'TUTTO QUESTO LO METTE IN SOGGEZIONE'

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Christian

Sbadiglio mentre mi metto lo zaino in spalla e afferro la valigia.

"Sono curioso di sapere quanti minuti hai dormito" ride Alex.
"Sono tornato tardi ieri e stamattina mi sono svegliato alle 5, fai 2+2" lo sorpasso uscendo dalla metro.
"Che cazzo me ne frega" arriva accanto a me con i suoi occhiali da sole sul naso.
"Mi chiedo quando arriverà il giorno in cui ti importerà di qualcosa"
"Mai bello" sciocca un bacio al vento e poi ride.
"Andiamo in aeroporto va" rido.

Arriviamo all'entrata dell'aeroporto e sbadiglio di nuovo.
Alex fa no con la testa rassegnato facendomi sorridere.
"Alluora" squadra i cartelli.
"Volo Roma-Milano" indico la scritta sul tabellone.
"Volo Roma-Milano" ripete "dove minchia si va?"
"Madonna Alex sei insopportabile prossima volta te ne vai solo" lo rimprovero iniziando a camminare.
"Bla bla bla" mi segue.

Siamo in anticipo di 20 minuti, il tempo che serve per i controlli.
"Metta la valigia qua" mi dice un poliziotto.
La metto sulla bilancia per vedere quanto pesa.
Il limite è 15 e... indovinate? Pesa 17 chili.
"Cazzo" mormoro.
"Io lo sapevo, coglione" mi rimprovera Alex.
Lo guardo come per dirgli 'stai zitto' ma lui sghignazza e pesa la sua valigia.
13 chili.
"Guarda sei un pezzo di merda" lo guardo.
Lui si limita a fare la linguaccia e scende la valigia dalla bilancia.
"Ti aspetto seduto lì" indica un tavolo del bar e io annuisco
Rimango così io e due poliziotti.
"Ora dobbiamo procedere con lo scanner" dice uno.

Scanner? Cazzo ho dei vestiti qua dentro mica un fucile!

Un fucile peserebbe meno di questa valigia, sicuramente.

Annuisco e si prendono la mia valigia e il mio zaino mettendolo su un nastro.
Cliccano un tasto ma non parte,
"Si è inceppata la macchina" annuncia il suo collega "di nuovo" mormora.
"Vado a chiamare Giorgio" dice l'altro e così si allontana.

Io guardo il poliziotto.
"10 minuti e ti liberiamo" dice.
"Ma ho l'aereo fra poco"
"Senti giovane, io qua sto lavorando" dice guardandomi male.

Sta faccia di cazzo.
Christian dagli una bella cinquina in piena guancia e recupera la tua valigia, raggiungi Ale e vai in quel cazzo di aereo.

Sospiro per non tirargli una cinquina in piena guancia e mi poggio al bancone con le braccia incrociate, aspettando questo divino Giorgio che mi sistemi lo scanner.

"Eccomi, qual è il problema?" Arriva un uomo pelato e magrolino.
"Lo scanner ha sempre lo stesso problema" lo avverte il poliziotto.
"Certo, ci penso io" e si inginocchia vicino un pannello di controllo.

Ne ho già le palle piene.

Il telefono inizia a suonare richiamando l'attenzione di tutti verso di me, è così strana una suoneria con delle trombe?

Alexino 🤪🤍
"Dove cazzo sei"
"Ai controlli" rispondo.
"Hanno chiamato il nostro volo" mi avvisa.
"Cazzo" dico sorpreso.
"Eh cazzo si, aspetta che vengo da te" e poi mi chiude in faccia.

"Scusate..." richiamo di nuovo l'attenzione "hanno chiamato il mio volo,me a mio parare fare addirittura una radiografia alla mia valigia sembra eccessivo" ammetto.
"Allora devi pagare" dice un poliziotto.
"Non serve" dico e apro la mia valigia.

Ora vi inganno io figli di puttana, mi sono sempre stati sul cazzo i poliziotti e voi non ve la risparmiate sicuro.

Prendo una felpa con le tasche e la indosso, dentro ci ficco caricabatterie, le cuffie da gamer è tutto ciò che ci poteva entrare.
Ma il poliziotto rise solamente.
"Hai levato a malapena un chilo" e scoppia a ridere.

AEROPORTO|| Christian Stefanelli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora