La sala aveva le sue solite luci forti accese ed era già abbastanza popolata. Fu annunciato che nonostante fosse l'inizio, a fine anno ci sarebbe stato comunque uno spettacolo generale. Questo spettacolo, oltre a dimostrare la bravura dei vari corsi, fungeva anche da provino per varie agenzie.Wooyoung sapeva di dover dare il massimo, sperava di spiccare il volo e raggiungere il suo sogno.
Di San però non c'era l'ombra, nemmeno quando la lezione iniziò, ma solamente a metà di essa, con i capelli fradici ed il fiatone.
I due si scambiarono uno sguardo, tra l'interrogativo ed il 'ti spiego dopo'. Quella scena aveva un non so che di divertente per Wooyoung, che continuò quindi la lezione senza tanti problemi.
Giunse la fine, e molti iniziarono ad uscire dalla sala, e i due ragazzi si avvicinarono finalmente per parlare.
«Tutto okay? eri fradicio appena sei venuto» Chiese ridacchiando il biondo, indicando i suoi capelli ancora un po' umidi.
«Tutto okay?? ho aspettato Mingi per venti minuti sotto la pioggia e mi ha risposto semplicemente di non sentirsela di venire, mai ad avvisarmi prima.» Si sfogò, ridendo un po' anche lui ma facendo percepire la sua frustrazione.
«Però asciuga prima i capelli altrimenti ti viene un accidente. Se vuoi ti faccio un riepilogo della lezione di oggi, tanto rimaniamo fino a tardi giusto?»
«Certo, sì assolutamente. Per caso puoi aiutarmi ad asciugare le cose? Sono tutte fradice, peggio dei miei capelli.»
Wooyoung annuì, e si diressero verso lo spogliatoio che aveva a disposizione un phon, anche se poco utile per la scarsa potenza che aveva, ed iniziò ad asciugare un po' il borsone di San che era impegnato a mettere le altre cose a posto.
Quando più o meno le altre cose gli sembravano asciutte, allungò la mano per farsi passare altro da asciugare, quando invece il ragazzo si sedette sullo sgabello davanti a Wooyoung, dandogli le spalle.
«Rimane l'ultima cosa da asciugare» Disse, alzando un po' le spalle, riferendosi ai propri capelli.
E fu così che si ritrovò a passare la mano tra i morbidi capelli mori di San, notando che senza il bisogno di spazzolarli si asciugassero subito lisci. Cercava delle parti umide su cui passare l'aria calda, e pian piano arrivò ad asciugargli con cura tutta la cute e le lunghezze, sentendolo appoggiarsi contro il suo addome un secondo prima di spegnere il phon.
«San?» Lo chiamò a bassa voce, cercando di vedere il suo viso, che aveva gli occhi chiusi.
«Mh?» Mugolò, alzando un po' la testa da dove era appoggiato.
«Hai sonno? se vuoi facciamo un'altra volta, vai a riposare» Chiese, preoccupato per il ragazzo.
«No ma che, hai solo le mani delicate. Quando me lo faceva mia madre mi ritrovavo senza più capelli ma con più traumi. Dovresti farlo più spesso.» Ridacchiò, scuotendo la testa ed alzandosi. «Dai su, inizio ad andare, ti aspetto.»
Sorrise sincero, lasciando lo spogliatoio. Wooyoung si sistemò velocemente prima di entrare in sala nuovamente, le luci erano soffuse, e la musica era bassa, e di nuovo San non c'era.
«San, oggi vuoi farmi scherzi?» Chiese, mettendo le proprie mani sui fianchi, cercandolo tra gli angoli bui della sala.
« No sono qui, inizia a ballare, ti guardo da qui. Poi ti raggiungo.» Disse, proprio da un angolo buio, alzando un po' la voce.
E così fu, Wooyoung per niente timido iniziò a ballare, non facendo altro che ripetere la coreografia insegnata fino a quel momento.
Non sapeva cosa stesse facendo San, forse aveva una memoria visiva, forse era in soggezione, per questo decise di dargli tempo e spazio. Fu quando iniziò ad avvicinarsi a lui che finalmente si alzò, seguendo alla perfezione i suoi movimenti. Sembravano essere partner di ballo da una vita, i loro movimenti erano collegati e sincronizzati.
Wooyoung aveva su un gran sorriso, quella connessione gli riempiva la mente, il corpo sembrava muoversi da solo e si univa a quello del ragazzo al suo fianco. Si fermarono poi, ed arrivò il momento di imparare la parte nuova. San ascoltò attentamente, cercando di memorizzare tutti i passi.
«No, non così, guardami. Prima la mano vicino alla bocca, poi la muovi in quel modo.» Disse girandosi, muovendo la mano di San con le proprie.
La sera andò avanti così, provarono forse fino alle due di notte, sfiniti. Così si stesero sul pavimento, uno di fianco all'altro cercando di riprendere fiato.
«Woo, ti alleni sempre così? Cioè di sera anche?» Chiese.
«Non sempre, ma spesso. Perché?» Si girò verso di lui.
«Voglio provare anch'io così. Mica ti da fastidio se ti faccio compagnia?»
«Figurati. È più bello e anche più divertente.» Sorrise, alzandosi e mettendosi seduto.
Cos'era quella felicità? Perché si sentiva così? Non se lo spiegava.
«Oh..un'altra cosa. Io..all'inizio mi sono permesso di fare una cosa.» Confessò, alzandosi in piedi e raggiungendo un angolo della sala.
Gli occhi di Wooyoung seguivano il ragazzo con tante domande, vedendolo tornare con una macchina fotografica.
«A me piace fotografare le cose belle. E sapevo che mi sarebbe servita. Mi sono permesso di scattarti delle foto, ma se non ti piacciono le cancello.» Disse con fare quasi preoccupato, mostrandogli il piccolo monitor con delle immagini che scorrevano.
«Sono una cosa bella?» Ridacchiò, guardando le foto. Effettivamente era venuto quasi bene, o almeno i momenti in cui gli scatti erano fatti creavano una bella foto, rigorosamente in bianco e nero.
«Sì»
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Finalmente un capitolo più lungo, spero vada bene e faccia dimenticare il mio ritardo :') Purtroppo sono ancora in fase di elaborazione quindi non me la sento di pubblicare cose quando molte parti sono incerte. Buona lettura anyway <3
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- The Only One - Woosan
RomanceWooyoung, 21 anni. Per amore della danza si è trasferito a Seoul, lì conoscerà nuove persone e farà nuove esperienze, saranno tutte valide? E poi, perché solo Choi San gli provoca quel particolare e piacevole solletico allo stomaco? BoyxBoy. Può con...