Epilogo

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Ultimo aggiornamento di "Nemici Per La Pelle" :D Grazie per aver letto e per il feedback, sempre molto apprezzato^^

Epilogo in parte ispirato da una scena presente nella ff "The cadence of part time poets", crediti a motswolo!

Piccolo disclaimer: se vi è piaciuto il finale aperto del capitolo precedente consiglio di non leggere quest'epilogo in quanto canon compliant :)

Un abbraccio, L. ♥

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Venerdì, 10 Agosto 2018

"Cosa farai ora?"

"Non ne ho la più pallida idea." James era sdraiato di fianco a Regulus sul prato di Hyde Park, dove i due avevano preso l'abitudine di vedersi durante le vacanze estive. "Suppongo che proverò ad entrare all'università. O potrei iniziare a lavorare." Dice, facendo spallucce per poi voltarsi verso l'altro. "O potrei aspettare te."

"No, fuori discussione." Risponde Regulus immediatamente.

"Andiamo, pensaci, Reg!" James poggia un gomito per terra, mentre col palmo della mano reggeva la testa. "Potremmo andare all'università insieme, viaggiare o... Che ne so, andare via, lontano." Regulus assume un'aria perplessa, come a considerare seriamente la cosa per un millisecondo. "Dove i tuoi non potrebbero mai trovarci. E non- non dobbiamo dirlo a Sirius."

A ciò Regulus schernisce, incredulo. "Riusciresti a vivere un giorno senza mio fratello?" Ridacchia, portando la sigaretta alla bocca.

"Ci farò l'abitudine se significa che posso stare con te." Replica James, che si sbriga a posizionarsi sull'altro per prendergli il viso tra le mani. "Ho passato metà della mia vita con Sirius." Il pollice passa sul suo graffio, ormai completamente cicatrizzato. "Il resto lo voglio passare con te."

Con un sorriso morbido, quasi triste, Regulus declina di nuovo la sua offerta. "Non aspettarmi, James." Dice, spingendo via la mano dalla sua guancia. "Io... Io finirò l'anno. E poi si vedrà."

Ma Regulus non finì mai l'anno.

O meglio, non riuscì mai a diplomarsi.

Fu tre giorni dopo il suo diciottesimo compleanno, nel Giugno del 2019, che Regulus se ne andò. Non solo dalla sua vita, ma dal mondo intero.

Lily fu la prima a contattare James, a consolarlo, a restare a casa sua, preparargli da mangiare, parlargli quando lui non voleva farlo con nessuno.

La cosa peggiore di tutte è che lei non era mai dura con lui, tutt'altro. Era paziente, gentile, non si lamentava mai, come mai gli aveva chiesto di sbrigarsi a superare la perdita. Semplicemente si prendeva cura di lui.

Ogni mattina, quando James si svegliava e si ritrovava a desiderare di non averlo fatto, Lily era lì, puntuale come un orologio, a porgergli una tazza di cereali e una spalla su cui piangere.

La cosa lo infuriava, lo faceva stare male. Doveva essere Regulus a stare con lui, perché non c'era?

"Ma cos'ha, tesoro?" Chiese un giorno sua madre, la cui voce era bassa e preoccupata, da dietro la porta della sua stanza, ignara che suo figlio riusciva a sentire tutto comunque.

"È solo... Stress, ha molto per la mente." Risponde Lily, che era una terribile bugiarda.

"Non sarà per ciò che è successo al piccolo Black?"

Alla sua menzione, James torna a soffocare le lacrime nel suo cuscino, che stringeva forte, cercando di riempire il vuoto incolmabile che Regulus gli aveva lasciato nel petto, e gli scrive per l'ennesima volta da quando se n'era andato, sapendo già di non ricevere alcuna risposta.

Nemici Per La Pelle || JegulusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora