"io credo di amarla"

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Emma
Uscita da casa di Regina mi diressi verso il mio maggiolino per poi tornare a casa.

Appena arrivata mi fermai sulla soglia, feci un sospiro e, appena allungai la mano per inserire la chiave la porta si aprì immediatamente, e mi ritrovai Mery Margaret molto arrabbiata
"Ma insomma, dove sei stata tutta la notte? Sai quanto mi sono preoccupata!" Il mio cuore batteva all'impazzata, non vorrei mai che scoprisse che avessi passato la notte da regina, che avrebbe potuto pensare
"Si mamma, scusa per averti fatto preoccupare, ti dovevo avvisare che non ci sarei stata" cercando di non dare dei segnali di agitazione
Intanto arrivò Hanry che mi si buttò addosso
" Pensavo che ti fosse successo qualcosa"
"Scusa ragazzino, non succederà piú" dissi rassicurante, poi rimanemmo in silenzio ad abbracciarci, silenzio che fu spezzato da Devid
"Ok, adesso però a mangiare che muoio di fame"
"Io vado un attimo a cambiarmi" dissi per poi correre nella mia camera.
Presi il telefono e notai che tra le altre notifiche ci fosse un messaggio da parte di Regina

Regina:allora, che gli hai detto?

Emma:solo che la prossima volta avrei avvisato, per sapere dove fossi stata non hanno insistito

Regina: allora ci sarà una prossima volta

Leggevo quel messaggio shoccata

Emma:CERTO CHE CI SARÀ UNA PROSSIMA VOLTA, PERCHÉ NON CI DOVREBBE ESSERE

Regina: non lo so, forse per te era solo una notte, ma a quanto vedo, con mio piacere, no

Emma: certo che non era solo una notte
Emma: però adesso noi...
Emma:cosa siamo?
Emma: sempre se per te siamo qualcosa

"EMMA SCENDI É PRONTO"
"ADESSO ARRIVO"

Emma: non sentirti obbligata a rispondere, prenditi il tuo tempo, adesso io devo andare
Emma: ci vediamo dopo se per te va bene

Regina:si, a dopo

Scesi al piano inferiore. Finito di mangiare dovetti andare in centrale, perché Leroy, come se non fosse mai successo, era ubriaco da non ricordassi nemmeno il suo nome, e per evitare che fosse pericoloso abbiamo deciso di portaloin centrale.
Mentre stavo controllando delle carte nel mio ufficio sentii la porta aprirsi, supponevo che fosse David, e invece, sentendo il battere dei tacchi a spillo sul pavimento mi spunse un sorriso sul volto.
"Ma ciao" dissi appena entro nell' ufficio. La squadrai, era perfetta, indossava un tubino nero, con, appoggiata sulle spalle, una giacca rossa, abbinata ai tacchi.
"Ciao" disse rivolgendomi un sorriso, uno dei sorrisi più belli, meglio dire, il sorriso più bello che abbia mai visto
"Come mai qui" disse iniziando ad avvicinarsi alla scrivania, io in tutta risposta indicati oltre il vetro trasparente che puntava sulle celle, dove, in una di queste, si trovava un Leroy ubriaco che dormiva per terra.
"Sta messo così male che non capisce niente" lei mi lanciò un occhiata
"Oh, e, suppongo, che se c'è un po' di rumore non si sveglia, vero?" Mi domando, non sapevo dove volesse arrivare
"No,per come sta messo non credo. Perché?" Lei non mi rispose, semplicemente chiuse la tendina che si trovava sopra la finestra, io alzai le sopracciglia, avendo capito a che punto volesse arrivare
"Regina, e se ci scoprissero?"
"Non succederà" disse iniziando ad avvicinarsi a me con una camminata molto, ma moltoo sensuale, e cazzo se era eccitate tutto ciò
"E se Leroy si svegliasse?", Lei non mi degnó di nessuna risposta, ma spostó la sedia dove stavo seduta io, e mi giró verso di lei, non ero molto tranquilla, avevo paura che entrasse qualcuno
"Dai Miss Swan, non mi dica che non le piace correre il rischio, sentire l'adrenalina crescere quando fai qualcosa che ti piace nel momento sbagliato" disse mettendo le sue mani sulle mie cosce e iniziando a massaggiarle e salire arrivando ai miei fianchi dove mi tiro facendomi alzare di scatto, e così ci ritrovammo a due centimetri di distanza, il mio sguardo caddé sulle sue labbra, avevo il desiderio di baciarle, poi quella sua cicatrice, che le rendevano ancora piú desiderose, ritornai con lo sguardo sui suoi occhi, e mi persi nei suoi occhi neri come la notte, erano così ipnotizzanti che solo con la sua voce riuscii a distrarmi
"Sappi che io non faccio niente fiché non avró conferma, ma si sente che lo vuoi, quindi datti una mossa a dire di sì, perché la voglia di fotterti su questa scrivania é molta"
"Ah cazzo, non ce la faccio a resistersti" dissi per poi attaccarmi alle sue labbra
"Lo prendo per un si" disse prima di farmi mettere a sedere sulla scrivania, alcuni fogli volarono a terra, ma non me ne importava, l'unica mia concentrazione adesso era su di  lei.
Continuavamo a baciarci, poi lei scese con i baci fino al collo, baciava, succhiava, mordeva e leccava, si allontanó e fece un sorrisetto "adesso non credo che qualcuno ci proverà con te"
"Che intendi dire...non é che mi hai fatto un succhiotto"
"Più tardi controllerai" alzai gli occhi al cielo.
Si avvicinò nuovamente e continuó quello che stava facendo, ma più in basso, iniziando a sbottonare i bottoni della mia camicia, il mio respiro iniziò ad accelerare
"Oh, andiamo Miss Swan, questa reazione per così poco"
"Non mi sto eccitando per questi baci, ma per chi me li dà" le risposi, le si formò un ghigno sulle labbra

quella sera ~ swanqueenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora