti conosco ci hai fatto apposta non è vero? Ora come cazzo mi faccio perdonare. Sei una stronza, davvero, e sai cosa? Non mi sei mai e poi mai piaciuta. E ora non parlarmi più grazie." "Mah, eri tanto carino e ora vai con un frocetto, bah".
Non proferì parola per non rischiare di saltarle addosso dalla rabbia Andandosene con i pugni stretti e le lacrime che iniziarono a scendere una dopo l'altra senza smettere nel tragitto da scuola a casa a piedi, sì perché era andato con Steve all'andata e lui se ne era andato.
Steve arrivò al negozio di Robin con il viso completamente rigato e gli occhi rossi.
Robin di fretta uscì dal bancone e corse ad abbracciarlo. "Oddio che cosa é successo Stevie?" E Steve rispose cadendo subito dopo nel lungo pianto "e-eddie".
Spiegandogli la situazione Robin lo consolò con varie teorie e consigli.
"Non é possibile, é una trappola o cose del genere, fino a ieri era cotto di te e si capiva dai suoi sguardi e poi oggi non é il vostro mesiversario? Quando vi siete messi insieme ero ancora ricoverata." Continuando senza che Steve proferisse parola tra un singhiozzo e l'altro "ascolta, tu adesso gli dici di vedervi e gli chiederai spiegazioni".
E dopo un po' Steve riuscì a dire una sola parola: "oggi?", "Oggi.".
"Va bene, grazie mille Robin".
"Ma di che Steve sono qui per questo."
Arrivato a casa fece un respiro profondo prima di digitare il numero di Eddie.
"Eddie.." disse Steve molto debole ricevendo uno "STEVE" a dir poco speranzoso e a quanto pare seguito da due singhiozzi.
"Ascolta Eddie, vorrei parlarti per spiegazioni". "Certo quando vuoi se vuoi vengo anche ora" e Steve sorpreso facendosi scappare una risatina disse "certo tranquillo". Chiuse la chiamata più confuso di prima. Quella frase gli continuava a girare per la testa, sembrava che tenesse tanto a lui.
Dopo neanche dieci minuti sentì il campanello.
"STE- ehm, scusa ciao Steve" disse Eddie anche lui con gli occhi rossi e i palmi con i segni del unghie ancora sanguinanti.
"Tranquillo, entra ma- le mani? E i tuoi occhi? Corri dentro che si gela e ti medico.".
Così Eddie entrò dentro casa di quello che sperava fosse ancora il suo fidanzato dopo le spiegazioni.
"Allora, adesso ti fascio le mani e tu mi spieghi" disse Steve con aria curiosa.
"Sono pronto a tutto per un tuo perdono perciò prima ti spiego poi passerò alle prove-" e Steve guardandolo negli occhi chiese "le prove?"
"Le prove.".

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Conteggio parole: 962
Sono tornata finalmente mi era mancato scrivere.
Spero vi possa piacere il capitolo mi sono impegnata dai hahaha.
Ora dormo spero vi piaccia.
Kiss 💋

Un tuffo in se stessiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora