10 - Epilogo

596 34 32
                                    

Erano passati pochi giorni dalla morte di Hinata e Kageyama era esattamente dove non voleva essere: l'ospedale. Kageyama aveva provato ad uccidersi ingerendo una grossa quantità di antidolorifici, ma non era stato in grado di farlo, perché proprio in quel momento, Kuroo era andato lì per controllarlo. Kageyama era stato portato d'urgenza in ospedale per eliminare tutti i farmaci dal suo corpo. Gli dissero che era stato fortunato, era stato salvato in tempo, ma non si sentiva fortunato, voleva solo rivedere Hinata. Non credeva in qualcosa, non era sicuro se ci fosse un paradiso, un inferno o qualcosa del genere. Ma anche il nulla sarebbe meglio di una vita senza Hinata.

«So cosa stai pensando.» Kageyama guardò in direzione della voce. Kuroo era in piedi in un angolo della stanza. Aveva raramente lasciato Kageyama da solo da quando l'aveva trovato e portato in ospedale. Kuroo si avvicinò al letto di Kageyama. «Non ti permetterò di fare niente. Quando ti dimetteranno, tornerai a casa con me finché non troverò un posto migliore. A Kenma potrebbe non andare a genio, ma è meglio che tu non stia solo.»

Kageyama iniziò a protestare, ma Kuroo alzò una mano. «Non hai possibilità di scelta. È già abbastanza grave che Hinata non ci sia più, non lascerò mai morire anche te.»

Kageyama si sentiva frustrato, lui e Kuroo non erano nemmeno così tanto in confidenza, erano diventati amici solo a causa dell'amicizia di Hinata con Kenma. Perché stava facendo tutto questo? Sicuramente a Kuroo non cambierebbe più molto se Kageyama non ci fosse più.

Kuroo continuò: «Voglio che tu sappia che ci sono persone che tengono a te, persone che sarebbero devastate se te ne andassi, e tra questi ci sono anch'io. Pensa a come tu ti senti per Hinata, altri si sentiranno allo stesso modo per te. Non vuoi far loro del male, no?»

«Cosa ne sai tu di come mi sento?!» sbottò Kageyama. «Hinata era tutto per me e ora se n'è andato! Io sono la ragione per cui è morto! Se non fossi stato così dannatamente stupido, sarebbe ancora qui adesso! Ovviamente tutti stanno meglio senza di me! Come puoi sapere cosa si prova?!»

«Hai ragione, non so come ci si sente.» cedette Kuroo. «Ma questo non significa comunque che sono d'accordo con te o che voglio che te ne vada.»

«Non è un mio problema. Io non voglio restare qui, non importa quello che dici, tu non sei all'altezza Hinata, quindi non osare pensare di poterlo sostituire.»

«Non sto dicendo niente del genere.» disse Kuroo in fretta. «Ti sto solo dicendo che sono qui per te.»

«Non voglio!» disse Kageyama con rabbia. «Vattene via, voglio stare da solo.»

«Non lo farò. Smetterò di parlare se vuoi, ma per nessuna ragione uscirò da questa stanza.» gli disse Kuroo.

«Bene.» ringhiò Kageyama. Provava un grande odio per Kuroo in quel momento. Non voleva più rimanere lì, era la sua vita, Kuroo non aveva il diritto di intromettersi. Si guardò intorno nella stanza, c'era qualcosa che potesse usare per... aspetta. Questa stanza sembrava familiare, probabilmente era solo perché tutte le stanze dell'ospedale sembravano uguali, ma voleva accertarsene.

«Kuroo, qual è il numero della stanza?0(

Kuroo si alzò e si diresse verso il corridoio per controllare. «4878, perché?»

«Portami fuori di qui.» chiese Kageyama.

«Sarai dimesso più tardi, quindi ci vorrà un po'...» Kuroo si interruppe quando vide l'espressione di Kageyama. «Oh, dici tipo adesso? Cosa c'è che non va?»

«Fammi uscire.» ripeté Kageyama con più impazienza mentre cominciava a scendere dal letto.

Kuroo rifletté un momento, poi sembrò ricordare qualcosa e infine realizzò: «È qui che... Oh mio dio.» Si avvicinò per aiutare Kageyama ad alzarsi dal letto.

He smelled like oranges ITA  •  KageHinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora