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Attenta? Attenta a cosa? Mi giro verso Penny ma qualcosa me lo impedisce procurandomi un dolore dalla fronte fino al naso.

La testa mi sbatte nell'erba e così anche la schiena.

Esclamo un verso di dolore.

Intorno a me sento dei miei compagni fare dei versi preoccupati e molti si avvicinano a me.
Mi aiutano ad alzare il busto e io sono in confusione.
Cosa é successo? Cosa mi ha colpito?
Mi sento stordita mentre mi tocco la testa.

Sento delle persone correre qua.
«Santo cielo scusate» é la voce di un ragazzo a me sconosciuto.
«Ho tirato forte la palla sbagliando direzione»
Il ragazzo si accovaccia di fronte a me.
«Tranquillo può capitare, di certo non l'hai fatto apposta sennò avresti una mira impeccabile»

Alcuni miei compagni ridono e anche i compagni del ragazzo che sono corsi qua con lui.
D'un tratto un capogiro mi disorienta e mi fa chiudere gli occhi distinto mi porto una mano sulla fronte.
«Ti porto in infermeria» suggerisce il ragazzo.
«Certo andate ma non da soli, tu! accompagnali» dice la prof ad un ragazzo alle mie spalle.
«Io?» chiede lui
«Si tu, e adesso andate»
Il ragazzo che mi ha colpito mi tende la mano per alzarmi.

Appena mi alzo mi gira la testa, lui se ne accorge e mi prende in braccio, un coro di fischietti si alza da entrambi le classi.

«G-grazie ma non è necessario»
Dico provando a scendere.
«Scusa ma non posso permettere che tu casca mentre ti porto in infermeria, ho già combinato troppi danni» mi lascio sfuggire una risatina.

Lui cammina e percorriamo metà scuola fino ad arrivare all'infermeria.
Al nostro arrivo vediamo che fuori ci stanno già 5 studenti ad aspettare quindi il ragazzo mi mette seduta su una sedia e lui si mette accanto a me.

Solo ora sono in grado di vedere il ragazzo che ha incaricato la prof di accompagnarci che rimane in piedi davanti a noi.
«Non ci posso credere» dico portandomi una mano sulla fronte.
«Ci rincontriamo» dice il ragazzo misterioso che ho incontrato per la prima volta su un ring è la seconda dove mi ha detto che nell'aula di biologia stavano picchiando mio fratello.
«Hey ragazzo invisibile»
«Vi conoscete?»
«No» dico io
«Io so il suo nome ma lei non sa il mio»
«E perché non glielo dici?»
«Perché a me non interessa» ribatto io
«Come vi conoscete?»
«Lei e io ci siamo incontrati su un ring» dice il ragazzo misterioso ridendo
«Fai box?» chiede il ragazzo seduto accanto a me.
«Oh no no» dico girandomi e sorridendogli. «ero andata a vedere una competizione di mio fratello»
«Lei é la sorella di Baker»
«Cosa?! Justin Baker?» chiede sorpreso il ragazzo che mi ha colpito sul campo. «cazzo, se sa che ho colpito sua sorella mi ammazza» aggiunge portandosi le mani sul volto per poi passarle su i capelli.
Rido e i due ragazzi mi guardano straniti.
«Oh su questo puoi stare tranquillo»
Sono ancora più confusi di prima.
«Se lo viene a sapere ti viene a stringere la mano mentre si congratula con te»
«Ma chi cazzo farebbe una cosa del genere?»
«Il potente Justin Baker» dico ironicamente

«A proposito di lui, oggi non l'ho visto a scuola, sta male?»
«Oh bhe ecco io...io non ne ho idea» sospiro «Non lo vedo da ieri pomeriggio» aggiungo.
«E non sei preoccupata? Avanti chiamalo, abbiamo tutto il tempo del mondo» dice il ragazzo accanto a me indicando le persone prima di noi.
Forse ha ragione dovrei chiamarlo, magari é la volta giusta che risponda.

Estraggo il telefono dalla tasca del giubbotto e lo accendo.
Vado in rubrica e cerco il suo nome e poi chiamo.
Chiudo gli occhi.
Uno squillo
Due squilli
Tre squilli
Quattro squilli
Cinque squilli
Sei squilli
Sette squilli
Otto squilli
Segreteria telefonica
Sospiro e sbuffo.

Remember meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora