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Cavolo gli autobus sono pieni. Appena sono entrata non c'era posto neanche per respirare in più con me ho il borsone.

Per fortuna la piscina non é molto distante da casa mia.

———

Finalmente scendo da questo abitacolo e prima di camminare fino all'entrata mi tocca fare due bei respiri per recuperare fiato.

Controllo l'ora e tra dieci minuti devo essere in acqua quindi mi sbrigo ed entro dentro la struttura.
«Hey Violet»
Mi saluta un'allenatrice che passava per la hall.
Qua mi conoscono in molti visto che é da anni che mi ci alleno.

Vado in spogliatoio dove vedo già molte mie compagne.
«Ciao ragazze» le saluto e loro, a loro volta, ricambiano.
Ho visto anche la Walker, arrivata due mesi fà ed ha partecipato anche già a una gara dove é arriva terza se non sbaglio, buono per essere una dilettante.
Lei non ha ricambiato il mio saluto e non mi calcola neanche quando metto il borsone nell'armadietto accanto al suo.
Mi svesto dagli abiti che ho messo sopra il costume e indosso la cuffietta.

«Ragazze ho una novità»
Dice una nostra compagna appena entrata in spogliatoio elettrizzata.
«Il coach ci ha iscritto anche alle gare di nuoto sincronizzato»
Mi passa il volantino dove c'è scritto esattamente quello che ha detto lei e in più la data della gara.
«Si grandioso ma noi non abbiamo nessuna coreografia pronta e da quanto leggo la gara si svolgerà domenica 20, inoltre il giorno prima, sabato 19, abbiamo la gara normale»
«Per il nuoto sincronizzato ci guiderà la coach Mery»
Coach Mery é l'allenatrice che ho salutato alla hall, almeno posso dire di aver confidenza e sicuramente lavoreremo meglio.
«Allora ragazze mettiamocela tutta questa due settimane»
Tutte sorridiamo e poi ci dirigiamo nella vasca.

«Hey ragazze, avete recepito la notizia?»
É arrivato il coach con un sorriso smagliante.
Io annuiamo.
«Dopo un po' di riscaldamento vi lascio nelle mani di Mary»

Per tutta la durata dell'allenamento, con entrambi i coach, ho notato un paio di occhi fissi su di me e di chi potevano essere se non di Keira Walker?
Mi sono dovuta trattenere dal dirle che mi stava dando fastidio e menomale che non l'ho fatto perché non voglio dispute, mi serve che la squadra vadi d'accordo.

Sono le 19.30 e sono appena uscita dallo spogliatoio.
«Hey violet»
Con mia sorpresa sento la sua voce.
«Hey Keira» le sorrido
«Ascolta tuo fratello é un coglione però mi dispiace che i miei fratelli l'hanno picchiato»
«Non dispiacerti, é un coglione e doveva pensarci due volte pedina di sfasciarvi le auto»
«Per fortuna lui e i suoi amici hanno colpito solo le auto dei miei fratelli, la mia é ancora in condizioni perfette»
Ridiamo entrambe
«Menomale, almeno la tua si é salvata»
«Già, comunque bell'allenamento, spaccheremo alla gara»
«Esatto...ci vediamo giovedì allora»
«Certo, ciao Violet»
Mi sorride e mi saluta con la mano.

Vedo l'auto di Dan e lui é appoggiato contro essa. Sta guardando il telefono e solo quando mi avvicinino alza gli occhi e mi guarda.
Sorride.
«Hey cavalletta»
Lo abbraccio e lui mi prende il borsone per metterlo nei posti posteriori.
«Hey Dan come va?»
«Tutto bene, sono fiero dell'allenamento che ho fatto oggi»
«Vuoi sapere la notizia nuova? Il mio coach ha iscritto la mia squadra alle gare di nuoto sincronizzato»
Lui spalanca gli occhi.
«Finalmente, da quanto non le facevate?» dice alzandomi da terra abbracciandomi.
«6 mesi ormai»
«Vi verrò a vedere» mentre sorride mi rimette con i piedi per terra. Poi sospira e parla. «Ho sentito Justin, mi ha raccontato tutto»
«Tutto tutto?» chiedo
Lui annuisce «Si quello che penso gliel'ho già detto a lui ma a te volevo dire due cose: la prima é che sono fiero di te per come hai preso la situazione, mi ha detto che hai sempre mantenuto la calma e non ti sei fatta vedere agitata. La seconda é che sei stata un incosciente ad entrare in quella stanza da sola.»
«Avevo una mazza»
«Lo so ma comunque non dovevi entrarci, ti avrebbero potuto far del male»
«D'accordo» dico dopo aver sbuffato
«E c'è un'altra cosa che mi ha detto» lo guardai attentamente.
«Lui non é a casa e non mi ha voluto dire dove sta»
«Ma che cazzo gli salta nel cervello!»
«Ho provato a farmelo dire ma niente»
«Voglio parlare con lui, posso telefonargli con il tuo? A me non mi ha mai risposto»
«Certo» tira fuori il telefono e compone il numero poi me lo da.

Remember meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora