𝓤𝓷𝓪 𝓨𝓪𝓷𝓭𝓮𝓻𝓮 𝓮 𝓾𝓷𝓸 𝓣𝓼𝓾𝓷𝓭𝓮𝓻𝓮 [ʙᴀᴋᴜɢᴏ x ʀᴇᴀᴅᴇʀ]

Capitolo 1. Una Villain alla UA!?

T/n's pov

Come ogni mattina mi svegliai nella mia fantastica stanza, mi alzai, andai a farmi una doccia veloce e scesi in cucina a fare colazione... e come sempre mio padre era già uscito...

Vi chiedete dove fosse mia madre? bhe, in realtà non l'ho mai conosciuta... non mi è mai stato detto nulla di lei, non mi è mai stato permesso di fare domande su lei o di fare qualche ricerca... A volte mi dicevano che se ne era andata, altre volte che era morta...

***
troppe volte T/n si era chiesta chi fosse veramente la donna che l'aveva generata, ma dopo 15 anni passati a sentirsi dare sempre le stesse risposte, nonostante il palese sospetto che non le raccontassero la verità non poteva fare altro che accontentarsi di quel poco che sapeva e far finta di nulla, sapendo che anche ad insistere la situazione non sarebbe cambiata.
***

comunque, senza pensare troppo alla mia particolare situazione familiare, tornai in camera mia, mi vestii in modo semplice e comodo, non avendo voglia di impegnarmi, e presi il telefono, in preda alla noia...

Dopo 10 minuti però mi ero già stancata, perciò decisi di andare a ficcanasare tra le faccende di mio padre...

mi teletrasportai quindi nel vecchio bar abbandonato dove lui si trovava, aprii la porta e...

***
era un piccolo locale ormai abbandonato della periferia di Tokyo. certo, non era messo bene come il primo bar che avevano utilizzato come covo, ma dato che quest'ultimo era stato distrutto da AllMight, dovevano per forza accontentarsi di quella piccola struttura malconcia. nonostante tutto, in realtà, i villain erano riusciti a rimetterlo un po' in sesto rendendolo per lo meno abitabile, quasi accogliente se non fosse stato per le macchie di sangue sparse sotto al tappeto malandato o ai coltelli conficcati nella parete ad infilzare il poter dell'oramai ex simbolo della pace.
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"T/n!!! Stavamo proprio parlando di te..." disse mio padre, notando subito la mia presenza nella stanza.

"In che senso? perché parlavate di me? non dovreste elaborare un piano per sconfiggere i supereroi che ci, o meglio vi, stanno cercando?" chiesi confusa, non capendo dove volesse arrivare a parare.

"esattamente tesoro"
aveva uno sguardo strano... come se volesse dirmi qualcosa...

"Shigaraki Tomura, non è meglio spiegarglielo con cautela? potrebbe non prenderla bene..." disse Kurogiri, tornato da poco, insieme ad AllForOne, dal carcere dal quale erano abilmente riusciti ad evadere, rivolto a papà.

"in che... senso..?" continuai, sempre più confusa.

"bhe vedi... siediti un momento, ti devo parlare..." iniziò cauto, come faceva sempre quando doveva darmi una brutta notizia, ed infatti in quel momento avevo un pessimo presentimento.
"ok.." risposi un po' incerta, appoggiandomi ad una sedia vicino al bancone.