Le guardie mi scortano dal tribunale al carcere minorile di Nisida, il viaggio non fu molto lungo e appena arrivai notai che c'erano i ragazzi fuori, mi bloccai appena vidi quella chioma di capelli che non potevo scordare "Muoviti signorina Rossi" urlo nel mio orecchio la guardia, lui si girò di scatto e rimase a bocca aperta, io ripresi a camminare e non gli rivolsi ne una parola ne uno sguardo, il comandante mi scrutò nel ufficio della direttrice, è una donna dai capelli biondi, ha un bastone le sarà capitato qualcosa "Bene signorina Francesca, lei è condannata a " la interruppi "Condannata, credo proprio che sia un orribile parola" lei mi guardò stranita "Dicevamo, condannata a 3 anni di carcere per omicidio" la guardai fregandomene "Lei ha smembrato un uomo, questo non è orribile" mi guardò schifata "Quello che lui ha fatto a me è orribile, non sa i fatti, non ci metta parola direttrice" la guardai con odio "Purtroppo abbiamo finito lo spazio nelle celle femminili, quindi dovrà stare con i ragazzi, nel ultimo periodo ci hanno mandato troppe ragazze e stiamo pensando a una espansione, spero che per lei non sia un problema" rimasi a bacca aperta "Io la odio" mi alzai e me ne andai seguita dal comandante che mi portò nella cella, era per fino condivisa con qualcun'altro "Andate a fanculo" urlai.
Stavo preparando il letto quando i ragazzi sono tornati "Uhh chi è questa dolcezza" sentì una voce maschile e mi girai "Chiamami dolcezza di nuovo e non avrai più le corde vocali" lo guardai seria "Perché ti hanno mandata qui?"mi guarda confuso il bel ragazzo dagli occhi blu "Il femminile è tutto occupato e poi dicono che sto carcere cambi le persone" dico ridendo e il ragazzo ride con me "Sono Francesca, ma chiamami Kekka" lui mi sorride "Io sono Pino" sorrisi anch'io.
Esco dalla cella e vado nel bagno "Che bella bambolina che abbiamo con noi" dice uno grasso "Non ti conviene scherzare con me" lo sfido "Tano non ti conviene farla arrabbiare, se è qui con noi c'è un motivo" si avvicina il famoso Ciro Ricci "Wow il signorino Ricci prende le mie difese senza sapere che ho più palle di tutti voi qua dentro e se permettete vorrei lavarmi senza spettatori " li guardai male, andai verso le docce e uscì Edoardo che si stava mettendo l'accappatoio in torno alla vita "Oh cazzo, scusami" disse coprendosi subito "Come se non ti ci avessi mai visto" dico ridendo e mi inizio a spogliare, provo a farmi una doccia e vedendo i lividi sul mio corpo mi viene rabbia inizio a prendere a pugni il muro finché le mie nocche non perdono sangue "Kekka sono Pino tra mezz'ora andiamo a mangiare" sento gridare ed esco cerco l'accappatoio ma non lo trovo «che razza di stronzo» dico tra me e me "Senti pino so che ti chiedo tanto, ma lo stronzo di Edoardo mi ha rubato l'accappatoio, potresti prestarmi il tuo" dico urlando "Certo, torno subito" dopo neanche due minuti vedo entrare Pino e guardarmi spaventato per i lividi "Scusami non mi avresti dovuta vedere così" abbasso il viso e mi copro con l'accappatoio "Chi è stato Kekka?"mi guarda arrabbiato "L'uomo che ho ucciso" lo guardo negli occhi e mi abbraccia
"Grazie" lo stringo e usciamoDopo pranzo mi presento nella cella di Edoardo, era con Ciro "Sei così ridicolo da prendere il mio accappatoio, cos'è hai dieci anni" dico ridendo e lui mi guarda storto "Perché cazzo sei qui?" Si arrabbia "Non l'ho scelto io e non mi fa neanche piacere stare a due cazzo i celle di distanza del mio ex che mi ha tradito per una puttana" gli urlo in faccia "Non chiamarla così" stringe i denti "A come dovrei chiamare una che vende il suo corpo per cento euro" dico ridendo "Ha smesso per me" dice sorridendo e gli rido in faccia "E come mai ogni sera va fuori Napoli e torna camminando a papera" lui non sa cosa dire e se ne va "Quindi tu ed Edoardo, wow" dice il suo amico Ciro "Non ci siamo presentati anche se a quanto pare mi conosci bene" mi sorride "Sono Francesca, ma immagino che il signorino ti abbia già detto come mi chiamo e ora scusa ma ho altro da fare" me ne vado
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un ex in carcere
FanfictionFrancesca ex di Edoardo conte viene arrestato e mandata nel suo stesso carcere, ma nessuno dei due si immaginava di vedere l'altro