13

15 1 0
                                    

Quanto ci vuole.

Penso mentre sto seduto su questa stupida sedia in questa monotona stanza.

Violet é sotto i ferri da trenta minuti.
«Che cazzo é successo?»
Sento una voce venire verso di noi e alzo lo sguardo.
«Ah si ora sei molto d'aiuto» é Moon a parlare.
«Dove é lei?»
«Al bar, dove minchia vuoi che sia!» parlo io.
«Dove eri mentre una sedia si é scagliata contro la tua ragazza?!»
«Stavo parcheggiando! Mi aveva detto di dover scendere assolutamente ed ho accostato»
«Menomale la dovevi proteggere a tutti i costi eh» lo deride Moon
«Cosa dovevo fare? Bloccare lo sportello?»
«Si! Dovevi stare con lei!»
«Oramai é capitato» prende parola Justin.
«Ma non doveva capitare!» dico alzando la voce
«Ora sedetevi tutti e state zitti. Lei non starà meglio se continuate a litigare.» prende parola Ryan.

Così abbiamo fatto. Ci siamo seduti e poi nessuno ha più detto una parola.

«Chiamate Alex e Penny» dice Justin «farà piacere a Violet vederli.» conclude.
Annuisco e prendo il telefono di V.
La password la so e sblocco il telefono.
Vado in rubrica e cerco Alex.
Lo trovo e lo chiamo.
"Hey dolcezza, chi ha vinto?"
"Alex non sono Violet"
"Aspetta, sei Dan? Mi ricordo di te. Che ci fai con il telefono di Violet?"
"Ascolta mantieni la calma, tu e Penny dovete venire all'ospedale vicino alla palestra"
"Si arrivo ma perché?
"Violet é sotto i ferri, storia lunga ma venite qua, lei ha bisogno di tutto il vostro supporto"
Lui riattacca.

«Non chiamate i vostri genitori?» é Keira a parlare e la domanda é rivolta a Justin.
«Nostra madre é in viaggio di lavoro e nostro padre lo chiamerò quando mi diranno che mia sorella sta bene»
Rimango a bocca aperta, non sembra ma é una cosa dolce per i suoi standard.
Gli do due pacche sulla spalla e gli sorrido fiero di lui.
«Ricorda che per farla uscire dall'ospedale deve venire un genitore o un tutore»
Justin sbuffa.
«Chiamo nostro padre»

Lo chiama e visto che sono vicino a lui sento la conversazione.
"Papà ascolta é successo un-"
"Justin ti richiamo, sono sommerso di lavoro. Scusami ma ci sentiamo dopo"
"Non ti avrei chiamato se non fosse stato importante"
"Justin non insistere sono in riunione" il suo tono é duro e poi il padre riattacca.

Justin sospira poi scolla il telefono dall'orecchio e con uno scatto di furia scataventa il cellulare sulla parete di fronte a lui.
«É andata bene a quanto pare» dice Ryan sogghignando.
«Ryan adesso no» dice Moon.

«Qualcuno é un parente di Violet Baker?»chiede un infermiere entrando nella sala d'aspetto.
Io, Jose, Moon, Justin, Kenneth, Keira e Ryan ci alziamo.
«Siete tutti suoi parenti?» chiede stupito
Justin fa un passo in avanti.
«Sono io suo fratello, che novità ci sono?»
«Abbiamo ricucito dove la ragazza ha sbattuto la testa. Era svenuta, adesso si sta riprendendo e l'intervento é andato molto bene. Dovrà rimanere qua un paio di giorni per tenerla in osservazione.»
«Quando possiamo vederla?» chiede Just.
«Tra un quarto d'ora potete vederla ma dormirà. Non svegliatela, aspettate che si svegli da sola.»
«D'accordo grazie»
Spalanco gli occhi e giro la testa di scatto su Justin. Non ha mai ringraziato nessuno. Dovrebbero visitare anche lui, magari ha sbattuto la testa.

L'infermiere esce dalla sala e al suo posto entrano due persone. Il ragazzo é Alex e l'ho già visto ma la ragazza dovrebbe essere Penny ma non l'ho mai vista. O almeno l'ho vista ma non ci ho prestato molta attenzione.

«Cosa succede?» chiede Alex urlando e correndo verso di noi.
«Sta calmo» interviene Jose
«Jose? Che cazzo ci fai qua!»
«É il suo ragazzo che non sa comportarsi da tale!» é Moon a parlare.
«Ragazzo? Scherzi spero! Tu non mi piaci!»
«E tu chi sei per decidere per lei!» si alza Jose
«sono il suo migliore amico, lo dovresti sapere visto che sei il suo ragazzo»
«Smettetela di litigare e diteci cosa é successo a Violet!» é Penny a calmare le acque

Remember meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora