CAPITOLO 2

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Quella notte dormii bene, anche se il pensiero di me e Nate di nuovo insieme ricorreva spesso nella mia mente.

Inutile negare che mi ero innamorata di lui, ma allo stesso tempo era il mio migliore amico sin da quando eravamo piccoli, mi era sempre stato vicino nei momenti più difficili e nonostante il mio trasferimento, nonostante la distanza, il fuso orario e tutto il resto era sempre stato presente tanto che a volte rimanevamo addirittura svegli rispettivamente la notte anche solo per raccontarci la giornata.

All'inizio pensavo che fosse una semplice cotta per il proprio migliore amico ma una volta arrivata a Londra mi resi conto di quanto mi mancava il suo sorriso, la sua voce, la sua voglia di scherzare e capii che era molto di più.

Pensando (si, la mia mente non smette nemmeno un minuto di lavorare) ai sentimenti per quel bellissimo ragazzo che mi aveva rubato il cuore scesi le scale e andai in cucina dove Drew, Levi e Austin facevano colazione.

-Buongiorno ragazzi- dissi andando da loro per abbracciarli.

-Buongiorno sorellina- disse Levi dandomi un bacio sulla guancia e facendomi sedere sulle sue gambe.

- dormito bene? - mi domandò Austin seduto davanti a noi.

-benissimo, mi era mancato molto il mio lettuccio- risposi io.

-vuoi che ti prepari qualcosa da magiare? - chiese Drew seduto a capotavola.

-non ti preoccupare, ora faccio io- gli risposi spettinandogli i capelli una volta alzata.

-ehi! i miei capelli! - esclamò lui ridendo.

Di Nate non c'era nemmeno l'ombra, probabilmente era ancora su a dormire o forse era passato dai suoi o forse ancora doveva vedersi con qualcuno oppure...Tutti i miei dubbi svanirono quando sentimmo la porta principale chiudersi e un meraviglioso ragazzo biondo che portava degli occhiali da sole neri e indossava una canotta grigia e un paio di pantaloncini entrò in cucina.

Sorrisi istintivamente e, mentre ero ancora girata a fissarlo, cercai di mettere una fetta di pane nel tostapane ma fallii miseramente, provocando delle risatine da parte dei ragazzi.

- Bentornato Nate, dove sei stato di bello? - lo salutò mio fratello ancora ridacchiando.

Mi sedetti sulla sedia vuota che era vicino a me.

- uhm... beh, avevo una commissione da fare - rispose lui molto vago.

Una commissione da fare, eh? Molto interessante.

- ti sei visto con qualcuno in particolare? - chiese Austin.

Perché si sarebbe dovuto vedere con qualcuno di particolare?

- ma che te ne frega a te? - gli rispose il biondo per cui avevo perso la testa ridendo.

Forse per "qualcuno di interessante" Austin intendeva una ragazza... 

   Una strana sensazione, gelosia forse, si impadronì di me.

Infondo nella situazione in cui ci ritrovavamo non potevo pretendere che Nate rimanesse single a vita per aspettare che una come me, tra l'altro sempre indecisa, decidesse se tornare a Los Angeles o sistemarsi definitivamente a Londra.

E poi tutti dicevano che anche lui ricambiava i miei sentimenti.

Ma se si sbagliavano?  Se era solo una loro impressione?

"Sei sempre la solita illusa" la mia mente concluse i miei pensieri prima che Drew mi richiamò riportandomi nella cucina di casa Jones.

- Jad, il toast! - mi disse nello stesso momento in cui mi accorsi che dal tostapane proveniva odore di bruciato.

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