capitolo sette

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Non riuscivo a dormire e stavo per impazzire, soprattutto perché era molto tempo che io ed Edoardo non eravamo così vicino, sentì che si era girato e per non avere la sua intimità attaccata mi girai anch'io, notai che era sveglio "Non dormi" disse a bassa voce "Non dormo da tempo" gli confessai "Sai mi eri mancata" mi disse appoggiando una mano sul mio viso e a quel contatto mi venne la pelle d'oca "Sono stato un coglione con te, mi dispiace" mi abbracciò, era sincero, per la prima volta sapevo che era sincero, ma non potevo continuare così, mi girai, lui appoggiò un suo braccio sul mio fianco e fece scontrare i nostri corpi "Non posso mi dispiace" gli dissi scendendo dal letto, non potevo dimenticare quello che mi aveva fatto, mi misi su una sedia e vidi Ciro ridere, mi accesi una sigaretta e iniziai a fumare, dopo un po' senti Edo russare e Ciro mi fece cenno di andare da lui, ci guardammo negli occhi "Dormi dai" mi fece appoggiare a lui, iniziò a farmi i grattini su tutta la testa e piano piano mi addormentai.

Un raggio di sole mi faceva bruciare gli occhi mi rigiri su me stessa ma mi scontrai con il viso di Ciro "Perdonami" gli dissi ridendo "Dormito bene?" Mi chiese e feci un cenno, sentì che aprirono le celle "Io vado" mi alzai e con un dolore al fianco mi avvicinai alla mia cella, pino mi guardò male "Che ti è successo e dove hai dormito?" Mi chiese "Quello nuovo mi ha accoltellata, Ciro mi ha dato una mano e le celle si sono chiuse prima che io riuscissi ad uscire" sospirai "Avete fatto qualcosa?" Mi chiese abbassando il viso "No" dissi seria e lui mi sorrise "Ho bisogno di una doccia, non è che potresti controllare che nessun'altro mi accoltella" dissi ridendo e fece un cenno

Aspettai che tutti i ragazzi uscirono e appena iniziai a lavarmi sentì i ragazzi lamentarsi "Cos'è tutta sta coda?" Chiese Luca prima di provare ad entrare "La principessa si sta lavando" disse Pino "E quindi?" Rise lui "E quindi o ti stai fuori o ti spacchiamo la faccia" aggiunse Ciro, risi per la situazione che si stava creando, finì di lavarmi e me ne tornai in cella sotto gli occhi di tutti, mi cambiai e iniziai a fumare, dopo una decina di minuti Ciro entrò nella mia cella "Come stai?" Mi chiese "Bene" alzai gli occhi al cielo "Posso vedere la ferita?" Disse avvicinandosi e provando ad alzare la mia maglia "Ho detto che sto bene" dissi bloccandogli il braccio e andandomene, passai da Carmine che era con Filippo "Kekka, ho saputo quello che ti ha fatto quello nuovo" di avvicinò a me ma indietreggiai "Per la tua sicurezza è meglio se stiamo lontani, sono venuta a dirti che sto bene e che il tuo compagno di stanza andrebbe davvero d'accordo con Luca" dissi l'ultima frase guardando Filippo, Carmine rise e quello nuovo provò a dire qualcosa ma me ne andai prima.

Ero in cortile, durante la giornata mi era venuto molto freddo nonostante era piena estate, stavo con una tutta e una felpa isolata da tutti, mi sentivo molto debole "Picce che succede, hai sbagliato outfit" disse ridendo il comandante dietro di me e quando mi girai aveva un viso sconvolto "Francesca stai bene?" Disse e non avendo una risposta corse dentro al cancello che ci superava "Chiamate un'ambulanza" disse alla radiolina, provai ad avvicinarmi a lui, ma caddi a terra

un ex in carcereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora