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Il ragazzo misterioso si ferma e spinge il più lontano possibile Justin.
Viene verso di me.
«La porto in infermeria, voi andate a casa poi la riaccompagno io»
«Si, sono d'accordo» dice Dan e poi mi guarda.
«Cavalletta ti fidi del ragazzo vero?»
Guardo Dan, poi il moro, e poi di nuovo Dan e annuisco.
«D'accordo...Justin entra in macchina, andiamo a casa»
«Con il cazzo, lasciatemi in pace»

Il ragazzo invisibile mi prende in braccio e insieme al suo compagno iniziamo ad andare verso la porta princpile della scuola.
«Justin entra in quella fottuta auto» gli grido tra i respiri profondi.

———

Finalmente mi sono calmata.
Pochi minuti fa ho salutato il compagno del ragazzo invisibile, lui si é scusato ancora per la pallonata ma gli ho detto di non preoccuparsi e che aveva un'ottima mira.

Il ragazzo invisibile é ancora accanto a me mente sono straziata sul lettino dell'infermeria.
«Ragazzo invisibile»
«Dimmi fiorellino»
«Il nome "ragazzo invisibile" mi é venuto a noia»
«Vuoi sapere il mio nome?»
«No, voglio sapere come posso chiamarti»
«Chiamami Moon»
«Moon?»
«Si Moon, significa proprio luna e di giorno si nasconde e di notte viene fuori»
«Una sottospecie di ragazzo invisibile?»
«Esatto» dice sorridendo.
«D'accordo Moon, grazie per prima»
«Per cosa?»
«Per aver picchiato mio fratello, spero abbia messo la testa apposto»
«É stato uno stronzo»
«Si questo é ovvio ma é stata una delle conversazioni più lunghe che abbiamo fatto»
Lui si stupisce ma non tanto, lo capisco dalla sua espressione.

«Tu ci tieni tanto a lui?» mi chiede
«É la persona più importante che ho, l'ho sempre messo al primo posto da quando ero piccola»
«E lui?»
«Lui non mi ha riservato neanche un posto nella sua classifica»
«Quale classifica?»
«La classifica della vita»
Lui capisce, lui comprende, lui riflette e capisco che ha appreso anche troppo.

«L'orario scolastico é finito, ti porto a mangiare qualcosa»
«Oh no io non credo che-»
«Non hai mangiato niente fiore, ti piacciono i tacos?»
Sul mio viso spunta un sorriso.
«Si»
«Stai bene vero? Non voglio che ti senta male mentre addenti un tacos.»
«Sto bene».
«Allora andiamo» dice sorridendo

Mi alzo in piedi e lui prende entrambi i nostri zaini.
Arrivati al parcheggio saliamo sulla sua Porsche e andiamo a un fast food in zona dove vendono tacos.
Scendiamo dall'auto e ci avviciniamo alla cassa.
«Come posso aiutarvi?» chiede la commessa.
«Due tacos medi perfavore» poi si gira verso di me
«Coca cola?» mi chiede
«No, acqua naturale» guardo lui «non mi piace la coca cola» ducò sorridendogli
«Allora due bottigliette di acqua naturale»
La commessa sorride
«Fiore tu vai al tavolo, scegli tu»
Giro su me stessa e vado verso un tavolino per due.
Mi siedo su una delle due sedie e poi arriva Moon che si siede su quella opposta.

«Ci vieni spesso qua?» chiedo
«Solitamente ordino da asporto e tu? Ci sei mai venuta?»
«Avvolte si»
La cameriera arriva al nostro tavolo e poggia i due vassoietti sul tavolo. La ringraziamo e va via.

«Mi dispiace che tu abbia litigato con tuo fratello»
«Non voglio mentirti, noi non abbiamo mai fatto pace» aggrotta le sopracciglia
«Scusa ma non ho capito»
«Intendo che noi non facciamo altro che litigare o perlomeno é lui che é sempre in vena di litigare e di stare lontano da me»
«Gli hai fatto qualcosa?»
«No e se fosse così non lo ricordo o non me ne sono resa conto» sospiro «tu hai fratelli o sorelle?»
«Si» mi guarda negli occhi con più sicurezza «e gli voglio un bene dell'anima»
«Bhe allora spero tu abbia un bel rapporto con loro» sospira.
«Fai sport?» mi chiede giusto per cambiare argomento.
«Si, nuoto»
«Oh bello complimenti» dice addentando il taco
«E tu?»
«Io? Io no, sono andato avvolte in palestra ma non é da me fare sport»
«Sembrerebbe il contrario»
«Lo so» dice sogghignando
«Ci sarai al prossimo incontro di box?»
«Si certo perché?»
«Così avrò qualcuno con cui passare un po' il tempo prima dell'incontro»
«Mi dispiace fiorellino ma non amo tanto la compagnia, preferisco stare sulle mie mi dispiace»
«Oh no scusami tu non volevo essere invadente»
Dico bevendo qualche sorso dalla mia bottiglia.
«aspetta, perché vieni da sola?»
«Papà é a lavoro e mamma é dall'altra parte del continente»
«E non vengono mai a vedere gli incontri?»
«In 11 anni che facciamo nuoto e box saranno venuti a vedere 4 gare/ competizioni»
«Mi dispiace»
«Abitudine ma comunque la speranza di vedergli sugli spalti c'è sempre, Justin non lo ammette ma è l'unica cosa che vorrebbe»
«Ho paura di chiedertelo ma Justin viene a vedere le tue gare?»
«Non mi ha mai visto con il costume che indosso alle gare, non sa come si chiama l'associazione, non sa dove faccio nuoto, non sa chi sono le mie compagne e non sa il mio livello.»
«Merda, quel ragazzo dovrebbe un attimo rifarsi la coscienza»
Emetto una risatina.
«Quando fai l'abitudine alla fine non é tanto male, avvolte mi é venuto a vedere Dan o Alex o Penny»
«Ripetimi un attimo chi sono queste persone»
«Dan é il ragazzo che stava con mio fratello questa mattina, Alex e Penny sono i miei migliori amici, li hai visti al tavolo della mensa quando mi hai avvertito che stavano pestando mio fratello nell'aula di biologia»
«Interessante, lo terrò a mente»

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