Prologo ➝ Seokjin

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l'aria fresca di novembre era scesa sull'università di Seoul, mentre tutti gli studenti stavano entrando nella struttura.

anche Seokjin stava facendo il suo ingresso, mentre dozzine di studenti arrapati gli stavano dietro.

Seokjin era il rubacuori della scuola, il ragazzo con bei voti e con una bellezza divina, paradisiaca, per la quale tutti perdevano la testa. era l'uomo più bello che potesse mai essere esistito negli ultimi decenni, la simmetria del suo volto era surreale.

purtroppo per le donzelle che gli cadevano ai piedi, Seokjin era gay. dichiarato, anche. ma alcune ragazze si ostinavano ad andargli dietro, nella speranza di essere guardate da quegli occhi profondi, ipnotizzanti.

stava giusto parlando con un suo amico, quando un corpo gli cadde contro. esso si alzò subito, incontrando per qualche nano secondo lo sguardo sconvolto di Seokjin.

"s-scusami, non-" cercò di dire, ri-mettendosi il cappuccio sulla sua testa dai capelli grigi, ma due ragazzi dietro lo precedettero.

"oh hai sentito? il ragazzo timido parla! l'unica parola che sa dire è 'scusa'! patetico" disse uno dei due, Hyunsu,  tirando per i lacci della felpa il ragazzo dal cappuccio e afferrandogli il collo.

"hey! lasciatelo stare! che problemi avete?". Seokjin era conosciuto anche per la sua gentilezza, aveva sempre l'istinto di aiutare chiunque.

"oh mio dio, il ragazzo popolare che aiuta un rifiuto del genere, non rovinare la tua reputazione così, Seokjinnie" disse Yongjung facendosi avanti, mentre il suo amico aveva ancora le mani sul collo del ragazzo dal cappuccio.

"ti ho detto di mollarlo, ora". Hyunsu rilasciò una risata, lasciando il collo del ragazzo, "come vuoi tu, dolcezza".

il ragazzo con il cappuccio quasi cadde quando lo lasciarono, e fece per andarsene ma prima guardò il maggiore. Seokjin notò il suo viso per la prima volta, davvero unico. era davvero bello. ma egli era già scappato, seguito dalle odiose risate delle persone che lo prendevano in giro.

così se ne andò anche lui, non poteva sopportare l'arroganza di quelle bestie.

circa mezz'ora dopo iniziarono le lezioni, ma Seokjin non poteva scordarsi del viso di quel ragazzo di cui non sapeva il nome. nonostante i pensieri incessanti, però, decise di lasciare stare e concentrarsi sulla lezione.

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