Capitolo 16

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Lunedì, 25 Giugno 2018

"Ok, ragazzi, pronti?"

L'intera squadra di football temporeggiava negli spogliatoi in attesa che la tanto temuta partita di fine anno avesse inizio.

"Non c'è tempo per un discorso, ma..." Inizia James, riunendo tutti in un cerchio. "Comunque vada sappiate che per me non c'è onore più grande di essere stato il vostro capitano." La sua voce quasi si spezzava e sperava che nessuno notasse la lucidità nei suoi occhi. "Siete stati una squadra fantastica, siatelo anche oggi." La sua mano corre verso il centro, invitando tutti a fare il loro solito rituale prima di lasciarli andare verso il campo.

"Black." Chiama James, che gli fa segno di aspettare. "Come va?"

"Potrei vomitare da un momento all'altro." E le sue mani tremolanti sembravano confermare la cosa.

Era la prima grande partita per Regulus e tanto nervosismo sembrava rimpicciolirlo agli occhi di James.

"Ma bene. Sto bene. Va tutto bene."

"Sicuro?"

"Voglio dire... Se ci fossi tu a giocare con noi andrebbe meglio."

Il capitano si era, infatti, astenuto dal giocare o avrebbe dovuto buttare qualcuno in panchina: di regola ci sarebbe finito l'ultimo arrivato e James avrebbe preferito ingoiare aghi piuttosto che privare Regulus di un'opportunità del genere.

Così, per dargli un po' di coraggio, lo prende per la spalle e lo scuote leggermente. "Reg, sei il migliore in squadra, non hai niente da invidiare a nessuno, sei letteralmente un mostro." E a ciò Regulus risponde con un'espressione da finto offeso, sporgendosi di lato per prendere un sorso d'acqua dalla sua borraccia. "Cioè, non in senso letterale, intendo nel campo."

"Già, a letto anche."

Il tono serio con cui lo dice rende il tutto ancora più divertente, cosa che porta James a lasciarsi scappare una risatina sdrammatizzante, colpendolo giocosamente sulla spalla, ma il secondo dopo sentono il fischietto di Madama Bumb, seguito dalla presentazione del commentatore di turno. Regulus si gira verso di lui, il suo sguardo terrorizzato, ma in qualche modo anche determinato.

James annuisce. "Va'."

Quindi Regulus annuisce di rimando e si sbriga a raggiungere gli altri, quando si gira d'improvviso per afferrare la nuca di James e poggiare la fronte contro la sua. "Occhi a me."

Lo sguardo di James è serio quando risponde: "Sempre."

Un ultimo bacio e Regulus è fuori, mentre l'altro si dirige verso gli spalti da cui li avrebbe guardati giocare e opta - dovendosi concentrare sulla partita - per il posto più lontano dai suoi amici, che lo avrebbero di sicuro distratto con tutto quel chiasso.

"Nervoso, Potter?"

È troppo tardi per cambiare idea quando James si accorge di essersi seduto proprio di fianco alla professoressa McGranitt.

"Non sa quanto."

"Andrà tutto bene, siete bravi."

James le rivolge un piccolo sorriso prima di incrociare la mani davanti a sé e iniziare ad osservare attentamente i suoi compagni di squadra.

Fu uno scontro duro, sofferto e lungo, tutte cose che non furono minimamente alleggerite dalla voce di Allock, che gridava al microfono commenti - il più delle volte - superflui.

Il primo goal per Ilvermorny - la scuola contro cui giocavano - l'aveva segnato un certo Liam, ma Hogwarts fu messa in pari da Marlene, che segna subito dopo, e James si ritrovò a ringraziarla mentalmente per avergli fatto espirare il fiato dopo minuti passati a trattenerlo.

Nemici Per La Pelle || JegulusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora